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Transistor – Recensione

Esattamente il 20 maggio 2014, in esclusiva Psn e PC , esce l’ultima fatica dei Supergiant Games, talentuosissimo team di sviluppo che , qualche anno addietro, aveva creato quel piccolo grande capolavoro chiamato Bastion, che parecchi di noi ricorderanno con molto piacere. Il titolo in questione si chiama Transistor che, sin dai primi trailer risalenti allo scorso anno, aveva catturato pressochè tutti con quel suo stile particolarissimo e quelle musiche uniche.

t1

Il gioco, nel pieno stile dei Supergiant, ti getta nella mischia senza troppi complimenti, permettendoci subito di fare la conoscenza dei “due” protagonisti principali: Red, una cantante che ha perso la voce, e Transistor, una spada molto particolare che, oltre che dara il titolo al gioco, farà da narratore all’intera storia e permetterà di assimilare le conoscenze delle persone uccise.

t2

Il titolo trasuda stile da ogni pixel: l’ambientazione sci-fi cyberpunk è semplicemente strepitosa, raggiungendo vette artistiche semplicemente straordinarie e ricordandoci, se fosse ancora necessario, che non servono investimenti milionari o assegni a 10 zeri per creare un titolo indimenticabile, basta l’estro, la creatività, il coraggio di osare. Le musiche sono, come per Bastion, create da Darren Korb e Ashley Barrett, e riescono nel difficile intento di superare il precedente lavoro Supergiant: semplicemente meravigliose, rendono l’acquisto della OST ufficiale quasi obbligatorio.

t3

Transistor è sostanzialmente un RPG action. Il gameplay è veramente intrigante, divertente e mai noioso e frustrante; oltretutto accontenta tutti perchè, tramite la pressione di un tasto dorsale, sarà possibile trasformarlo in un RPG classico a turni, potendo cosi pianificare l’azione con calma olimpica. Va detto anche che il gioco è completabile tranquillamente senza questa funzione quindi a voi la scelta. La gestione delle skill è ottima e funzionale, avremo un massimo di 4 abilità da assegnare a uno dei 4 tasti principali del pad, attivabili sia in modalità attiva che di supporto. Le abilità saranno molteplici e tutte potenziabili tramite un comodo menù e dei punti acquisibili tramite il classico level up. I nemici saranno numerosi, ardui da affrontare e molto stimolanti e intelligenti, portandoci a usare sempre la testa , anche negli scontri “minori”. La chicca vera è “l’assenza di un canonico Game Over”: se i nostri HP finiranno potremo decidere di ripartire dal checkpoint più vicino oppure, udite udite, continuare lo scontro rinunciando a una delle 4 abilità equipaggiate, stimolandoci a cambiare cosi strategia e portandoci a cambiare metodologie di combattimento, veramente geniali.

La longevità si attesta sulle 6-7 ore ma, data l’elevata rigiocabilià e la presenza di un New Game plus, non ci si può lamentare. Il gioco è presente su Psn e Steam al prezzo di 18,99, personalmente vi consiglio di non farvelo sfuggire, una perla rara al giorno d’oggi.

Transistor

8.8

Un eccellente RPG, intrigante e diverso, sublime nel comparto tecnico e nel gameplay, penalizzato purtroppo da una longevità non all'altezza. Ma dopo Bation era lecito aspettarsi un altro capolavoro e i ragazzi di Supergiant Games non hanno deluso, bene così!;s

Nicolò "Nico" Fratangeli
Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario, riceve un paio di anno dopo l'amore della sua vita: Sony PlayStation. Console che l'accompagnerà per tutta la sua carriera videoludica, tantè che la ritroviamo attaccata e funzionante nella sua cameretta, appena sotto le sorelle maggiori. Da buon collezionista e amante di retrogaming passa parte del tempo su Ebay a cercare qualche chicca Retrò, ritrovandosi ogni volta in lacrime alla vista del prezzo di Suikoden II PAL.

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