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Resident Evil Village – Analizziamo il gameplay tra licantropi e vampiri

Resident Evil Village ormai è realtà, Capcom torna nuovamente sul mercato con la sua IP più importante, proponendo il seguito del nuovo corso iniziato proprio con il precedente Resident Evil VII. Se alcune voci avevano suggerito l’uscita del gioco proprio nel corso dell’anno, nessuno si sarebbe mai aspettato che la finestra di lancio sarebbe stata così vicina. Inoltre, sono state rilasciate molte informazioni sul gioco, che ci portano finalmente ad avere abbastanza materiale per capire la vera natura del progetto. Sembra chiaro la la linea iniziata dal team si avvicini fortemente ad accontentare tutti, unendo le meccaniche che hanno reso grande la saga a strutture ludiche più moderne. Village, dal canto suo, cerca di aggiungere un po’ di pepe dove il settimo episodio peccava maggiormente, senza però stravolgere quello già funzionava.

Dove siamo arrivati

Per recuperare in modo ottimale tutta la saga di Resident Evil noi vi consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato, dato che in quest’anteprima daremo per assodato alcuni eventi accaduti nel settimo. Il protagonista di Village sarà nuovamente Ethan, ma questa volta dovrà confrontarsi con un ambiente e dei nemici totalmente doversi. Infatti, sembra che vampiri e lupi mannari saranno centrali all’interno della trama e, con tutta probabilità, dovremo cercare di mettere fine a questi oscuri e misteriosi fatti che si nascondono tra le cime delle montagne innevate della Romania. Sebbene ancora non sia chiaro quanto tempo sia passato tra il precedente capitolo e questo, questa volta il nostro eroe dovrà recuperare sua figlia dalle grinfie della vampira Lady Dimitrescu, che sembra strettamente collegata con la famiglia Baker.

La sinossi spiega come le vicende di questo Resident Evil Village si pongano qualche anno dopo quelle del precedente capitolo. Ethan e Mia sono tornati ad una vita normale e hanno avuto una figlia, ma a quanto pare i problemi non sono finiti. Da quello che si legge nella sinossi infatti, fondendo queste conoscenze con quelle del trailer (che mostra per qualche secondo un Chris Redfield molto più simile al precedente che a quello del settimo capitolo), probabilmente sarà proprio lui – che nella descrizione è definito “comportarsi in modo strano” – a prenderla e portarla in Europa, dove il gioco sarà ambientato. Altro dettaglio interessante, la copertina: in essa vediamo un Chris Redfield “diviso” da un effetto grafico, con metà volto umano e metà da lupo mannaro. Che sia proprio lui il personaggio infettato da questo nuovo virus?

Sebbene le atmosfere richiamino in modo peculiare quelle di Resident Evil 4, il lascito del VII si nota e si sposa molto bene con i nuovi ambienti. Spiccano fin da subito le ambientazioni più medievali, con interni ben caratterizzati e un castello che, visto da fuori, sembra  davvero immenso. In questo nuovo trailer pubblicato ci è soffermati soprattutto su alcuni dei personaggi che troveremo in questa avventura, oltre alla già citata Lady Dimitrescu è stato mostrato un personaggio ancora dal nome sconosciuto in possesso di un grande martello che non sappiamo se vorrà aiutare il protagonista o meno.

I richiami a Resident Evil 4 sono tanti, così come a tutta la mitologia del Mondo di Tenebra: vediamo infatti che Lady Dimitrescu trova dimora in un castello dai forti richiami est europei. Proprio lei, inoltre, una volta visto Ethan Winter cita come sia riuscito a fuggire dal “gioco idiota” del fratello minore, probabilmente quindi ci sarà qualche legame di parentela tra questa donna e i personaggi del precedente capitolo. Il video si sofferma anche sui dettagli grafici, decisamente di altissimo livello (con dei riflessi ben definiti e una costruzione scenica mozzafiato).

Le nuove meccaniche

Resident Evil Village propone l’assetto più old school della serie, sia nella gestione dell’inventario, la combinazione e l’esaminazione di oggetti e gli enigmi ambientali, oltre ad alcune piccole aggiunte che speriamo accendano il ritmo senza snaturare troppo la natura del prodotto. Partendo dai nemici che sembrano senza ombra di dubbio più vari e minacciosi, il titolo Capcom vuole proporci diversi tipo di approccio per affrontarli, come barili incendiari che possono far fuori contemporaneamente un numero ingente di mostri. Sembra aumentata anche la distruttibilità ambientale, un ottimo modo per incentivare ancor di più l’esplorazione alla ricerca di risorse utili alla sopravvivenza (risparmiando munizioni ovviamente, grazie al coltello). Nonostante tutto, il gioco mantiene la visuale in prima persona, sia per permettere al giocatore di esplorare e gustarsi al meglio ogni dettaglio, sia perché questa telecamera sembra sposarsi molto bene con la ritrovata linea della serie di Resident Evil, tornata ai suoi fasti horror senza però abbandonare quel pizzico action (qui più accentuato rispetto al precedente capitolo) e quel sentore di assurdo che ha sempre fatto impazzire i fan (nel bene e nel male).

Il gameplay inoltre punta molto sulla difesa: Ethan potrà anche mettere le “mani avanti” per bloccare i colpi nemici, per poi magari allontanarli con un calcio. A questo verrà incontro il fatto che i nemici sembrano essere di vario tipo, non sempre zombie senza cervello o mostri strani, ma anche ominidi capaci di impugnare armi contundenti. Il crafting classico è stato ampliato, rendendo il tutto più profondo e interessante. Ora infatti oltre a poter fondere le varie erbe, Ethan potrà preparare Kit da Soccorso, munizioni e quant’altro in modo pratico e veloce, sfruttando un sistema di gestione dell’equipaggiamento molto vicino a Resident Evil 4.

Torna infine il mercante, chiamato The Duke, che è stato caratterizzato in modo peculiare e che permetterà di acquistare oggetti e armi. Questo personaggio verrà mostrato in azioni sempre diverse, per rendere interessante l’incontro. In Resident Evil Village non mancheranno infine scene capaci di farvi tremare di terrore, o situazioni dove dovrete invece tenere i nervi saldi per risolvere enigmi: questi ultimi, seppur visti per un lasso di tempo davvero breve, sembrano essere tornati a quella soglia di difficoltà leggermente maggiore, quanto basta per evitare una semplice fetch action in favore di qualcosa un po’ più vicina ad un rompicapo.

Ci sono tante teorie ipotizzabili, così come tante cose da discutere: davvero Chris sarà un nemico come dice la sinossi, oppure semplicemente ci sarà qualcosa sotto che Ethan non può ancora capire? Il rapporto con Mia e la loro vita sarà tornata davvero alla normalità, oppure anche li ci sono cose da comprendere prima di giudicare? Ma soprattutto, tutte queste mutazioni da dove provengono, visto che Umbrella Corporation è ormai da tempo stata abbattuta? Insomma, Resident Evil Village nonostante cerchi di proporre una trama diversa, in un luogo diverso con personaggi diversi e un gameplay ancora diverso, riesce allo stesso tempo (per ora) a rimanere legato alla sua discendenza, portando con sé tanti dettagli interessanti dai precedenti capitoli, quasi a rappresentare una summa dei traguardi raggiunti, in quella che sembra essere una nuova e terrificante avventura da vivere.

Resident Evil Village non è l’unica novità: l’evento ha infatti mostrato una breve clip di Re:Verse, una sorta di Battle Arena dalla grafica sfumata verso il fumetto dove potremo usare tutti i personaggi della serie per darcele di santa ragione, e Infinite Darkness, la nuova produzione Netflix che racconterà alcune vicende di Leon Kennedy e Claire Redfield (ambientata dopo gli avvenimenti del quarto capitolo).

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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