Nato esclusivamente come titolo mobile, Reigns nasce imitando le meccaniche del cugino Tinder, applicazione di incontri famosa per aver conquistato l’utenza grazie alla sua estrema semplicità: con uno swipe a destra o a sinistra, saremo noi (con il nostro indice) i veri protagonisti dell’intrattenimento, muovendoci in una direzione piuttosto che in un’altra e macinando scelte come se non ci fosse un domani. Forse, per chi già conosce Tinder o ha avuto qualche istante per provarlo su smartphone, ha capito già di cosa sto parlando. Per chi invece ancora non sa cosa aspettarsi, il primo consiglio che sento di dare, prima di cominciare la lettura di questa recensione, è quello di evitare di giocare Reigns su PC. Nonostante infatti lo abbia provato personalmente su un 24” e con il puntatore bianco del mio mouse, per dare un senso concreto alle prossime parole, l’approccio di base che ho usato è stato quello di pensare di avere davanti a me uno smartphone gigante e non il mostro fisso di camera mia. Fatta questa piccola, ma doverosa premessa, andiamo subito a scoprire cosa ha da offrirci questo intrigantissimo titolo sviluppato dai ragazzi di Devolver Digital e Nerial.
Un Re dopo l’altro
Anno 603 d.C. e la nostra dinastia sarà la prescelta per salire sul trono di quello che sarà il nostro Regno: da qui, ogni scelta che faremo allungherà il nostro trono di anno in anno. Davanti a noi avremo una sorta di mazzo di carte con una richiesta sempre diversa (o quasi) e starà a noi scegliere come comportarci, il tutto muovendo semplicemente il nostro dito verso sinistra o verso destra dello schermo (o il puntatore del mouse se siete così temerari da volerlo giocare comunque sul PC). Tutto ha un costo però: dovremo fare i conti costantemente con quattro variabili, che da sempre hanno influenzato storicamente ogni scelta di un sovrano.
Cercheremo in qualche modo infatti accontentare proprio tutti, trovando un giusto equilibrio tra la Chiesa, le richieste del popolo, quelle del proprio esercito e dei soldati a disposizione e le ricchezze della nostra tesoreria, influenzate fortemente dall’economia tenuta in mano dai mercanti del posto. Spesso però sarà necessario scendere a compromessi, favorendo un po’ gli uni e po’ gli altri. Questi quattro valori saliranno (in verde) e scenderanno (in rosso) in continuazione, ma non sapremo mai esattamente di quanto (se non per merito di qualche bonus speciale a tempo): ad ogni scelta avremo un pallino sopra le rispettive barre che indicheranno effettivamente chi influenzeremo con una determinata decisione, e se il pallino sarà bello grande diventa importante avere una particolare attenzione, perché i risultati andranno ad incidere maggiormente in quel settore.
Lunga vita al nostro Re (anche se poi muore lo stesso)
L’intero gioco andrà così avanti inesorabilmente tra una scelta e l’altra, attraversando di anno in anno i secoli che hanno scritto la storia in piena epoca medievale e arrivando fino al 1998, chiudendo di fatto il secondo millennio. Cos’è però che metterà di volta in volta fine al regno di un singolo Re? Come abbiamo visto prima, le quattro variabili, che saranno condizionati dalle nostre singole scelte, sono rappresentate da delle singole barre che andranno a riempirsi o a svuotarsi. Entrambi i momenti di massimo e minimo, qualsiasi sia la condizione delle altre tre, designeranno la morte del sovrano corrente, segnando il passaggio al proprio successore. Ecco allora che emerge tutta la difficoltà nell’avanzare negli anni cercando di ascoltare e accontentare tutti, facendo magari delle piccole rinunce lungo la strada. Interessante sarà scoprire però di quale morte andremo incontro! Non saranno tutte uguali infatti, in base alla situazione a cui saremo incastrati, potremmo essere costretti all’esilio, morire da martiri e così via. Compito vostro sarà anche quello di scoprirle tutte, realizzando combinazioni diverse, magari attraverso qualche crociata o lasciando troppo potere al popolo e ai mercanti.
Maghi, dottori, principesse e… il Diavolo!
Di anno in anno, faremo tantissimi incontri e alcuni davvero strani. Chi più ne ha, più ne metta, da proposte di matrimonio con principesse bellissime (cosa non si fa per salvare il proprio regno…), a menestrelli perditempo, con maghi e dottori che cercheranno inutilmente i nostri fondi per fare cose e, quando meno ce lo aspetteremo, ecco che farà la sua comparsa anche il Diavolo, pronto a chiederci un patto col sangue con in cambio qualche bonus speciale che ci possa garantire per lungo tempo la nostra sovranità. Nell’anno 666 infatti, neanche il tempo di realizzare e mi sono ritrovato martire (?) della Chiesa, per fortuna poi però ho governato per mezzo secolo con William II. Ah ecco, ciò che è veramente curioso notare è come i programmatori siano stati così folli nel trovare un numero non definito di nomi per ogni nuovo Re che saliva al trono: morto uno, se ne fa un altro (perché l’Arcivescovo, oltre a voler costruire chiese e bruciare streghe, non muore mai).
Un dito per… governarli tutti
Andando ad analizzare tecnicamente il titolo, Reigns ha davvero ridotto al minimo ogni possibile interazione del giocatore, rendendo il gameplay molto scorrevole e gradevole, grazie proprio alla sua semplicità. Non bisogna dimenticare il mercato a cui puntano tutti i titoli nati per smartphone: state aspettando che arrivi il vostro autobus in fermata? Aprite Reigns e fate vedere chi comanda! Le partite saranno molto veloci e questo non appesantirà per niente la sua giocabilità, in quanto avrete continuamente voglia di andare avanti, cercando di battere il vostro personale record e conoscere sempre nuove variabili che il gioco vi proporrà strada facendo.
Con nuovi e inaspettati incontri o situazioni, il vostro mazzo verrà aggiornato di tanto in tanto con nuove carte che renderanno il titolo dinamico. Inutile nascondere però che se giocato in lunghe sessioni, potrebbe arrivare a stancare e annoiare, in quanto molte dinamiche si ripeteranno per forze di cose. Graficamente il titolo è molto pulito e ancora una volta, la semplicità è stata la parola d’ordine in casa Devolver Digital: tutto è molto stilizzato ma ben realizzato, risultando gradevole e studiata proprio per evitare che l’interfaccia sia appesantita ulteriormente da troppi dettagli (inutili al fine del gioco). Anche la colonna sonora che ci accompagnerà nei secoli è stata ben curata e si incastrerà perfettamente in ogni momento del gioco, creando un clima tale da sentirsi davvero i Re della situazione.
Tanta ironia, ma solo per chi la capisce
Forse, scorrendo questa recensione, ve ne eravate già accorti! Reigns si presenta interamente in inglese e questa è davvero la grande pecca del titolo. In realtà basta davvero poco per comprendere quale sia la richiesta delle carte, però una grande ricchezza presente in questo gioco è la forte ironia che accompagnerà gli eventi più strani e qui, purtroppo, casca l’asino. Se infatti non si è afferrati con una determinata terminologia in lingua inglese, rischierete in diverse situazioni di non capirne a pieno le battute che trapelano dai nostri simpaticoni e lezzi personaggi. Questo vi porterà a fare magari delle scelte un po’ casuali o a non apprezzare la situazione creatosi in quel determinato evento. Speriamo dunque che in un futuro non poi così prossimo, gli sviluppatori si ricordino anche della nostra esistenza per rendere Reigns davvero accessibile a tutti!
Tra dungeon e duelli, mostrate chi è il vero Re!
Se questo vi sembra tutto, in realtà Reigns nasconde molto di più e tra obiettivi sempre nuovi, dungeon misteriosi e duelli all’ultima carta, vi porterà a scoprire gli aspetti più bui e nascosti del vostro amato Regno. Questo titolo sarà in grado di simulare costantemente narrazioni diverse, lunghe e complesse, con conflitti politici che si protrarranno di generazione in generazione, diventando così la vera cornice dell’intero gameplay. Reigns, nato dalla collaborazione tra Devolver Digital e Nerial, è disponibile per PC, Mac e Linux su Steam e iOS a € 2,99 e su Android € 3,29. E’ un titolo sicuramente consigliabile a tutti gli amanti del gestionale e che amano prendere decisioni sul da farsi, per decidere il proprio destino e quello degli altri. Quanto riuscirete a durare sul vostro trono?
