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PlayStation 5: prezzo più alto e quantità limitate, vediamo il perché

Quelli che stiamo vivendo sono tempi assai strani per il mondo del gaming, una lunga fase d’intermezzo che dovrebbe separare le console attualmente disponibili da quelle in arrivo sul mercato, la tanto attesa Next-Gen su cui stiamo chiacchierando da tempo immemore. Nel corso delle varie generazioni videoludiche siamo stati abituati a un certo tipo di comunicazione, un attento centellinare le varie notizie a tema per portare in auge un hype del pubblico sempre più palpabile. Eppure, se da una parte ci troviamo con una Microsoft che sembra aver piani ben chiari su come muoversi, dall’altro lato abbiamo una Sony che oramai mantiene un estenuante silenzio che perdura da circa un anno e mezzo, escludendo quelle sporadiche apparizioni che però, al momento, appaiono ancora troppo poco per riuscire a ingolosire un’utenza avida di novità. La strategia che verrà adottata per Playstation 5 è ancora sconosciuta e le ipotesi su come Sony andrà muovendosi sono innumerevoli, ma per il momento tutto tace.

DualSense

Eppure, qualche chiacchiericcio si è fatto sentire e tra rumor e voci di corridoio che appaiono più o meno autorevoli,e  una notizia in particolare ha fatto sussultare più di un giocatore. Sony, infatti, potrebbe avere in programma un lancio ridimensionato, con molte meno console disponibili dal Day One e vendute a un prezzo più elevato di quanto inizialmente pronosticato. Insomma, un fallimento annunciato? Probabilmente no, e ora vi spiegheremo il perché.

Pochi ma buoni

Partiamo dalle basi, quanto sono attendibili queste informazioni? Non poco, in verità. Il tutto è infatti stato presentato in un report di Bloomberg, compagnia americana operativa nel settore dei mass media in tutto il mondo che ha fatto sapere di aver potuto interpellare alcune fonti vicine all’argomento, le quali sono state tutte concordi sulla situazione. A quanto pare, Sony avrebbe quindi previsto una produzione iniziale molto al ribasso per la sua PlayStation 5, con un totale di circa 5/6 milioni di unità prodotte nel primo anno fiscale, cifre non proprio entusiasmanti, soprattutto se rapportate a quanto visto nelle generazioni passate. La causa del tutto andrebbe imputata a un prezzo di vendita tra i 499 e i 549 dollari, un costo tutt’altro che esiguo e probabilmente mal visto da moltissimi giocatori. Fermo restando che per il momento non abbiamo ancora ricevuto conferme o smentite – e che conseguentemente tutto quel che per ora sappiamo potrebbe venir stravolto nell’arco di mezza giornata – è interessante pensare a quale potrebbe essere la strategia di Sony.

Di base, lo sappiamo tutti, PlayStation 4 è stata la vincitrice indiscussa di questa generazione, anche se in un certo senso abbiamo assistito a un massacro più che a uno scontro ad armi pari. Microsoft aveva perso la battaglia ancor prima d’entrare in campo, ma la guerra che le si prospettava innanzi sarebbe stata ben più lunga. In questi ultimi anni, infatti, la casa di Redmond ha lavorato alacremente per prepararsi al meglio alla Next-Gen, ma per far ciò ha continuato a concedere terreno alla rivale, la quale si è accaparrata l’attenzione dell’intera popolazione videoludica.

Sony PlayStation 5Ecco quindi su cosa potrebbe vertere, in una prima fase, la strategia di Sony: la fiducia. In maniera non dissimile da quanto visto con PlayStation 4 – che comunque, indipendentemente da tutto, nel suo primo anno e mezzo di vita ha offerto ben poco all’utenza – una fetta considerevole di pubblico potrebbe decidere di puntare su PlayStation 5 per pura fiducia nei confronti di ciò che vedremo giungere sull’ammiraglia Sony.

 

Inoltre, non dobbiamo dimenticare che la società nipponica può contare su una vasta community di affezionatissimi che sicuramente, indipendentemente dal prezzo e dai giochi disponibili, si lanceranno sull’home console senza remora alcuna. Il primo anno di rodaggio potrebbe quindi essere visto come una mossa preparatoria, concedere un vantaggio a Microsoft per poi recuperare sul lungo periodo. Dopotutto, se ci si pensa, sarebbe un ripetersi di quel modus operandi che potemmo osservare ai tempi di PlayStation 3, che dopo un lancio tutt’altro che esaltante seppe recuperare terreno di anno in anno fino a chiudere la generazione in vantaggio rispetto alla rivale, quell’Xbox 360 che tanti ricordano con estremo affetto.

La grande variabile di PlayStation 5

Secondariamente, non bisogna assolutamente dimenticare che la vera forza di Sony non è mai risieduta nella mera potenza grafica o in qualche servizio di valore, né tantomeno in un prezzo particolarmente vantaggioso (che chiariamoci, sono tutti possibili deterrenti di un buon lancio, ma non rappresentano comunque il piatto forte per quella fetta di pubblico che per prima decide di lanciarsi sulla Next-Gen). Ciò che da sempre ha saputo smuovere mari e monti in casa Sony si può riassumere infatti in quella splendida line-up d’esclusive ad alto budget che spesso e volentieri hanno saputo imporsi con forza sul mercato diventando vere e proprie icone del genere d’appartenenza. Bloodborne, God of War, Persona 5, sono tutte esperienze che milioni di giocatori si porteranno eternamente nel cuore ed è indubbio che fin dagli albori di PlayStation, proprio il parco esclusive sia stato il vero cavallo da battaglia di casa Sony, opere dal così elevato valore che tutto il resto viene messo in secondo piano; e per quanto dispiaccia doverlo ammettere, per il momento Microsoft non è ancora stata capace di mettersi in pari sotto tale aspetto.

Sì, è vero, le esclusive non rappresentano un mercato fatto di decine e decine di milioni d’utenti che spesso acquistano una macchina da gioco per comprare giusto quei tre Tripla A in croce che escono ogni anno, ma sono proprio loro a creare l’identità di una console, e anche solo l’idea che acquistando una PlayStation 4 ci si sarebbe potuti lanciare in quei mondi tanto affascinanti… beh, per molti ciò è stato più che sufficiente. Una strada similare potrebbe venir intrapresa anche con PlayStation 5 e sarà assai interessante scoprire quale sarà la line-up dell’home console, soprattutto se si pensa che entrambi i lanci di PlayStation 3 e PlayStation 4 furono assai modesti in tal senso. Che piaccia o meno, basterebbero poche mosse per rendere superfluo tutto il resto, far uscire un God of War 2, un seguito di Horizon Zero Down, quel secondo Bloodborne tanto richiesto, magari accompagnando il tutto da qualche immancabili nuova IP che sappia far battere il cuore di tanti ed ecco che la console venderà comunque come il pane.

Insomma, quella di Sony potrebbe essere una strategia tutt’altro che deleteria, ammesso e non concesso che la compagnia, dopo il lancio della console, riesca a gestire in modo ottimale i suoi vari team. Partire con relativa cautela, dar tempo agli appassionati di acquistare il tutto a un prezzo elevato per poi cominciare quella tanto amata politica fatta di tagli costanti e sempre apprezzati, il tutto arricchendo nel mentre il proprio parco titoli con esperienze imperdibili. Detto questo, non bisogna comunque dimenticare che lo scontro che vedrà Sony e Microsoft contendersi il trono di miglior società videoludica sarà stavolta ben più agguerrito rispetto al passato. Microsoft sta muovendo i fili giusti ed è stata capace d’incuriosire un ricco pubblico con i suoi ultimi annunci, ora bisognerà solo vedere se quanto fatto si porterà dietro i frutti tanto sperati. Indipendentemente da tutto, l’unica certezza è che dalla battaglia saranno i giocatori ad uscire come veri vincitori assoluti.

Luca Di Carlo
Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.

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