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Shadow of the Tomb Raider – Recensione della nuova avventura di Lara Croft

Riscrivere la storia di una leggenda del videogioco come Lara Croft è sempre difficile: poche software house sono riuscite a trovare un bilanciamento tra vecchio e nuovo, cadendo in errori che spesso hanno richiesto un ritorno alle origini. Per fortuna Crystal Dynamics ha avuto il coraggio giusto per mostrare questa Lara inesperta e debole, e ci ha raccontato come si è trasformata nell’eroina più famosa del panorama videoludico. Shadow of the Tomb Raider è la fine dell’inizio: misticismo e realtà si mescolano nelle avventure della più famosa esploratrice di sempre, e questo ultimo capitolo della trilogia racchiude in se tutto ciò che Tomb Raider ci ha sempre mostrato, e di più.

Shadow of the Tomb Raider

La fine dell’inizio

Se la Lara Croft conosciuta nei precedenti titoli era una ragazza inesperta e poco formata nell’arte della sopravvivenza, quella di Eidos Montreal è ormai diventata un’abile cacciatrice: la prima impressione che avremo infatti nel giocare a Shadow of the Tomb Raider sarà quella di un sequel diretto, quasi una prosecuzione della storia di Lara. Questo ultimo capitolo della trilogia detta la fine dell’inizio, segnando ulteriormente la giovane avventuriera nella sfida più difficile di sempre. In ballo c’è il mondo come lo conosciamo, e stavolta è in pericolo tutta l’umanità. L’altra umanità che viene intaccata durante il gioco è quella della stessa Lara: sebbene rimane sempre una ragazza di buon cuore, con le esperienze passate e la voglia di scoprire e sconfiggere la Trinità, la sua diventa quasi un’ossessione, cosa che riuscirà perfettamente a palesare al giocatore il suo amico Jonah.

Shadow of the Tomb Raider

In termini di gameplay ci troviamo davanti ad una leggera evoluzione del brand e del genere: stavolta l’avventuriera potrà sfruttare nuovi nascondigli come erba sul muro e fango, capaci di occultarvi dai nemici. La difficoltà delle battaglie è stata leggermente alzata, bilanciando il tutto con la possibilità di far perdere le proprie tracce dopo essere stati scoperti. Tomb Raider scopre quindi una nuova tatticità, che trasformerà le più semplici sparatorie in veri enigmi da risolvere con la testa e non con il grilletto.

Lo dice il titolo, tornano in pompa magna le tombe: più grandi e articolate, stavolta si svilupperanno anche sott’acqua: il comparto sottomarino del gioco ha subito notevoli miglioramenti, dettagliando sia in termini di design che di estetica ogni singola pozza, stagno o bacino.

Shadow of the Tomb Raider

L’evoluzione di Lara

Nel gioco Lara Croft potrà contare solo sulle sue forze principalmente: le sue abilità si divideranno in tre tipologie, ovvero Esploratrice, Guerriera e Saccheggiatrice. Per ogni categoria ci saranno più di 20 abilità che una volta scelte influenzeranno la vostra avventura. La personalizzazione trova spazio anche nell’esperienza di gioco in termini di difficoltà e di doppiaggio: nel primo caso sarà possibile scegliere un livello di difficoltà tra Facile, Normale, Difficile e Ossessione Mortale per tre componenti del gioco, quali Enigmi, Esplorazione e Combattimento; nel secondo caso il doppiaggio di gioco sarà personalizzabile scegliendo tra la lingua della console o la lingua natia di ogni singolo personaggio.

In questo modo ogni singolo giocatore troverà in Shadow of the Tomb Raider il proprio gioco: non una semplice avventura dove il giocatore sarà uno spettatore, ma un titolo dove ogni singolo fruitore troverà l’esperienza definitiva riguardante la nuova Lara Croft. In questo gioco inoltre i nemici saranno di varie tipologie: se gli umani saranno parte fondamentale per gli scontri che vi troverete davanti, stavolta anche animali pericolosi costelleranno il percorso di Lara, minandone ovviamente ogni singolo passo.

Shadow of the Tomb Raider

Un’altra avventura

Senza nascondersi dietro ad un dito, Shadow of the Tomb Raider è un’avventura che sfrutta i luoghi comuni dettati da Indiana Jones e dai vecchi capitoli della saga. Presente la catastrofica apocalisse in arrivo, presente il cattivo di turno e la mega organizzazione, presenti molte scene dallo stampo cinematografico. Ad accostarsi a queste parti, i combattimenti saranno sempre sovrastanti per Lara, al punto che solo il giusto approccio tattico darà il miglior risultato: se però amate sparare all’impazzata, non c’è problema, il nuovo Tomb Raider fa comunque al caso vostro.

In termini tecnici, il gioco si mostra molto bene, soprattutto in 4K: la scelta tra risoluzione e frame rate permette di optare anche qui per la giusta esperienza per il giocatore. Per quanto riguarda il sonoro, il gioco ha visto la produzione di colonna sonora e suoni con strumenti tradizionali, ricreando l’atmosfera di questa avventura dal tratto esotico.

Shadow of the Tomb Raider

Paititi: l’HUB del gioco

Shadow of the Tomb Raider vede l’arrivo dell’HUB di gioco più grande della saga. Paititi, la città immaginaria creata appositamente per il gioco ispirandosi a tradizioni e miti Maya. In questa location Lara troverà venditori capaci di aggiungere equipaggiamento all’arsenale a sua disposizione, NPC che costruiranno una lore dettagliata del mondo di gioco e alcune sotto trame, missioni principali e secondarie, e infine una grande componente psicologica per Lara. L’avventuriera, dopo i traumi subiti nel corso del tempo, non potrà che reagire alla massa di gente che troverà nella città, spiegando e narrando informazioni legate soprattutto alla sua personalità, che in questo modo scopriremo, rendendo Shadow of the Tomb Raider il gioco più profondo per quanto concerne i tratti caratteriali dell’eroina.

Insomma, Shadow of the Tomb Raider aggiunge ma non stravolge, preferisce una strada più conservatoria, rendendosi il giusto sequel dei due precedenti giochi, evitando di innovare un gameplay che in fin dei conti funziona, e pure bene. Non sappiamo cosa ci riserva il futuro nei prossimi giochi, ma se con questo titolo Eidos Montreal ha potuto prendere ciò che caratterizzava i titoli legati a Lara Croft, dal prossimo sarà necessario rivedere un po’ l’anima del gioco, sia per motivi tecnici che per mostrare una nuova faccia e una nuova evoluzione dell’icona videoludica che è Lara.

Shadow of the Tomb Raider

8.5

Shadow of the Tomb Raider racconta una storia. La storia è l'anima di questo gioco, che nonostante il gameplay stratificato e strutturato, riesce al meglio proprio raccontando quest'avventura di Lara croft. Qualche piccola novità non avrebbe guastato, ma questo Tomb Raider riesce a fare il suo e lo fa benissimo, puntando più sullo stealth che sull'assalto a mano armata.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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