NewsCinema e TV

The Last of Us e l’audizione della bambina clicker

Nel quinto episodio della prima stagione di The Last of Us, uno dei momenti meglio riusciti della puntata vede protagonista una bambina Clicker.

Nel podcast ufficiale di The Last of Us, i co-creatori della serie Craig Mazin e Neil Druckmann hanno raccontato com’è nata l’idea di inserire questo elemento all’interno dell’episodio.

I due, mentre scrivevano la puntata, non si sentivano soddisfatti dell’orda di Clicker e della presenza del Bloater. Volevano qualcosa di ancor più inquietante, così che sono arrivati ad assumere una contorsionista di nove anni, Skye Cowton.

Per rendere al meglio il tutto Mazin e Druckmann hanno chiesto l’aiuto dell’artista di Naughty Dog che concepì i Clicker nel videogioco originale, ovvero Hyoung Nam. Quest’ultimo non ha avuto problemi a creare un nuovo design per l’adattamento: una bambina Clicker. Fatto questo, Nam ha lasciato ai creatori il non invidiabile compito di trovare l’attrice perfetta per il ruolo.

In seguito sono state fatte numerose audizione, ma secondo Mazin “Skye Cowton è stata il più terrificante“. Era così inquietante che non avevano altra scelta se non assumerla:

È una bellissima ragazzina, ma […] è particolarmente inquietante come riesca a muovere il proprio corpo in quel modo. […] E io ho insistito affinché il nostro bambino clicker indossasse una maglietta “Blue’s Clues” perché sono davvero malato, e ho adorato il contrasto tra innocenza e orrore.

Paolo Saccuzzo
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche