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Seasons After Fall – Recensione

Il titolo che andiamo ad analizzare è una piccola gemma venuta alla luce solo pochi giorni fa, dotata di un comparto artistico ispirato ed un gameplay diretto: Seasons After Fall. Il titolo è stato sviluppato dallo studio francese Swing Swing Submarine, mentre ad occuparsi della pubblicazione è stata niente meno che Focus Home Interactive. Si tratta di un platform 2D misto ad un puzzle game che ci immergerà in delle location tutte da esplorare, amalgamate al videogioco in stile fiabesco. Ecco che cosa ci offre lo splendido Season After Fall!

Seasons after Fall screenshot 03

C’era una volta un etereo seme…

E’ così che verrà chiamata la particella luminosa che impersoneremo, saremo un piccolo semino. Non appena verrà alla luce, però, seguendo le istruzioni di una voce, la nostra particella eterea si impossesserà di una volpe, ed è lei che continueremo a guidare. Tutto comincia e prosegue come in una bella favola, e l’atmosfera che si creerà darà da subito questo feeling. Ci sposteremo all’interno degli splendidi scenari di gioco correndo e saltando, e ovviamente risolvendo degli enigmi. Il nostro primo scopo (e non vi descriveremo i seguenti per evitare spoiler) sarà quello di raccogliere ai quattro capi della foresta i quattro poteri delle stagioni custoditi dai rispettivi guardiani. Questi poteri saranno la chiave per risolvere tutti gli indovinelli che man mano ci verranno posti dal gioco, e si manifesteranno tutti in modo diverso. Tramite il mouse infatti potremo cambiare la stagione che in quel momento caratterizza lo scenario, e di conseguenza verranno modificati tutti gli elementi al suo interno: per esempio se attiveremo il potere dell’inverno, i funghi non “sbocceranno”, ma allo stesso tempo tutti i corsi d’acqua saranno ghiacciati. Potremo interagire con gli elementi su mappa semplicemente avvicinandosi, o in alcuni casi “abbaiando” con il nostro avatar. Seasons after Fall è un gioco particolare, che fa dell’espressività sensoriale la sua arma principale, dando uno spazio marginale alle sezioni in cui sono presenti parole.

Seasons after Fall screenshot 02

Gli enigmi che ci troveremo a risolvere sono di media difficoltà e spesso ci faranno combinare gli effetti delle varie stagioni per venire a capo nelle varie situazioni. Purtroppo una volta imparati dei determinati meccanismi il gioco può diventare prevedibile semplificando di molta il proseguire nell’avventura. Il gameplay inoltre risulta fluido e stabile, grazie ad un comparto tecnico realizzato in modo degno (frutto anche dei 6 lunghi anni di sviluppo che il gioco ha richiesto). Una delle note dolenti di quest’opera rimane la longevità, che a modo suo è uno dei suoi aspetti più controversi: per completare il gioco procedendo spediti impiegheremo 5 o 6 ore al massimo, e questo potrebbe giocare a svantaggio; ma in un gioco del genere, sarebbe davvero necessario allungare il brodo e rischiare di “rovinare” il prodotto e renderlo troppo noioso e ripetitivo? La risposta dello studio francese è stata chiara, dato che la longevità aggiunta del gioco sarà scoperta individualmente dai giocatori, esplorando e cambiando lo scenario di gioco più volte, ammirando ogni singola location con occhi (stagioni) diversi.

Seasons after Fall screenshot 01A noi il pennello

Che Swing Swing Submarine abbia puntato molto sull’arte ormai è chiaro, e lo fa concentrandosi su ogni dettaglio che compone questo mosaico sensoriale. Il comparto grafico è eccellente, fa muovere la nostra cara volpe come in un quadro in stile “acquerello” che ricorda in parte titoli come Child of Light, dandoci la possibilità di ammirare tali luoghi in 4 modi diversi. E’ chiaro: se cambia la stagione, cambiano anche i colori e gli oggetti oltre al clima, cambia l’anima, cambiano le sensazioni, cambia tutto. Anche l’effetto che si crea durante il cambio della stagione è splendido, armonioso e non immediato. L’unione di questi fattori è perfettamente amalgamata con un level design ispirato e semplice allo stesso tempo.

Anche il comparto sonoro si presenta benissimo, offrendo ai giocatori un accompagnamento musicale registrato da un quartetto d’archi dal vivo. L’intensità delle tracce è graduale ed accompagna sinuosamente lo scivolare del nostro semino tra la foresta. Le note e l’atmosfera creata ricordano vagamente quelli che abbiamo vissuto a febbraio con lo scenografico Unravel (che per coincidenza è anch’esso puzzle/platform game). Il doppiaggio inglese è proposto in modo ottimo e, data la natura delle immagini, non si pone neanche il problema del lip-sync.

Seasons After Fall

8

Seasons after Fall è un gioco ispiratissimo, che fa dell'arte visiva e uditiva la sua arma migliore. Espressivamente parlando ci troviamo di fronte ad un titolo eccellente, che però pecca leggermente in quanto a vero e proprio coinvolgimento. A livello tecnico il gioco riesce a dare il meglio, anche se le meccaniche per risolvere gli indovinelli possono alla lunga risultare ripetitive e la difficoltà non è elevatissima. Un titolo del genere è di certo una base ottima su cui lavorare, per far sbocciare qualcosa di ancora migliore.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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