Raggiungere il centro dell’universo non è l’obiettivo di No Man’s Sky, parola di Murray

Nicolò "Nico" Fratangeli
Di Nicolò "Nico" Fratangeli News Lettura da 2 minuti

La giornata di ieri, un caldissimo mercoledi di Agosto, resterà nella storia del mondo videoludico vista l’uscita ufficiale di No Man’s Sky, ambiziosissimo titolo di Hello Games che genera un universo procedurale contenente diversi miliardi di pianeti abitati. La gente continua però ad interrogarsi sul reale scopo del titolo e sulla presunta ripetitività sul lungo periodo, ma ecco arrivare Sean Murray in soccorso, con risposte esaustive sul titolo in questione.

No Man's SkyGrazie a una interessante domanda di GameReactor, relativa alla meta finale del titolo, scopriamo la visione di Murray in una esaustiva risposta:” “Originariamente avevamo in mente di concentrarci solamente sul divertimento e il piacere della scoperta e poi quando la stampa toccò l’argomento dell’obiettivo del gioco rispondemmo ‘potresti provare a raggiungere il centro dell’universo’ ma noi non abbiamo mai considerato questo come il punto del gioco. Una certa parte della stampa e dei giocatori però si sentiva meglio ad avere un obiettivo e questo va benissimo per loro ma in realtà noi non ci siamo imposti di creare il gioco perfetto. Forse tra qualche update ma non è questo ciò che volevamo. Allo stesso tempo non cercavamo di creare un gioco infinito e giocabile per sempre. Anche in questo caso gli update potrebbero portarci vicino a questo traguardo. Ciò che abbiamo cercato di infondere all’interno del gioco è quel momento in cui atterri su un pianeti e ti senti davvero parte di quell’ecosistema, ti sembra un luogo reale. È qualcosa che hai scoperto da solo e hai un momento di meraviglia unico. Per me questa è una caratteristica unica dei giochi e penso che giustifichi completamente No Man’Sky. Il gioco non ha bisogno di fare altro, se dovesse riuscire in questo sarei felice.” Cosa ne pensate di queste parole del visionario Murray?

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Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario, riceve un paio di anno dopo l'amore della sua vita: Sony PlayStation. Console che l'accompagnerà per tutta la sua carriera videoludica, tantè che la ritroviamo attaccata e funzionante nella sua cameretta, appena sotto le sorelle maggiori. Da buon collezionista e amante di retrogaming passa parte del tempo su Ebay a cercare qualche chicca Retrò, ritrovandosi ogni volta in lacrime alla vista del prezzo di Suikoden II PAL.