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Problemi di accordi tra Ouya e Razer

ouya copertina

Negli ultimi giorni vi abbiamo avvisato dell’acquisizione di Ouya da parte di Razer ma a quanto pare la compagnia sta cercando di sfruttare la situazione per tirarsi fuori da accordi presi in precedenza.

Tempo fa Ouya lanciò l’iniziativa Free the Games Fund dove la compagnia prometteva di pareggiare le campagne Kickstarer di successo per tutti i titoli che avrebbero raggiunto la console (se Kickstarter raccoglie 100.000 euro, Ouya avrebbe investito la stessa cifra ma di tasca propria). Le regole dietro la promozione  prevedevano che gli sviluppatori ricevessero metà dell’ammontare non appena una beta giocabile fosse pronta, 25% al lancio e il rimanente 25% alla fine del periodo di esclusività sulla console. Tuttavia, all’inizio dell’anno Ouya aveva aggiunto  una clausola per cui la compagnia si dichiarava libera di terminare l’accordo in caso divenisse insolvente, incapace di pagare i propri debiti o finisse in bancarotta.

Queste le parole di uno sviluppatore, rimasto anonimo, che ha ricevuto il primo pagamento (50%), ma adesso si vede impossibilitato nel ricevere gli altri:

Ho lavorato verso il lancio del gioco aspettandomi di ottenere i rimanenti due pagamenti, ma questo non accadrà più adesso.Un sacco di fatica è stata rivolta nel supporto del controller e di alcuni elementi UI giusto per OUYA. È difficile chiedere artwork addizionali quando l’ultima fetta del tuo budget scompare così, lo è ancor più organizzare una campagna marketing per il lancio.

Tale sviluppatore ha anche riferito che OUYA avrebbe suggerito di chiedere Razer di onorare l’accordo. Sfortunatamente questa strada non sembra essere percorribile in quanto un portavoce Razer ha già chiarito che l’iniziativa “Free the Games Fund” non è stata in alcun modo parte dell’acquisizione.

Andrea "AndrewDex" De Santis
Il giovane Andrea nasce con la passione dei videogiochi, ma sviluppata con la Play Station 2, grazie sopratutto alla madre che non faceva altro che giocare mentre era incinta di lui e si dilettava alla vecchia console Atari. Dal momento in cui prese per mano il joystick e provato Devil May Cry, la sua vita sociale terminò...fu l'inizio della fine!

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