Un nuovo, promettente capitolo videoludico ambientato nell’universo di Blade Runner era in cantiere, ma non vedrà mai la luce. A svelarlo è Insider Gaming, che ha scoperto l’esistenza di Blade Runner: Time to Live, un progetto in sviluppo presso Supermassive Games e successivamente cancellato, a quanto pare, per via di problemi legati ai diritti gestiti da Alcon Entertainment.
Il gioco, mai annunciato ufficialmente, avrebbe dovuto offrire un’esperienza narrativa profonda e cinematografica, con un gameplay in terza persona focalizzato sull’azione e l’indagine. Ambientato nel 2065 a New Zurich, il titolo avrebbe messo i giocatori nei panni di So-Lange, un modello Nexus-6 sopravvissuto oltre il proprio limite di vita, sulle tracce di un carismatico e pericoloso leader replicante di nome Rev.
Time to Live era stato pensato come un’avventura single-player della durata di 10-12 ore, con forti componenti di dialogo drammatico, esplorazione, stealth e combattimento. Supermassive – lo studio noto per The Quarry e Until Dawn – stava lavorando al gioco dal settembre 2024, con una finestra di rilascio fissata per il settembre 2027 su PS5, Xbox Series X/S, PC. Il budget complessivo previsto sfiorava i 45 milioni di dollari, di cui 9 destinati a performance capture e attori professionisti.
Uno degli aspetti più intriganti era il modo in cui il gioco avrebbe integrato tematiche care all’universo di Blade Runner: l’identità, il senso del passato e il sottile confine tra umano e artificiale. I ricordi avrebbero avuto un ruolo centrale nella progressione narrativa, mentre le abilità del personaggio si sarebbero potute evolvere durante l’avventura. Tradimenti, esplorazioni tra ambienti urbani opprimenti e paesaggi abbandonati, investigazioni e scontri con abomini tecnologici erano il cuore pulsante della trama.
Tuttavia, secondo fonti vicine allo sviluppo, il progetto è stato bloccato verso lo scorso anno per decisione di Alcon Entertainment, detentrice dei diritti del franchise. I dettagli precisi sulle cause della cancellazione non sono stati resi pubblici, ma è chiaro che le questioni legate alla proprietà intellettuale hanno giocato un ruolo determinante.