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The Medium e i requisiti PC, gli sviluppatori spiegano le alte richieste

L’attesa per The Medium, nuova opera di Bloober Team, è praticamente quasi giunta al termine con il gioco in arrivo sugli store Microsoft fra due giorni, giovedì 28 gennaio 2021. Il titolo dello studio polacco sarà la prima uscita Next Gen per la nuova Xbox Series X/S e contemporaneamente farà il suo debutto anche su PC. Visto l’arrivo ormai imminente del gioco, gli sviluppatori hanno preferito chiarire una situazione che ha lasciato perplessi molti giocatori del mondo PC durante la scorsa settimana, vale a dire una spiegazione concreta per la richiesta degli estremamente esosi requisiti minimi e raccomandati per godere del nuovo titolo horror psicologico su Personal Computer.

Il fatto che The Medium fosse un titolo tecnicamente Next Gen era infatti prevedibile sin dalle primissime presentazioni ufficiali, con la più importante premessa del titolo che era quella di voler suddividere l’azione su schermo in due sezioni separate e corrispondenti ai rispettivi piani d’esistenza narrativi. In The Medium infatti impersoneremo Marienne, una sensitiva capace di scrutare il velo fra due mondi, quello a noi più familiare che è quello reale, e quello più sfuggente e misterioso appartenente agli spiriti. La scelta coraggiosa fatta da Bloober Team è stata quindi quella di caricare il motore grafico di due scenari teoricamente sovrapponibili che si muovono distintamente l’uno dall’altro sullo stesso schermo, seguendo i movimenti della protagonista e alternandosi in alcuni contesti.

Se l’idea della convivenza di dimensioni parallele sovrapposte, introdotta da parte degli sviluppatori polacchi, ha chiari vantaggi scenici e immersivi per il player, presenta anche il contro di caricare il duttile Unreal Engine 4 con il doppio del peso computazionale che normalmente è richiesto da un qualsiasi videogioco. Per questo motivo l’utilizzo di una componentistica all’avanguardia per sfruttare al massimo tutte le potenzialità del titolo, è stato fortemente raccomandato dagli sviluppatori ai giocatori PC, anche se consci degli esosi costi monetari richiesti. Per sfruttare al massimo la risoluzione su PC con attivo l’RTX ad un buon framerate sarà infatti necessario optare per le costosissime quanto introvabili GeForce RTX 3080. Lo stesso concetto vale anche per le console come Xbox One X/S che sono state tagliate fuori dal progetto a causa degli stessi limiti tecnici.

Samuel Raciti
Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.

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