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The Devil in Me, provato il finale di stagione delle Dark Pictures Anthology

Abbiamo già avuto modo di parlare di The Devil in Me, il titolo che segna il finale di stagione della The Dark Pictures Anthology, che arriverà il 18 novembre e che porterà i giocatori alla scoperta di una nuova storia horror. Abbiamo anche avuto modo di recensire i capitoli precedenti, tutti con un filo conduttore che alla fine ha portato a questo ultimo, per ora, capitolo. Oggi ci focalizzeremo e parleremo delle nostre impressioni su una sezione iniziale del gioco.

Partiamo dalle basi: l’avventura di The Devil in Me racconterà una vicenda legata al Castello della Morte di H.H.Holmes, serial killer che uccideva gli ospiti di questa sua proprietà. Nel gioco ci troveremo a controllare una troupe che sta producendo una serie dedicata ai serial killer, e che quindi potrà finalmente registrare dei contenuti legati ad uno di questi.

Due dei personaggi di The Dark Pictures Anthology: The Devil In Me

Chiudere come si è aperto

Partiamo dal dire che abbiamo avuto modo di provare soltanto un’oretta del gioco, motivo per cui a tutti gli effetti possiamo dare soltanto le nostre prime impressioni sulla nuova opera dell’antologia, ma ciò che abbiamo visto ci basta per dire che sembra di essere tornati alle origini. Il gioco è uno slasher che si stacca dalle leggende metropolitane precedenti mettendo i nostri personaggi dentro ad una sorta di hotel perverso come se fosse nato dalla mente di Saw l’Enigmista.

Se il ritorno allo slasher è ben gradito, il gameplay non fa l’errore di tornare anch’egli indietro, ma anzi avanza con l’inserimento degli oggetti unici (con conseguenti abilità) e quindi di una profondità di gioco decisamente più espansa. La profondità si vede anche nelle aree di gioco, davvero più grandi e libere, tanto da dare una sensazione di libertà inizialmente un po’ strana, ma poi decisamente ben voluta.

Il cast

Nella sessione che abbiamo provato di The Devil in Me abbiamo scoperto i cinque personaggi della troupe: parliamo di versioni non doppiate, che però hanno fin da subito mostrato il loro carattere (ma per capire in quale modo verranno localizzate dovremo attendere la recensione).

I personaggi che abbiamo visto sono Kate, la presentatrice dello show, Mark e Jamie, rispettivamente cameraman e macchinista, e l’addetta ai suoni Erin; a gestirli ci pensa Charlie, regista e capo del team, nonché personaggio più caratterizzato da quello che abbiamo potuto vedere fin ora. Anche gli altri però fin da subito si mostrano davvero come personaggi profondi e sfaccettati, e questo potrà solo che giocare a favore – se le caratterizzazioni si confermassero all’altezza – nello sviluppo della trama.

L’impressione generale per ora è che The Devil in Me sia una crasi dei vari capitoli di The Dark Pictures Anthology, e che tutto il meglio degli altri prodotti sia stato trasposto in questa nuova avventura, che potrebbe diventare cartina tornasole di ciò che davvero il videogiocatore vorrà da un’eventuale stagione 2. Per ora ci sono i presupposti per un eccellente capitolo della serie, ma sapremo darvi il nostro giudizio finale soltanto in sede di recensione.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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