Che Sonic X Shadow Generations sia uno dei migliori giochi del porcospino blu mai realizzati, c’è poco su cui discutere. Un anno fa l’opera si era posta l’importante obiettivo di non solo rimasterizzare uno dei titoli più apprezzati di sempre dai fan, ma di proporre anche una campagna interamente dedicata a Shadow. Il risultato, come molti hanno sottolineato in questi mesi, è stato più che positivo. Per questo motivo, di fronte a una lunga serie di titoli che avrebbero ricevuto un aggiornamento per Switch 2, non vedevamo l’ora di scoprire come si sarebbe comportato Sonic X Shadow Generations sulla nuova console, portando alla luce alcuni dettagli molto interessanti e soprattutto degni di nota. Di fatto, come vedremo in recensione, crediamo che quello che ci troviamo davanti sia un lavoro tanto attento all’impianto tecnico quanto poco scrupoloso del contesto in cui va a inserirsi. Ma facciamo un passo indietro.
Per fare un breve sunto, spieghiamo che Sonic X Shadow Generations è un pacchetto che include la remaster di Sonic Generations, uscito nel 2011, e il nuovo Shadow Generations, che rappresenta un ibrido tra il level design dell’originale e il più recente Sonic Frontiers, seppur più in termini di controlli e meccaniche di gioco. Trovandoci di fronte, quindi, a un pacchetto particolarmente variegato, va da sé che le sfide tecniche per portarlo sulla primissima Switch non erano assolutamente da sottovalutare.
L’opera si presentò infatti con diverse incertezze, prima tra queste un frame rate ancorato ai 30 FPS e una risoluzione che lasciava molto a desiderare. I fan del porcospino blu, tuttavia, riuscirono comunque ad accontentarsi, sebbene la voglia di giocare con delle qualità visive migliori fosse difficile da dimenticare. Su Nintendo Switch 2, Sonic X Shadow Generations ottiene finalmente il riscatto di cui aveva tanto bisogno, rappresentando senza troppi giri di parole uno dei migliori modi per giocare al titolo in portabilità, nonostante le due campagne si comportino in modo leggermente differente.
Per riassumere velocemente le diversità, specifichiamo subito che Sonic Generations, in questo caso, è puramente una remaster, mentre Shadow Generations a sua volta si trasforma in un porting vero e proprio. La storia del riccio blu viene sì arricchita dalla possibilità di creare tre salvataggi e alcune minuscole modifiche sul fronte narrativo, ma non vanta di ritocchi grafici particolarmente evidenti, restando molto più in linea con le controparti per PlayStation 5 e Xbox Series X|S: parliamo quindi di circa 1080p e 60 FPS stabili, che rendono molto fede al materiale originale.
Una conversione pigra ma eccellente
Da una parte – ce ne rendiamo conto – potremmo sembrare stupidamente affascinati da quello che per il gaming moderno dovrebbe essere uno standard, è vero, ma poter finalmente vedere un titolo così importante arrivare su una console Nintendo senza alcuna pecca tecnica rispetto alle altre piattaforme ci pare quasi un miracolo. Lo abbiamo pensato tra una corsa nella distrutta e infernale Crisis City alla più vivace Rooftop Run. Parliamo di due scenari artisticamente opposti tra di loro, fatti di illuminazioni, colori, ambienti molto diversi e che su Switch 2, specialmente in modalità portatile, vengono mostrati senza perdere neanche un dettaglio. Ecco il piccolo miracolo di cui vi parlavamo.
A questo punto, però, ci siamo posti un’altra domanda: possibile che non si potesse alzare ulteriormente l’asticella? Dopotutto, il corpo principale di Switch 2 può sfruttare il Variable Refresh Rate con una frequenza di aggiornamento fino a 120Hz, per cui – siamo onesti – un gioco del genere ne avrebbe tratto un grandissimo vantaggio. Lo stesso discorso vale per la modalità TV, che avrebbe potuto vantare di una risoluzione ancora superiore e valorizzare ulteriormente la variegata e colorata direzione artistica.
Banalmente, si poteva inserire un selettore della modalità grafica, offrendo al giocatore la possibilità di scegliere tra un preset più orientato sulle prestazioni o sulla grafica, o magari un ibrido che abbassava la risoluzione, alzando i fotogrammi, in portabilità e facendo il contrario su TV. Insomma, SEGA e il Sonic Team hanno così preferito non sbilanciarsi troppo, almeno per quanto riguarda la campagna di Sonic.
Novità importanti per Shadow Generations
Shadow Generations, al contrario, presenta esattamente questo tipo di selettore, offrendo la possibilità di scegliere se preferire una maggiore risoluzione o frequenza di fotogrammi. Chiaramente abbiamo preferito quest’ultima, sia perché un’opera tanto frenetica va giocata al massimo degli FPS possibili per necessità, sia perché non abbiamo notato particolari miglioramenti visivi selezionando l’opzione che aumenta la risoluzione.
Si tratta comunque di un’opzione importante, soprattutto perché è un allontanamento ben definito di Sonic X Shadow Generations dalla precedente generazione, rappresentando un netto miglioramento rispetto alla versione per la prima Switch. È proprio questo salto generazionale, tuttavia, che ha sollevato alcuni dubbi. Primo tra questi è l’assenza di un pacchetto di aggiornamento generazionale, dal momento che chi ha comprato Sonic X Shadow Generations su Switch 1 dovrà comprare di nuovo il gioco per goderselo con le migliorie di Switch 2.
Inoltre, il pacchetto deluxe è venduto separatamente – seppur a una somma relativamente bassa – e non sono stati risolti alcuni piccoli bug negli scenari che erano stati introdotti con la remaster di Sonic Generations. Le novità della versione Switch 2 si limitano quindi solo all’impianto tecnico, che non è affatto un male in sé, ma ribadiamo ancora che si poteva fare di più su alcuni aspetti.
Ciò non cambia che Sonic X Shadow Generations su Nintendo Switch 2 è oggi un pacchetto di ottima qualità, perfetto per giocare in treno, durante una pausa o comunque lontano dalla TV grazie a scenari la cui durata resta sempre tra i 2 e i 5 minuti. Non solo: su Switch 2 abbiamo riscontrato tempi di caricamento in linea con PS5 e Xbox Series X|S, oltre che un’ottima resa sonora avvalorata dai migliori speaker della console. Insomma, possiamo dire con felicità – e sorpresa – che se non lo avete ancora giocato e siete indecisi su quale versione provare, quella per la nuova ibrida di Nintendo non ha assolutamente nulla di invidiare rispetto alle altre console, finalmente.