Sony potrebbe cancellare il suo prossimo Showcase a causa di Xbox

Secondo un noto insider, Sony sta seriamente pensando di non mandare in onda il suo PlayStation Showcase annuale, perché ritiene di poter rafforzare il caso Microsoft con le autorità di regolamentazione che stanno attualmente esaminando la sua acquisizione di Activision Blizzard King. A quanto sembra alcuni regolatori hanno già valutato l’acquisizione in maniera positiva, ma altri sono ancora incerti e stanno studiando la situazione molto da vicino.

Come saprete già, al centro del conflitto tra Micrisoft e Sony, c’è l’acquisizione di Call of Duty, che a detta della società americana, non sarebbe stato reso esclusivo, mentre la società giapponese continua ad affermare che l’offerta di Microsoft non sia sufficiente. Resta il fatto che tutti i fan della società giapponese sono impazienti di vedere il PlayStation Showcase, visto che l’anno scorso a settembre vennero rivelate alcune esclusive come Knights of the Old Republic Remake, Marvel’s Spider-Man 2, Marvel’s Wolverine e God of War Ragnarok.

Secondo l’insider MIllie A, Sony avrebbe dovuto annunciare il suo PlayStation Showcase già lo scorso 11 ottobre, che si sarebbe svolto poi il 20 ottobre. Questo è un modello che si adatta molto bene alle abitudini della società giapponese, ma questo non è accaduto, quindi con molta probabilità la società ha deciso di rimandare a fine ottobre lo show, cercando di mettere insieme tutte le IP First party come: Horizon Zero Dawn Remake,  Silent Hill e forse anche nuovo trailer di Final Fantasy 16.

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The ongoing CMA investigation for MS acquisition of AB, has indeed delayed any Showcase plans for Sony. Exclusive titles and first party I.P were ‘locked in’. Sony believe a showcase will add weight to MS arguments. Silent Hill & Kojima Who Am I reveal were part of show.

— Millie A (@millieamand) October 17, 2022

A questo punto non ci resta che attendere e capire quali sono le vere intenzioni di Sony, probabilmente sta aspettando veramente le ultime valutazioni dai paesi regolatori come l’Inghilterra, per avere così il via libera, senza paura di eventuali ritorsioni da parte di Microsoft.