The Old Guard 2 Recensione: il prezzo dell’immortalità

Andy e squadra tornano insieme contro una nuova minaccia, ma gli immortali dovranno fare i conti con qualcosa di troppo grande anche per loro. Ecco la recensione di The Old Guard 2!

Erika Pezzato
Di
- Contributor
Recensioni
Lettura da 8 minuti
the old guard 2
7
The Old Guard 2!

Il gruppo di guerrieri immortali non si è mai fermato nella sua lotta, una lotta che sembra non avere mai fine. Tratta dall’omonima serie a fumetti sceneggiata da Greg Rucka, The Old Guard 2 arriva su Netflix con volti già noti e nuove presenze, in questo film pieno di azione, combattimenti e una maggiore attenzione ai protagonisti. Diretto da Victoria Mahoney, il secondo capitolo segue la stessa linea del primo, mostrando le tipiche regole dell’action movie senza troppe pretese, stavolta però la lente pare spostarsi maggiormente sul mondo che circonda i nostri eroi, oltre a osare leggermente di più sia con la regia che con gli effetti speciali. Ovviamente nel corso di questa recensione si da per scontato che si conosca già il film precedente, The Old Guard, di cui ci saranno inevitabilmente alcuni spoiler.

the old guard 2

La vecchia guardia

Il film si apre circa sei mesi dopo gli avvenimenti del primo capitolo. Dopo che il gruppo di immortali ha svolto con successo la missione, Andromaca “Andy”, sempre interpretata da Charlize Theron, si saluta con i suoi compagni per prendersi una meritata pausa. Una pausa che durerà ben poco dato che si è già a conoscenza del fatto che Quýnh, la compagna perduta di Andy, interpretata da Ngô Thanh Vân, ha preso contatti con Booker (Matthias Schoenaerts), esiliato dal gruppo a seguito del suo tradimento di qualche mese prima.

Essendo un sequel siamo già a conoscenza del mondo narrato, conosciamo già i protagonisti e abbiamo un’idea delle dinamiche del gruppo, perciò non ci si perde fin troppo nelle spiegazioni se non qualche breve flashback dal primo film giusto per rinfrescare la memoria dello spettatore. Percepiamo subito l’aria di famiglia che si respira tra Andy, la nuova leva Nile (Kiki Layne) e gli altri. Sono presenti nuovamente anche Joe e Nicky, interpretati rispettivamente da Marwan Kenzari e Luca Marinelli. La chimica tra i due è sempre buona, ma si sperava in una maggiore introspezione dei due personaggi: purtroppo il loro ruolo si limita a ricoprire nuovamente la componente romance del film, relegando i due attori a un ruolo fin troppo marginale. Un vero peccato, soprattutto per uno sprecatissimo Marinelli che si sta affermando sempre di più nel panorama internazionale anche grazie anche al suo esordio nel mondo dei videogiochi con Death Stranding 2: On the Beach.

the old guard 2

Vite millenarie

La parte davvero apprezzabile è una maggiore cura nella sceneggiatura. Nel primo film si notava una certa ingenuità nella scrittura dei dialoghi e nella resa delle vicende. Stavolta si percepisce più maturità nel modo di parlare e di rapportarsi con prossimo da parte di personaggi che si presume abbiano secoli se non millenni di vita. Si bada moto di più ai non detti e all’atteggiamento “vissuto” che dovrebbe avere una persona che ne ha davvero viste tante e ha molta esperienza di vita. Si ringrazia vivamente di aver limato gli angoli del personaggio di Nile, che nel primo film più che risultare forte ma smarrita risultava solo spigolosa e antipatica. Tuttavia Nile tende a passare in secondo piano per cedere pienamente il ruolo di protagonista a Andy. La storia andrà infatti a esplorare totalmente la sua figura, il suo rapporto con gli altri e l’utilizzo che ha fatto della sua immortalità.

Interessante come sia stata sfruttata la presenza di Quýnh, la quale si presumesse sarebbe stata l’indiscussa villain della storia, in verità il suo ruolo dimostra maggiori sfaccettature, elemento apprezzabile. Il suo personaggio non è però l’unica new entry nel cast. Infatti troviamo tra i personaggi rilevanti il misterioso Tuah, interpretato da Henry Golding e Discordia di cui ne veste i panni una splendida Uma Thurman.

the old guard 2

In questa storia si mette da parte totalmente la visione dei mortali verso gli immortali e si porta l’attenzione totalmente sul mondo di questi ultimi, le loro vite e ciò che ruota attorno alla loro natura. Scelta forse scontata ma pienamente accettabile, soprattutto per le dinamiche un po’ alla Highlander, in cui Andy vive i suoi ricordi. Molto bella la prova registica in una sequenza nella quale la protagonista cammina rivedendo la storia che le è passata a fianco nei millenni.

Il mondo è un parco giochi

Non c’è molto di più da aggiungere per ciò che riguarda la componente narrativa, anche perché il film rimane principalmente una pellicola d’azione. Cosa che si fa notare subito nell’adrenalinica sequenza iniziale. L’azione c’è, forse un po’ meno di quanto ci si aspetti, ma è ben distribuita per tutta la durata del film. Con sequenze divertenti e un’asticella lievemente più alta sia per gli effetti visivi sia per le scene di combattimento. Sono presenti maggiori scontri corpo a corpo, non sempre ben girati ma che sanno fare il loro dovere. Forse si sono fatti prendere un po’ troppo la mano con i viaggi attraverso il globo, vedendo i protagonisti girare per tre continenti in praticamente una manciata di minutaggio. Qualche piccola sequenza inoltre non sembra avere particolarmente senso, ma il film resta comunque sempre coerente con se stesso e con il tono che vuole tenere, prendendosi sul serio ma non troppo, e va bene così.

the old guard 2

Occasione (quasi) sprecata

Si nota che il film tenta di osare un po’ di più, ma mai più di quanto avrebbe potuto, il che è realmente un peccato. The Old Guard 2 è un buon secondo capitolo, ma nulla di più. Il problema principale di The Old Guard sta proprio nel voler restare in un terreno sicuro. Esattamente come il primo, il film segue le regole giuste per mettere su un buon film d’azione, ma non osa mai davvero evitando di concedersi virtuosismi. Un vero peccato, perché qualche rischio si poteva sicuramente correre visto il calibro del cast presente, il quale avrebbe potuto reggere benissimo prove attoriali meno convenzionali.

Ad ogni modo, il film chiama a gran voce una terza parte e la speranza sta nel vedere finalmente il salto che si potrebbe aspettare da una saga che trabocca potenziale da tutte le parti ma che per qualche motivo non vuole utilizzare a pieno. In conclusione, The Old Guard 2 fa il suo dovere: intrattiene, ti fa affezionare ai personaggi e ti fa arrivare al finale soddisfatto della visione. Speriamo però nel futuro di vedere il salto in avanti che meriterebbe.

the old guard 2
The Old Guard 2!
7
Voto 7
Condividi l'articolo