Urban Myth Dissolution Center, Recensione: Tra Occulto e Leggende Metropolitane

Urban Myth Dissolution Center è un titolo particolare e affascinante, che potrà intrattenervi per ore con storie dedicate all'occulto: ecco la nostra recensione!

Gianluigi Crescenzi
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Gianluigi Crescenzi
Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto...
- Deputy Editor
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Urban Myth Dissolution Center
8 Ottimo
Urban Myth Dissolution Center

Sono molti i titoli che durante gli anni hanno trattato le argomentazioni legate ai misteri dell’occulto, e lo hanno fatto nei modi più disparati. Che si trattasse di giochi d’azione, GDR, o magari investigativi, non c’è dubbio che il fascino di questi prodotti si è sempre manifestato ad alti livelli. Questa volta ci prepariamo a conoscere Urban Myth Dissolution Center, un’avventura grafica di stampo estremamente lineare, che nonostante la difficoltà pressoché nulla è riuscita a catturare la nostra attenzione per più di un motivo, lasciandoci una buona sensazione anche dopo i titoli di coda: scopriamolo meglio nella nostra recensione.

CDLM: il Centro Dissezione Leggende Metropolitane

Azami è una giovane ragazza, che tuttavia per qualche motivo non è come le altre. Da quando ne ha memoria infatti, riesce a vedere cose che le persone comuni non vedono: infatti ha la capacità di vedere qualcosa di simile a delle ombre. Passeggiando, la ragazza nota il manifesto del Centro Dissezione Leggende Metropolitane, e decide di recarcisi per fare luce su questa sua particolarità. Senza entrare troppo nei dettagli, alla fine Azami inizierà a collaborare proprio con il Centro, dato che la sua capacità, la Psicometria, potrebbe rivelarsi davvero utile.

Urban Myth Dissolution Center

Da qui in avanti inizierà una serie di indagini, nelle quali il compito della ragazza e degli altri del centro (il Direttore e Jasmine) sarà quello di “Dissezionare” le varie leggende metropolitane per cui verranno assunti. Per farlo, prima di tutto è necessario indagare, e scoprire di quale leggenda metropolitana si tratta. Una volta fatto, le indagini continueranno, fino a capire se davvero c’è sotto qualcosa di paranormale, oppure se si tratta di una messinscena, arrivando appunto alla “Dissezione” vera e propria. Nonostante i vari capitoli del gioco possano sembrare spezzettati, ogni caso a cui lavoreremo manderà avanti una trama principale che si fa seguire con interesse, e durante la quale non mancheranno certo i colpi di scena.

Come anticipato ci troviamo di fronte ad una struttura del gioco estremamente lineare, che si ripete di capitolo in capitolo, e che solo nelle battute finali del sesto e ultimo vari un pochino la sua formula, ma mantenendo sempre il focus sulla scoperta di informazioni nelle indagini, e sulla trama che avanza. La cosa che potrebbe far storcere il naso ad alcuni, è il fatto che con il try and error si può arrivare senza problemi alle soluzioni richieste, quindi non ci sentiamo di consigliare il gioco a chi è in cerca di un’esperienza investigativa da risolvere sul campo (perché effettivamente si risolve da sola ndr). Ci sentiamo quindi di definire Urban Myth Dissolution Center un’affascinante giallo interattivo, a metà tra una visual novel e un’avventura grafica.

Urban Myth Dissolution Center

Ciò che gli occhi non vedono

Sul piano del gameplay abbiamo già detto che passeremo gran parte del tempo ad indagare. Le varie fasi di gioco, all’atto pratico, saranno divise in più modalità. Una è dedicata ad esplorare le varie “scene del crimine”, alternando la nostra vista normale a quella dei poteri di Azami, con i quali scoprire delle enigmatiche ombre; a queste si alterneranno le fasi di ricerca sui social, dove tramite parole chiave e commenti cercheremo informazioni importanti sia sulle dicerie, sia sulle persone coinvolte nelle indagini. Entrambe queste fasi sono estremamente importanti per la raccolta di informazioni, nonostante quella dei social risulti un po’ “macchinosa” (attenzione, non “forzata”, soprattutto perché noterete delle escalation niente male ndr).

Le fasi di indagine sul campo si svolgono su scenari a scorrimento 2D, e vi troverete ad analizzare oggetti, parlare coi vari personaggi, e ovviamente fare i vari punti della situazione, magari consultando le varie annotazioni sul caso che man mano compariranno tra gli appunti. In mezzo a queste, rispettivamente dopo la prima scena, e dopo l’ultima, ci saranno le citate fasi di “Identificazione” e “Dissezione“, dove ragioneremo insieme al Direttore, rispondendo a delle domande, e risolvendo il caso. Ribadiamo che ci sarà sempre il try and error, e non è presente il game over, quindi sarà solo una questione di tempo prima che diate le risposte corrette.

Sappiate che Azami e i suoi poteri avranno un ruolo centrale nelle vicende, quindi non sottovalutate la sua presenza, ma soprattutto i più perspicaci potranno capire cosa sta succedendo, o magari noteranno dei dettagli importanti, molto prima di quanto il gioco non ci faccia scoprire procedendo. GR!

Non per tutti, ma con molti pregi

Ciò che è palese è che ci troviamo di fronte ad un titolo non per tutti i palati, ma è altrettanto palese che ci sono delle caratteristiche indiscutibilmente positive. Per prima cosa, l’art direction del titolo è splendida, nono stente il minimalismo in pixel art delle parti “giocate” possa lasciare insoddisfatti gli amanti del dettaglio. La seconda è un canovaccio narrativo davvero intrigante, che ci fa scoprire i vari tasselli del mosaico nei momenti giusti. Infine, ma non per importanza, si percepisce la passione e l’amore per gli argomenti trattati.

Tra l’altro è impossibile non citare all’interno del diario di Azami, la presenza di una sezione dove vengono elencate tutte le leggende metropolitane che vengono nomiate (quindi non solo quelle legate alla storia, ma anche alcune che vengono ipotizzate o citate, magari da qualche utente in rete sui social). Insomma, ci sarà anche un bel piacere a leggere di altro, oltre ad indagare.

Urban Myth Dissolution Center

Non finisce qui: la trama che viene trattata, ma soprattutto determinati risvolti e modalità, non sono semplicemente un pretesto per mandare avanti le vicende, ma sono una critica sociale in piena regola. Infatti è palese come il potere dello tsunami di dicerie e voci citate non sia affatto esagerato, ma verosimile: questo vuole essere un chiaro campanello d’allarme su come ormai le menti siano facilmente influenzabili, soprattutto tramite i social network.

Dissezione

Sul piano tecnico non c’è molto da dire: il poco che c’è, è fatto bene. Si tratta di un gioco molto leggero per le vostre macchine, che gira senza problemi, e che non ha bisogno di prestazioni eccelse. I giocatori potranno scegliere di giocare con la tastiera o con il controller, e in entrambi i casi i comandi sono pochi, semplici ed intuitivi.

Urban Myth Dissolution Center

Detto questo, oltre ai pregi già citati, ci sentiamo in dovere di annoverare il lavoro degli sviluppatori e del publisher per quanto riguarda la localizzazione italiana: davvero sontuoso. Con una traduzione di livello, e una cura del dettaglio davvero impressionante – soprattutto per mantenere coerente il senso di determinati concetti e situazioni – non potevamo chiedere davvero di meglio, tanto che l’assenza del doppiaggio non viene neanche considerata un male.

Parlando infine dell’atmosfera di Urban Myth Dissolution Center, è chiaro che le tinte saranno thriller/horror, nonostante faticherete a trovare effettivamente qualcosa di “pauroso”. C’è da dire però che alcune scene e situazioni, possono lasciare una leggera inquietudine, ma non così grande da suggestionare il giocatore.

Urban Myth Dissolution Center
Urban Myth Dissolution Center
Ottimo 8
Voto 8
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.