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No Man’s Sky: giocatore crea un vero e proprio museo all’interno del gioco

Un fan del controverso ma valido No Man’s Sky di Hello Games, software house capitanata da Sean Murray, ha creato uno spettacolare museo che contiene gli oggetti più strani presi tra i pianeti esplorati. Dopo aver mostrato il video alla community attraverso un post su Reddit, uno dei forum più famosi presenti in circolazione, ha anche raccontato in parte la storia che si cela dietro la sua peculiare creazione, che la rende quindi ancora più fantasiosa ed intrigante.

A pochi giorni dall’enorme update/DLC gratuito Beyond – che ha aggiunto moltissime novità tra cui l’attesissimo supporto ai VR per PC ed al PlayStation VR, moltissime feature grafiche e relative ai contenuti e che un comparto multiplayer adesso fruibile con molta più facilità – è già possibile vedere opere come questa, che mostrano le grandissime possibilità che sono ora concesse a tutti i giocatori, che possono sbizzarrirsi senza problemi nelle creazioni e personalizzazioni come succede in altri titoli come Minecraft.

I love hunting for/collecting the souvenirs from the weirdo planets so I made a little museum to display them. I’m still missing a few. from NoMansSkyTheGame

 

Non è sconosciuta la controversa storia che ha accompagnato l’uscita di questo gioco, con trailer e promesse a dir poco fuorvianti, oltre che spesso semplicemente false. Dopo un rilascio molto faticoso e travagliato però, sembra che la piccola software house sia riuscita a sostenere molto bene il proprio progetto, rilasciandolo anche su Xbox One dopo il grosso update Next qui recensito.

Non è oggi difficile dire che il gioco è davvero rinato, dopo diversi anni, con un Sean Murray che adesso è addirittura riuscito a dare consigli ad altre software house su come sostenere e migliorare con il tempo faticosi lanci, dopo l’esperienza vissuta in prima persona.

Anche se la community si sta ovviamente interessando molto di più a No Man’s Sky, sembra che il padre del titolo rilascerà, stando a quanto dichiarato ai Game Awards nel 2019, un nuovo titolo chiamato The Last Campfire, che sembra cambiare completamente rotta rispetto al precedente progetto.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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