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I piani futuri di Nintendo

Come già anticipato in questa notizia, questa notte c’è stata una riunione finanziaria in quel di Kyoto, in cui il presidente Satoru Iwata e i vari dirigenti Nintendo hanno discusso sui piani da seguire nel futuro prossimo, per evitare la totale crisi della casa giapponese.

Di sicuro il dimezzamento dello stipendio da parte del presidente è stato un bel gesto, ma le decisioni per risollevare la Nintendo non potevano di certo finire qui: vediamo quindi insieme quali decisioni sono state prese e cosa potremmo aspettarci da Nintendo nei mesi a venire.

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La cosa più importante, sottolineata dallo stesso Iwata, è che la ripartenza deve iniziare dal software (e meno male, aggiungerei io): è stato annunciato che Mario Kart 8 (titolo che su ogni console Nintendo ha sempre fatto record di vendite) uscirà nei negozi a maggio e che i titoli del DS entreranno a far parte del catalogo Virtual Console del Wii U, potendo giocare i giochi sfruttando il touch screen della console casalinga. A questo scopo, verrà rilasciato un aggiornamento firmware per Wii U, per snellire e velocizzare ulteriormente il sistema operativo e per permettere al GamePad di caricare i giochi emulati del DS senza l’ausilio di un’accensione “completa” della console, in pratica il GamePad diverrà una sorta di console portatile quasi slegata dal Wii U (ovviamente, in ogni caso, il GamePad dipenderà sempre dalla console, quindi non potremo mai giocare senza avere a disposizione e in vicinanza la console casalinga).

Dichiarazioni anche dal papà di Mario e Zelda, Shigeru Miyamoto, che ha ammesso come Nintendoland, titolo che avrebbe dovuto mostrare le capacità del Wii U (così come fu all’epoca Wii Sport per Wii) non ha avuto il successo che speravano, e per questo Nintendo si impegnerà di più nelle IP più importanti e conosciute, IP che in questi anni magari sono state abbandonate. Inoltre Nintendo non può permettersi di rilasciare un gioco di una grande IP (vedi Zelda o Mario) ogni 4-5 anni, per questo entreranno in aiuto le terze parti, che in quei frangenti diverranno delle vere e proprie “seconde parti”.

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Ma non si è parlato solo di software: sono state prese decisioni in merito anche ai servizi online offerti da Nintendo, con particolare riguardo al Nintendo Network (l’equivalente del PSN e XBLA rispettivamente per Playstation e Xbox). Il servizio, come già anticipato dai rumors, verrà esteso anche ad altri dispositivi, tra i quali ovviamente spiccano smartphone e tablet, in modo da diffondere il più possibile la piattaforma senza che sia necessario il possedere una console Nintendo.

Ribadito nuovamente che nessuna IP Nintendo vedrà mai la luce su console e dispositivi che non siano Nintendo (quindi dimenticatevi Mario su PS4 o Zelda su iPhone), Iwata ha anche parlato di un nuovo servizio per spingere a migliorare la “quality of life“, con programmi e iniziative dedicate proprio al benessere fisico.

Infine, Nintendo punterà anche su un servizio On Demand e su una minor pressione sui diritti d’immagine per i prodotti Nintendo: praticamente sarà più facile vedere il bel faccione di Mario un po’ dappertutto ma, fortunatamente, è stato anche precisato che questo non vuol dire che il marchio diventerà qualcosa di molto commerciale, il che in effetti potrebbe portare all’effetto contrario di quello voluto.

Insomma, di iniziative ne saranno prese molte, le premesse per fare bene ci sono tutte, si spera solo che il tutto verrà davvero seguito alla lettera (soprattutto la parte sui software, vero Nintendo?) e che le sorti del Wii U e della Nintendo in generale possano risollevarsi presto.

 

 

 

Damiano "Xenom" Pauciullo
Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.

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