Negli ultimi anni, il fenomeno creato dalla famosissima serie televisiva di The Walking Dead ha portato alla realizzazioni di tanti diversi progetti, anche videoludici, dedicati al post-apocalittico mondo narrato da Robert Kirkman nella sua serie a fumetti. Proprio da questi fumetti, prende spunto The Escapists: The Walking Dead, secondo titolo della serie The Escapists sviluppato dalla software house Team 17 e disponibile su Steam, Xbox One e PlayStation 4 ad un prezzo di circa 14,99€. Il titolo si propone come un particolare gioco di ruolo con una grafica a 8-bit dove, a differenza del primo capitolo in cui il nostro obiettivo è quello di evadere da varie prigioni, dovremo cercare di spostarci tra i vari scenari della campagna potenziandoci, cercando oggetti utili alla costruzione di armi e strumenti, armare i nostri alleati ed eliminare gli zombi che ostacoleranno la nostra strada. Saranno riusciti gli sviluppatori a fondere le meccaniche di gioco con l’universo di The Walking Dead? Scopritelo con la nostra recensione!
Trama
Come dicevamo prima, il gioco presenta alcune differenze con The Escapists, infatti i vari livelli sono collegati tra di loro con una vera e propria mini-storia basata sulla serie a fumetti di The Walking Dead (presenti come collezionabili all’interno del gioco, ma ne parleremo dopo). Si comincerà con un livello/tutorial in cui impersoneremo Rick Grimes, uno dei personaggi principali della serie, che si risveglia dopo un lungo periodo di coma in un ospedale pieno di zombi e cadaveri. Da qui, prenderà il via la nostra fuga per poi ritrovarci in compagnia di altri sopravvissuti (altri personaggi provenienti dalla serie e dai fumetti) al virus.
Gameplay
Dopo essere fuggiti con successo dall’ospedale, ci accorgeremo di essere entrati nel vero gameplay del gioco: a capo di un gruppo di superstiti, dovremo esplorare il vasto scenario proposto dai vari livelli per trovare componenti, armi ed istruzioni che saranno utili per la nostra fuga, la quale si svilupperà nel corso di varie giornate scandite da alcune attività che saremo tenuti a fare per non far salire la percentuale che indica la minaccia zombi. Infatti, se in The Escapists le attività servono per tenere le guardie lontano dalla nostra cella, in questa versione a tema The Walking Dead funzionerà diversamente: mantenere un basso livello di pericolo Meriwether, rappresentato da un valore percentuale nell’angolo in alto a destra dello schermo, renderà gli zombi meno aggressivi e non li farà respawnare; ciò potrebbe costituire un grande vantaggio per quando avremo bisogno di andare in esplorazione alla ricerca di nuovi oggetti, armi e componenti per il crafting. Ignorando questi incarichi, la percentuale di pericolo aumenterà e con essa la difficoltà del gioco. Purtroppo queste attività hanno davvero una scarsa utilità ai fini delle partita, poiché andranno solamente a minare la vostra ricerca di oggetti e potenziamento dei personaggi. Fanno eccezione solamente le fasi di colazione/pranzo/cena che garantiranno il ripristino dell’energia, statistica che ci servirà per affrontare le fasi di potenziamento del personaggio.
Ma andiamo ad approfondire il discorso gameplay parlando dei combattimenti: all’inizio di una missione della campagna, attaccare gli altri zombi sarà completamente inutile, poiché saranno molto più forti del nostro personaggio. Combattimenti corpo a corpo che tra l’altro avvengono con la ripetuta pressione dell’apposito tasto, tutto qua. Discorso diverso per quanto riguarda le armi da fuoco, molto più potenti ed efficaci, ma anche difficili da gestire per via delle scarse munizioni che ci ritroveremo e del forte rumore causato dallo sparo, poiché attirerà molti più zombi presenti nell’area circostante.
Per potenziare il nostro personaggio avremo bisogno di allenarci tramite una palestra collocata all’interno dello scenario, la quale permetterà di incrementare le statistiche della Forza e della Velocità attraverso dei semplicissimi quick time event che risultano essere fin troppo ripetitivi. Presente inoltre la statistica dell’Intelligenza che servirà per craftare gli oggetti di qualità superiore; come aumentare questa statistica? Andando vicino delle librerie o tavoli da gioco, premiamo il tasto A/X, attendiamo un caricamento di una piccola barra ed il gioco è fatto: altro metodo alquanto noioso.
Il crafting è curato leggermente meglio con tanto di istruzioni per i componenti da utilizzare per la costruzione di nuovi oggetti, tutte trovabili in giro per lo scenario del livello nei vari zaini e scrivanie… c’è solamente un piccolo problema: potremo portare con noi solamente 7 oggetti (di cui uno equipaggiabile come arma corpo a corpo), avendo quindi un inventario molto limitato che ci costringerà a fare diversi viaggi da una parte all’altra del livello per recuperare tutti i componenti i utili alla nostra causa. Per essere un gioco di ruolo, la capienza dell’inventario è veramente imbarazzante, avremo a disposizione solamente la scrivania presente nel nostro dormitorio come “zaino” che, ovviamente, non potremo portare con noi (le scrivanie degli altri NPC vengono aggiornate con nuovi oggetti ad ogni giorno trascorso).
Ma i problemi non finiscono qui: in alcuni livelli avremo bisogno di chiavi per poter entrare in determinate stanze, con queste andranno ad occupare gli slot del nostro inventario. Risultato? Capienza ancora più limitata, soprattutto in caso di più stanze con chiavi diverse, cosa che ci costringerà a lasciare in giro per il livello gran parte dei nostri oggetti per poi recuperarli in con altre fasi di esplorazione. Insomma una serie di elementi che sì, aumentano la difficoltà generale del gioco, ma fin troppo, ed allungano incredibilmente la durata della nostra sessione, richiedendo una buona dose di tempo e pazienza.
Come menzionato prima, ci troveremo a capo di un gruppo di superstiti che nel corso del gioco avrà qualche new-entry, oppure potrebbe perdere qualche elemento considerato non funzionale per la trama. Sarà nostra la preoccupazione di equipaggiare al meglio i nostri alleati, principalmente per garantire la loro sopravvivenza e la loro utilità nell’affrontare le zone infestate da numerosi zombi. Bisognerà anche prestare attenzione al morale del nostro gruppo, infatti se non adempiremo ai nostri compiti giornalieri, i nostri alleati non ci vedranno di buon occhio e non sarà possibile reclutarli. Per aumentare il valore di questa statistica, potremo accettare delle richieste/favori che ognuno di essi ci proporrà con una ricompensa in denaro. Così facendo, manterremo alto il loro morale e potremo spendere soldi per ottenere l’equipaggiamento migliore presso i vari venditori sparsi per lo scenario.
Tornando al discorso dei fumetti come collezionabili, soffermiamoci brevemente sulla questione: in giro per i vari livelli potremo trovare i vari comics che fanno parte della serie di The Walking Dead, peccato che avranno un’utilità pari a zero (se non qualcosa legato agli obiettivi/trofei). Non sarà neanche possibile leggerli o vederne un’anteprima, solo il titolo, peccato.
Modalità Sopravvivenza
Concludiamo parlando della modalità Sopravvivenza, recentemente introdotta tramite un update gratuito. In questa particolare modalità, sopravvivere diventa ancora più difficile: cominceremo all’interno di una stanza dotata di varie scrivanie, zaini e attrezzi per potenziarci, stavolta nei panni di Abraham Ford, altro personaggio principale della serie. Il nostro unico obiettivo sarà quello di sopravvivere alle infinite ondate di zombie che arriveranno presso la nostra base con diversi intervalli di tempo. Alla fine di ogni ondata, dovremo sfruttare il preziosissimo tempo che avremo a disposizione per andare alla ricerca di medikit, munizioni, fare acquisti presso i vari venditori e piazzare barricate. Anche questa modalità, decisamente più frenetica della campagna, è molto difficile poiché sarà importante gestire le munizioni per noi e per i nostri due alleati. Probabilmente sarebbe risultata molto più divertente in co-op online con altri giocatori, ma purtroppo il titolo non dispone di una componente online, altro punto in meno.