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Resident Evil Resistence – Guida e consigli per giocare come Sopravvissuto o Mastermind

Resident Evil Resistance è la modalità online presente nel nuovo Remake del terzo capitolo dell’iconica saga targata Capcom. Questa funzione si è rivelata essere davvero divertente, visto che mette quattro sopravvissuti contro un Mastermind che cercherà di ucciderli sfruttando trappole o zombie. In questa guida vi forniremo consigli utili su come approcciarvi a questa tipologia di prodotto.

Il Mastermind potrà controllare l’intera area di gioco, scatenando le sue potenti orde al costo di punti accumulabili nel tempo. I sopravvissuti dovranno completare gli obiettivi in un tempo limite, altrimenti avranno perso.

Consigli per i sopravvissuti

Se i sopravvissuti non sanno bene come svolgere il loro ruolo la faccenda può essere complicata. Nei panni di un normale essere umano sarete infatti nettamente più deboli, ma grazie al lavoro di squadra potrete prevalere. La strategia di base, almeno per iniziare, è quella di restare uniti sfruttando i tank in prima linea, ma soprattutto dovrete imparare alla svelta quali sono i momenti chiave in cui utilizzare le abilità speciali dei personaggi.

Per fare questo, dovrete conoscere bene i vari personaggi:

  • January deve sfruttare le abilità di hacking per accecare le telecamere al Mastermind, così da impedirgli di vedere.
  • Tyrone può potenziare per qualche tempo l’attacco della squadra.
  • Becca è molto più utile contro i boss, quando comparirà sfruttate lei il più possibile.
  • Martin può fabbricare mine elettriche e usare una sorta di bastone per stordire i nemici.
  • Valerie è la curatrice del gruppo, usatela per ridare i punti vita persi ai vostri compagni. Inoltre tenete bene a mente che è dotata di due slot zaino extra.
  • Samuel infliggere principalmente danni da mischia, tanti da colmare il divario tra lui e i nemici.

Generalmente le cose vi potranno sembrare facili, almeno all’inizio, ma man mano che avanzerete sempre di più vi accorgerete di quanto gli scenari possono andare a vostro sfavore abbastanza in fretta. Cercate dunque di fare scorta di più oggetti utili possibili, tenendo sempre bene a mente il vostro compito in base al personaggio scelto.

La vostra partita si svolgerà in tre fasi di difficoltà sempre crescente, il vostro obiettivo sarà quello di trovare ogni volta le chiavi che sbloccano la porta e proseguire verso l’area successiva.  Tenete presente che, soprattutto verso la fine, il MasterMind avrà a disposizione parecchi punti da scagliarvi contro, dunque dovrete essere necessariamente attrezzati a dovere.

Consigli per il Mastermind

Ovviamente dovrete far pratica con la mappa, questo sarà inevitabile per sviluppare un’ottima strategia. Dovrete dunque pianificare imboscate e lavorare con criterio, se non farete questo nei panni del Mastermind non arriverete tanto lontano. Pensate al miglior posto in cui tendere un agguato: posizionate le trappole nei punti giusti e, una volta programmato il tutto, prendetevi una pausa di qualche secondo per pianificare la prossima mossa.

Ogni Mastermind ha delle caratteristiche diverse

  • Daniel Fabron utilizza il Tyrant.
  • Annette Birkin usa G-Birkin.
  • Alex Wesker sfrutta Yateveo.
  • Spencer è più tattico, ma l’utilizzo di D.Field può essere mortale.

Per prima cosa è importante non dare respiro ai sopravvissuti, e il vostro scopo, soprattutto nelle fasi iniziali, è quello di dividerli. Se trovate dei temerari solitari in giro cercate di eliminarli subito, gli errori dei sopravvissuti sono oro colato per voi. Sulla mappa ci sono alcuni vicoli ciechi, sfruttateli per chiuderli e annientarli.

Un altro consiglio è quello di chiudere e bloccare tutte le porte: questo è più utile per quanto riguarda il tempo, visto che i sopravvissuti perderanno alcuni secondi per aprire le porte. Tanti piccoli secondi, se sommati piano piano, possono fare un’enorme differenza.

Inoltre, dietro ad una porta chiusa ci può essere un’opportunità di imboscata, sfruttate anche questa cosa a vostro vantaggio. Ultima “chicca” da giocarvi nel tutto per tutto: per passare da una zona all’altra i sopravvissuti si dovranno necessariamente riunione in un determinato punto. Se hanno quasi terminato la sfida e stanno per vincere, quel punto può rivelarsi essenziale per programmare una trappola con i fiocchi.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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