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PlayStation 5 e Xbox Series X – Cosa aspettarci dalla next-gen?

Per quanto si possa essere affezionati alle proprie console, nel mondo dei videogiochi è questione di tempo prima che queste si vedano pian piano appassire, fino a doverle salutare definitivamente. Si potrà sempre utilizzare il “vecchio” hardware per rivivere i bei tempi animati e resi impeccabili dalla nostalgia, ma il cambio generazionale è sempre alle porte, e torna a bussare ogni 7 o 8 anni circa, non ci si può far niente. Il momento è arrivato anche stavolta, dopo l’avvento di PlayStation 4 e Xbox One nel 2013 – tralasciando le cosiddette console mid-gen – siamo pronti ad abbracciare la venuta di PlayStation 5 e Xbox Series X.

Non è ovviamente un evento tragico, anche perché entrambe le macchine saranno probabilmente retrocompatibili con l’attuale generazione, ma è semplicemente l’irrefrenabile e travolgente corso della tecnologia. Dopo gli annunci riguardanti le finestre di lancio della nona generazione videoludica, almeno per quel che concerne Sony e Xbox, ci ritroviamo quindi con varie informazioni dedicate al nuovo hardware, le quali sono però tutt’altro che complete ed esaustive.

Le grandi aziende del settore hanno infatti deciso di comunicare nuovi dettagli con un microscopico contagocce, preparando probabilmente in entrambi i casi un reveal emozionante che possa spingere la maggior quantità di utenti dalla propria parte, che si tratti di fazione blu o verde. A fare la differenza nella prossima generazione non ci saranno però i due colori oramai in netto contrasto, ma delle feature pronte a rendere un prodotto più amato dell’altro, assieme alle varie politiche di supporto adottate dalle compagnie. Abbiamo quindi pensato oggi a cosa vorremmo che la nuova generazione portasse nelle nostre case, rimanendo ovviamente nel realismo delle possibilità, castrate dal prezzo d’ingresso, che non potrà permettersi di essere eccessivo.

Senua's Saga: Hellblade 2

L’affronto ai PC di PlayStation 5 e Xbox Series X

Se c’è una barriera che la nona generazione è pronta a sfondare è sicuramente quella della grafica. Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto sia il mondo del PC gaming, sia quello delle console, evolversi a passo svelto, nel primo caso con nuove componenti e nel secondo con le già citate mid-gen. Tuttavia, quello che la prossima generazione sembra riservarci non è probabilmente ora come ora attuabile neanche sulle macchine da gioco più performanti. I trailer mostrati, specialmente per quel che riguarda Senua’s Saga: Hellblade 2, sono graficamente sensazionali, e i rumor sulla fisica dei capelli recentemente portati in auge sembrano superare il pesantissimo hairworks di NVidia.

Non parliamo solamente dei meri modelli che compongono l’immagine, ma anche di tutto il contesto che li contorna. Le animazioni dei trailer in-engine riescono infatti a rompere la barriera degli schermi, mostrandosi come quasi completamente reali, anche se abbiamo detto lo stesso anche con le scorse generazioni possiamo ipotizzare che questo momento sia finalmente arrivato. Abbiamo anche la facoltà di sperare in un degno supporto al Ray Tracing via hardware che accomuni PlayStation 5 e Xbox Series X, il quale seppur non in grado di reggere con il confronto le schede video di serie 2000 potrà rendere certamente più gradevoli gli scenari e i momenti di gioco pad alla mano.

Controller Elite 2

Nuove macchine, nuovi controller

Se c’è una cosa che ha accomunato buona parte dei possessori di PlayStation 4, quella è la delusione per il controller di base. Poco comodo per molti, estremamente fragile e non pienamente compatibile su PC… c’è chi ancora rimpiange il DualShock 3 come il sottoscritto! La vera chicca del DualShock 4 è stata in realtà l’aggiunta del touchpad. Questo non è però stato sfruttato come possibile, se non in pochissimi titoli, e non è comunque risultato imprescindibile in questi ultimi. Dal canto suo il controller di Xbox One ha riscosso un gran successo nella community. Ben strutturato e comodo per le mani della maggior parte dei giocatori, anche se non ha presentato particolari innovazioni è riuscito a svolgere correttamente il suo compito e ha messo un po’ tutti d’accordo.

Per rendere al meglio su questo fronte, la generazione di PlayStation 5 ed Xbox Series X dovrebbe quindi presentare in entrambi i casi un controller all’altezza delle aspettative. In fin dei conti il nuovo gioiellino della casa di Redmond è già stato mostrato, anche se non approfondito, e sembra rispecchiare a pieno i modelli attuali, che saranno tra l’altro compatibili con la nuova Xbox. Tuttavia, questo presenta adesso un nuovo pulsante dedicato allo share, non certamente la vera rivoluzione inaspettata in questo ambito.

Se però dal canto suo Xbox potrà continuare sulla stessa linea d’onda, Sony dovrà invece rimescolare le carte in tavola. Non sarà necessario per lei migliorare piccoli dettagli, come farà Microsoft con la nuova tecnologia wireless annunciata da Phil Spencer, perché oltre alla qualità di produzione sarà necessaria qualche nuova invenzione per avere successo. Potrebbe trattarsi di un nuovo tasto utile ai fini del gameplay, come il recente Back Button, ma magari già integrato nella versione di base, o di qualche interessante e inaspettata chicca. Non ci resta che sperare in una maggior considerazione per questa piccola ma essenziale tecnologia da parte di Sony.

God of War

Esclusive all’attacco

Possiamo purtroppo affermare all’unanimità che nel corso dell’attuale generazione PlayStation sia riuscita a dominare fortemente rispetto alla controparte. Si parla in alcuni casi di contenuti e pacchetti esclusivi, per giochi molto importanti e commerciali come Fortnite, Destiny 2 e Warframe. Attraverso questi PS4 è riuscita ad attirare a sé una buona fascia dell’utenza, che si è poi moltiplicata per il passaparola. Nonostante si tratti però di prodotti più di nicchia, almeno paragonandoli ai tre titoli sopracitati, il successo di Sony è stato anche garantito dalla serie di moltissime pregevoli esclusive, orientate soprattutto al singleplayer.

Ciò non vuol dire che la divisione Xbox non abbia fatto lo stesso, anzi, ma purtroppo solo dopo aver zoppicato per qualche anno. Il team ha infatti finalizzato moltissime acquisizioni degli Xbox Game Studios, arrivando a pareggiare il numero dei Sony Worldwide Studios al giorno d’oggi. Alcune esclusive di pregio sono state sfornate anche dalla casa di Redmond, specialmente se si parla di titoli multiplayer, ma il loro supporto non è stato certamente impeccabile, come anche il loro stato al day one. Il magnifico Gears 5 si è ad esempio presentato con diversi problemi nei server, Sea of Thieves con una quantità di contenuti non all’altezza del prezzo, e Crackdown 3… non affondiamo il coltello nella piaga. Bisogna però considerare che tutti i giochi appena nominati sono stati inclusi nell’insuperabile servizio Xbox Game Pass.

Speriamo che la prossima generazione possa continuare a regalarci perle del genere, per quel che riguarda entrambe le aziende, si tratti di titoli multiplayer o singleplayer. I first party sono in fin dei conti quello che più i consumatori desiderano, e noi tutti non vediamo l’ora di vedere le saghe che abbiamo amato continuare per la loro strada.

Xbox Game Pass

Guerra di servizi

Dopo essere nati nella scorsa generazione i servizi videoludici si sono evoluti ed affermati nel corso dell’attuale. Parliamo ad esempio dei Games with Gold, dell’Xbox Game Pass, di PlayStation Plus e di PlayStation Now. Abbiamo a che fare con quattro nomi che racchiudono possibilità per gli utenti davvero ben diverse e stratificate, ma che per quanto riguarda Microsoft sono riusciti a soddisfare maggiormente chi ha avuto la fortuna di averci a che fare, almeno con l’amatissimo Xbox Game Pass. La prossima generazione vedrà una guerra anche su questo fronte, dove la casa di Redmond ha già puntato ogni briciolo della propria energia – e capitale – Sony dovrà riuscire ad eguagliare l’offerta dal canto suo, attraverso le proprie (più ristrette) possibilità economiche.

Cosa possiamo aspettarci quindi? Siamo certi al 100% che Xbox punterà molto su XCloud, in quanto continua a lavorarci assiduamente ancora prima dell’uscita di Xbox Series X, ma il futuro di Sony è ancora molto incerto. Non sarà probabilmente sufficiente migliorare ed adattare ai tempi, attuali e futuri, del nato vecchio PlayStation Now: PlayStation 5 dovrà vantare un servizio molto più competitivo ed interessante per l’utenza. Un opzione valutabile potrebbe essere il ritorno all’online gratuito, con il plus facoltativo, il quale faciliterebbe la scelta ad una buona fetta del mercato in favore di Sony, ma non è certamente tutto, la grande S potrebbe e dovrebbe davvero stupirci in questo settore.

Nintendo Switch

Sorpresa!

Cos’è che riesce davvero a emozionare i giocatori? Cosa gli fa dire wow contro ogni aspettativa? Una sana ed imprevedibile sorpresa! Stiamo parlando ad esempio di Xbox Game Pass, in grado di salvare le prospettive della casa di Redmond a metà generazione, di Days Gone, un titolo che non sembrava nessuno volesse ma che si è fatto amare per le sue qualità, come di Nintendo Switch o Labo: formule vincenti che nessuno si sarebbe aspettato e pensava all’effettivo di desiderare. Nel mondo del commercio il segreto è proprio questo, offrire ai consumatori quello che non pensano neanche gli serva, facendoglielo però amare.

Se durante la next-gen vedremo un netto distacco sarà proprio per via di qualcosa del genere. Le due case sono ormai in parità per studi interni, per produzioni, per grafica e per maestria. Potranno pareggiare i servizi, Sony potrà aprirsi maggiormente al mondo dei multiplayer e Xbox a quello dei singleplayer e delle esclusive, ma questo porterà ad una battaglia incline al pareggio, se non ci saranno ulteriori variabili. Cosa riuscirà a stupire chiunque metterà le mani sulla nuova generazione? Forse un’invenzione di Xbox Series X, forse una feature di PlayStation 5, o forse nulla di specifico. Non ci resta che aspettare la fine di quest’anno per scoprirlo!

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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