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A-Train: All Aboard! Tourism – Recensione, saliamo in carrozza!

Dopo la convincente demo pubblicata nei giorni scorsi, A-Train: All Aboard! Tourism si prepara al debutto questo 12 marzo. Come potete immaginare, si tratta di un City Management Simulator che ci metterà a capo di una compagnia per la gestione di stazioni, autobus, treni, ferrovie e strade dedicati al turismo. Tuttavia non ci troviamo di fronte ad un gioco che vuole mostrarsi “serio” nelle tonalità, e in pieno stile nipponico interagiremo con diversi personaggi in stile manga che ci supporteranno nel nostro lavoro. Non fatevi ingannare però! Perché nonostante l’aria che si respira è decisamente leggera e cartoonesca, non si tratta di un gioco da prendere alla leggera, e la semplicità di alcune meccaniche di gioco può presto tradursi in una complessità generale per la loro gestione. Quello di ARTDINK è un management game da non prendere sotto gamba, che può impegnare tutti i tipi di giocatori senza la necessità di arzigogoli o artifici vari.

“Un lupo travestito da agnello”

Colori accesi, paesaggi niente male, sorridenti personaggi, mete turistiche e attrazioni di ogni tipo ci danno il benvenuto nel gioco, ma sotto a una così bella copertina si nasconde un titolo tutt’altro che amichevole. ma procediamo per gradi e scopriamo insieme A-Train: All Aboard! Tourism.

Non appena avvieremo il gioco ci verrà chiesto se vorremo iniziare una partita, oppure se dirigerci verso la modalità costruzione dove potremo creare la nostra mappa e la nostra città personalizzate. Chiaramente la scelta consigliata è quella di iniziare una nuova partita dalle basi, partendo dalla scelta del nostro nome, della nostra compagnia, e le fattezze del nostro biglietto da visita, dopotutto… saremo i veri presidenti della compagnia! Questa posizione, come vedrete più avanti, non comporterà la semplice gestione del network di trasporto, ma sarà anche importante decorare la città stabilendo delle strutture sussidiarie, pubblicizzare la propria compagnia, tenere d’occhio le finanze e il potere del nostro brand. Più diventeremo potenti all’interno dello scenario, e più avremo carta bianca.

Potremo selezionare lo scenario di gioco e le condizioni di partenza della partita, ma per cominciare è caldamente consigliato partire con i primi due scenari (su un totale di 8) che fungeranno da lungo tutorial… e fidatevi, ce ne sarà davvero bisogno. Ogni scenario può essere giocato in modalità facile, media o difficile, cambiamento determinante, perché vi farà partire con dei fattori base ridotti: come già detto l’economia è importante, fondamentale, e scegliere una difficoltà più elevata vi farà partire con un capitale minore, con poca fiducia da parte degli azionisti e minor potere del vostro brand. Badate bene che anche giocare con la difficoltà base può riservare le sue grane. In che cosa differiscono gli scenari? Oltre che nella morfologia, chiaramente anche la composizione dei paesi, e soprattutto negli obiettivi. Il nostro scopo di missione ci sarà descritto brevemente durante la scelta dello scenario, con tanto di accenno di trama al seguito e dialoghi tra i nostri collaboratori e la nostre segretaria durante la missione. La scelta della missione è totalmente libera, e potete partire anche dall’ultima della lista. Inoltre, una volta lanciato il gioco, sarà possibile aggiungere alla propria collezione dei nuovi scenari tramite download. Ultima caratteristica, ma non per importanza, riguarda il periodo storico moderno (insomma, l’anno) in cui le missioni di A-Train sono collocate, cosa che varierà di missione in missione e farà cambiare alcune piccole cose in game, ma anche i veicoli e gli edifici a disposizione.

a-train alla aboard

I primi passi in A-Train: All Aboard! Tourism saranno abbastanza spaesanti, ma la presenza della nostra Segretaria e un tutorial molto chiaro (forse troppo prolisso) ci saprà ben indirizzare nel gioco. Sono molte le meccaniche che dovremo imparare, a partire dalla gestione della telecamera: questa sarà gestibile liberamente sia in docked sia in modalità portatile, con un’immediatezza ottimale per quest’ultima versione grazie al funzionamento totale dei comandi tousch screen, a dir poco semplici, intuitivi e diretti. Potremo alternare una camera libera con una camera isometrica, per tenere d’occhio tutto ciò che succede nella nostra città, nonostante in alcuni casi sembra di non aver proprio tutto sotto controllo, dato lo zoom in uscita abbastanza limitato.

Una volta apprese le basi per posizionare stazioni, binari, treni, impostare la rotta turistica, itinerario e così via, la cosa inizia a complicarsi parecchio: se da un lato fin ora tutto risultava chiaro e intuitivo (nonostante una gestione dei menù abbastanza macchinosa), quando si inizia a parlare di numeri e statistiche la cosa si complica, sia per una questione pratica, sia per le decine di fattori di cui tener conto per rispettare i costi e la deadline temporale. Avranno quindi molto peso anche i dialoghi con i nostri collaboratori per capire da subito in che direzione muoverci e avere piena coscienza del nostro obiettivo. Se gli occhioni e lo stile cartoon vi hanno inteneriti, preparatevi a scontrarvi con la realtà.

Come già detto, anche la vostra influenza avrà peso su cosa potrete e non potrete fare, così come la disponibilità economica. Siate parsimoniosi, ma allo stesso tempo osate, perché sono le cose grandi da “effetto wow” che sono più capaci di attirare turisti! Il tutto deve essere perfetto e funzionale, una macchina ben oliata che accrescerà il prestigio della città, e dell’azienda.

Un palato raffinato

La nota dolente di A-Train: All Aboard! Tourism riguarda senza dubbio la localizzazione. Come è facile immaginare già dalla sua presentazione, il titolo è di stampo prettamente orientale, e nonostante i gestionali di questo tipo vadano forte anche in Europa, il team di sviluppo ha voluto puntare in una localizzazione dedicata solo alle lingue orientali, con la sola eccezione della “lingua universale” inglese. Va da sé che per fruire al massimo dell’esperienza nel nostro paese è necessaria una conoscenza della lingua anglofona molto buona, soprattutto per venire a capo delle tante righe di testo adibite alla spiegazione dei vari passaggi, e dei progressi in game. Sul piano tecnico il gioco si difende bene, con un peso su console non eccessivo, ma con dei caricamenti iniziali davvero lunghi (sia per l’apertura del gioco, sia per l’inizializzazione della partita). C’è da dire tuttavia che una volta caricata la mappa di gioco, i caricamenti in partita saranno totalmente assenti.

A-Train: All Aboard! Tourism

7

A-Train: All Aboard! Tourism è un titolo che ammalia con la sua leggerezza visiva, ma è capace di far patire le pene dell'inferno con la sua complessità pochi minuti dopo lo start. Il gioco è un piacevole passatempo, soprattutto se si ha dimestichezza con i titoli dedicati al management, e riesce a creare una propria varietà interna grazie ai differenti obiettivi di missione. Poco duttile rimane tuttavia il sistema dei menù, che anche se intuitivo soffre di una macchinosità intrinseca all'aspetto console, in un genere di titoli dedicati per la maggiore al mercato PC. Nonostante i caricamenti siano eccessivi sulle prime, il resto delle partite scorre senza intoppi, rendendolo non solo gradevole come passatempo in portatile, ma anche un buon modo per tenere allenate le proprie abilità multitasking. Peccato per una localizzazione italiana assente, che con tutta probabilità ne abbasserà drasticamente l'appeal e la fruibilità da parte del pubblico nostrano.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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