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Street Fighter V – Anteprima


Quest’oggi cari lettori voglio convogliare l’attenzione di tutti su uno dei titoli che sta lavorando per diventare un qualcosa di più di un semplice capitolo della saga, ma che vuole a tutti i costi trasformare e reinterpretare il classico modello dei picchiaduro: parlerò di Street Fighter V.

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Il nuovo titolo di casa Capcom, già dalle prime notizie che dai primi test, sembra essere ben dotato e capace appunto di passare alla storia per aver compreso e proiettato il mondo dei picchiaduro in una nuova era. Ma come si è arrivati a questo punto?

Dovete sapere che Yoshinori Ono, attraverso un Tweet di due anni fa, confesso all’intero mondo di non avere ne fondi ne staff per lavorare ad un quinto capitolo della serie. Cosa a dir poco contraddittoria se pensiamo che in quel periodo i picchiaduro cavalcavano l’onda del successo dei videogiochi competitivi per eccellenza. In questo contesto così nebuloso della saga di Street Fighter si inserì rapidamente Sony, che garantendo al producer il massimo impegno per la produzione del nuovo Street Fighter V, si accaparrò la quasi esclusività del titolo. Questa fu la prima rivoluzione che avvenne perché Street Fighter V è l’unico picchiaduro ad oggi ad essere sviluppato direttamente per l’hardware di nuova generazione, oltre ad utilizzare un motore grafico Third Party come l’Unreal Engine 4, primo tra tutti a consentire il multiplayer cross-platform (giocare online tra diverse piattaforme) e soprattutto sarà il primo ad essere dedicato ad una console specifica, la PlayStation 4. Altro aspetto innovativo è stato lo sviluppare una modalità single player che meriti di essere giocata, e che anzi senza di essa si rimarrebbe a secco di personaggi.Street-Fighter-V_2015_07-19-15_008

 

Street Fighter V ha le carte in regola per divenire il pioniere dei picchiaduro del futuro

Il processo di rivoluzione a mio avviso era iniziato già con lo stupendo Street Fighter IV, che iniziò ad aprirsi verso un nuovo sistema di gioco, lasciandosi alle spalle quello delle tre edizioni precedenti, e migliorandosi con l’edizione Super Street Fighter che introdusse il Focus Attack e il Dash Cancel. Stessa cosa accade con il quinto capitolo della saga che punta verso il futuro e cerca di sbrinare i soliti sistemi di gioco, mantenendo sempre le caratteristiche classiche della serie, come le varie super mosse, ma aggiungendo qualcosa in più come ad esempio un nuovo indicatore, utile a dare più profondità al titolo.

Direte giustamente, tutto qui? No cari amici, questa è solo la punta dell’iceberg perché se prima il sistema di gioco era basato sul mantenere regole basiche uguali per tutti i personaggi, tutti avevano le stesse regole base, con il nuovo Street Fighter V non sarà più così. In questa nuova avventura le abilità dei vari combattenti non saranno più uguali ma ogni personaggio avrà un proprio bilanciamento ed una propria caratterizzazione. Di fatto le nuove V-Skills sono abilità uniche attivabili premendo simultaneamente i due attacchi medi, con le quali ad esempio Ryu potrà attivare una tecnica speciale che lo renderà in grado di assorbire l’energia del suo avversario ed i suoi proiettili, un po come quello che accadeva in Street Fighter III Third Strike.
Le V-Trigger invece svolgono un altro ruolo altrettanto importante, perché premendo i pulsanti degli attacchi forti, il personaggio entrerà in uno stato di rage (come un instinct mode di Killer Instinct), con il quale ognuno avrà accesso ad abilità o potenziamenti che saranno in grado, se usati nel momento giusto, di ribaltare il risultato del match, oltre a dare tratti unici alle varie Critical Art. Ad esempio lo Shinku Hadoken, sempre di Ryu, avrà un’animazione diversa, con danni  aumentati, trasformandosi in un elettrico Denjin Hadoken, differendo così dai capitoli precedenti.

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Ma non tutto è stato cestinato: ad esempio è stata reinserita la V-Reversal, amata barra della seria Alpha, con la quale nel nuovo Street Fighter V potremo contrattaccare durante la parata spendendo una barra della V-Gauge, attivando ancora una volta effetti unici per ogni personaggio (alcuni spingeranno lontano l’avversario, altri lo atterreranno o lo stordiranno, altri ancora riusciranno a spostarsi alle spalle dell’avversario).

La nuova scena della competizione mondiale dei picchiaduro!

Passiamo ora al discorso competitività, che per chiunque si approcci ad un picchiaduro è normale trattare. Capcom questa volta ha deciso di non lasciare indietro proprio nessuno, ed ha lavorato affinché il divario tra i giocatori pro ed i principianti si accorciasse. La società si è voluto staccare da alcuni vincoli di design, eliminando di fatto le link combo, che richiedevano una precisione tale da arrivare fino al singolo frame, aggiungendo così qualche frame in più. Se vi sembrerà un’inezia, credetemi non lo è, perché la tolleranza di qualche frame in più rende più accessibili alcuni personaggi anche ai meno esperti perché con una piccola pratica potranno creare e gestire strategie differenti senza dover essere per forza dei Pro-Player.

Altra grande differenza è la scelta presa nell’aumentare i danni inflitti, che darà un ritmo molto più elevato al picchiaduro e proietterà i giocatori nell’essere sempre in costante rischio di stordimento o rottura della guardia; è stata inoltre aumentata la potenza delle prese a fronte di un range però ridotto. Tornano a gran richiesta anche le punzecchiate o, come direbbe un boxer, il jab veloce e rapido, utile a tenere l’avversario a distanza, con l’aiuto tra l’altro dal fatto che, anche se parati, questi colpi infliggeranno danno all’avversario. Ma questo danno si recupererà con il tempo, se non subirete un ulteriore danno pieno.
Infine c’è da sottolineare il fatto che non si potrà più morire a causa del “Chip Damage”, a meno che non verrete colpiti da una Critical Art andata a buon fine.

Una nuova struttura Online e non solo…

Ovviamente parlando di competitività non potevamo non menzionare l’online, struttura che permette alla competizione di crescere ed essere uno strumento molto importante per la longevità del titolo. Anche se i server durante la Beta hanno avuto dei problemi, la Capcom sembra puntare forte sul nuovo netcode, con il nome in codice Kagemusha, basato sul lavoro dell’apprezzatissimo GGPO.

Non un centesimo di più!

 

Un ulteriore notizia positiva, come ormai saprete, è che la modalità single player del nuovo Street Fighter V sarà assolutamente di primissimo ordine e ogni personaggio del gioco non potrà venire acquistato con i soldi reali, ma solo con i crediti che sbloccherete in-game. Inoltre nessun DLC verrà rilasciato, dato che tutto il materiale si troverà già all’interno del gioco.

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Mera Speranza o Rivoluzione vera e propria.

Arrivati a questo punto veramente io credo e spero fortemente che questo nuovo Street Fighter V abbia le carte in regola per regalare, oltre ad un bel respiro di aria fresca al settore dei picchiaduro, una svecchiata ad alcuni modi di vedere e di pensare dell’industria videoludica. Non servono solamente le console di nuova generazione, ma servono anche le idee di nuova generazione, capaci come in questo caso di rottamare la solita pappa pronta in qualcosa di nuovo, in qualcosa di bello e di ambito, che ci faccia finalmente tornare ad aspettare con il cuore in mano l’uscita del titolo.

Cosa ne pensate cari lettori? Condividete le idee e le speranze? O credete che tutto tornerà comunque ad essere standardizzato? Aspetto curioso le vostre impressioni!

 

 

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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