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Persona 5 Strikers – Anteprima, i Ladri Fantasma sono pronti a tornare

C’era un tempo in cui la divisione tra videogiochi giapponesi e americani era netta: da un lato non eravamo ancora al livello di globalizzazione odierno, tale da permettere ad ogni gioco di avere una comunicazione pressoché mondiale, dall’altro l’utenza era ben definita, i generi ben delineati e difficilmente si presentavano sul mercato delle alternative di genere ibrido. Ovviamente i tempi cambiano, e questo è stato uno dei motivi, insieme alla pazzesca cura che P-Studio e Atlus hanno messo nei dettagli, a far diventare Persona 5 un successo globale. Passano un paio d’anni, ed ecco che il gioco si espande: arriva Persona 5 Royal, si aggiungono tante novità al prodotto, e i Ladri Fantasma sono pronti a tornare alla ribalta. Ovviamente un po’ di delay rimane, ed ecco che mentre da noi a marzo usciva questa nuova versione, in Giappone già da un mese giocavano a Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers, un Action RPG pronto a raccontare una nuova avventura di Joker e compagni. Dopo quasi un anno esatto di distanza, il titolo è pronto a sbarcare anche nel resto del mondo sotto il nome di Persona 5 Strikers, arrivando su PlayStation 4, PC e Nintendo Switch. Abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima per qualche ora, tanto quanto basta per tirare provvisoriamente le somme.

Una formula diversa capace di non stravolgere

Uno degli aspetti più intriganti riguardo questo brand può riassumersi nella capacità, da parte di Atlus, di produrre una serie di spin-off e capitoli alternativi di Persona senza cadere nel banale: abbiamo amato il classico e il Royal, ma allo stesso tempo ci siamo divertiti a tempo di musica con Persona 5: Dancing in Starlight e ora abbiamo potuto mettere le mani su questa variazione Action RPG del gioco. Seppur quindi il titolo cavalchi un genere più dinamico e meno statico, ispirandosi da un lato ai classici musou (grazie anche alla collaborazione con lo studio Omega Force di Koei Tecmo) e dall’altro al genere hack ‘n’ slash, riesce a mantenere tra i suoi pilastri alcune delle dinamiche che avevano reso caratteristico il capitolo madre. In questo caso la storia si concentra come sempre sui Ladri Fantasma di Cuori, che cogliendo l’occasione delle vacanze estive si rivedono e decidono di fare un viaggio-vacanza. Tuttavia, sfortunatamente non tutto va secondo i piani, ed è qui che inizia il gioco vero e proprio.

Non scenderemo ulteriormente nei particolari, ma vi basti sapere che, almeno nella prima parte, la costruzione della trama rimane fedele ai giochi precedenti, mostrando come sempre un sistema che spingerà il giocatore a fare avanti e indietro tra metaverso e mondo reale. Ciò che appare invece particolarmente interessante va riassumendosi in una storia che, a differenza di Royal che espandeva e basta l’idea originale, s’identifica come un vero e proprio sequel delle vicende dei nostri amati ladri. Parlando di mondo reale, proprio seguendo l’idea di rendere il gioco più dinamico, sono state tolte alcune meccaniche mentre altre sono state alleggerite: non sono presenti i confidenti, per esempio, sostituiti da un sistema di legami molto più semplice da utilizzare (dove avanzando nel livello legame generale potrete sbloccare skill diverse), mentre rimangono le indagini, anche se sono state anch’esse alleggerite, e infine l’esplorazione della città (almeno nella fase iniziale). Questa comunque non dà troppo spazio di manovra al giocatore, evitando di farvi passare intere ore tra dialoghi ed esplorazione, come se l’obiettivo fosse quello di proporre un’esperienza di gioco più scorrevole.

Nel metaverso invece il titolo propone il suo cambiamento maggiore: niente turni, ma solo orde di nemici da sconfiggere con attacchi di vario tipo. Le combo sono vitali, seppur la schivata non risulti davvero così fondamentale, data la sua natura di ibrido tra musou e hack ‘n’ slash. Potrete quindi alternare tra attacchi leggeri, pesanti (che sono quelli fatti con il proprio Persona), l’utilizzo dell’ambientazione (potendo salire su alcuni appigli per fare attacchi speciali) e ovviamente le abilità del personaggio. Oltre a questo, il giocatore potrà scegliere quale ladro usare cambiandolo con le frecce del d-pad (la squadra viene preparata prima di partire per la missione) arrivando infine a sfruttare al meglio le diversità dei vari personaggi. Persona 5 Strikers vi proporrà inoltre anche dei cambi di personaggio istantanei da fare durante alcune combo, utili per sfruttare al meglio ciò che si ha nel team. Non sono andate perdute invece le fantastiche scene durante gli assalti e gli attacchi speciali, sempre scenograficamente superbe.

Persona 5 Strikers

Quando non combatterete, nel gioco potreste trovarvi ad esplorare le varie ambientazioni per cercare oggetti vari, oppure superare alcune piccole fasi platform che, proprio per rimanere in tema, utilizzeranno una telecamera dedicata spostando il gioco al 2,5D. Persona 5 Strikers è veloce anche nella partenza: conoscendo tutti i vari Ladri Fantasma non è difficile trovarsi in poco tempo nel centro dell’azione (potrete utilizzarli tutti ad eccezione di Futaba, che invece avrà un ruolo da supporto). A prescindere, nonostante conoscere la trama del gioco precedente possa aiutare considerevolmente nel contestualizzare le vicende, il titolo è giocabile anche senza aver mai messo mano al gioco madre (seppur sconsigliato, secondo noi). Nel caso vi trovaste però in necessità di scoprire gli accadimenti passati, esiste la versione anime che in 26 episodi (+2 extra) vi permetterà di mettervi in pari.

I Am Thou, Thou Art I

Abbiamo visto le grandi differenze, ma Persona 5 Strikers è anche un fantastico esercizio di adattamento: Joker infatti potrà continuare nella Stanza di Velluto a potenziare i suoi Persona, fonderli, ricrearli e scegliere quindi quali usare. Stavolta però la differenza d’utilizzo ci sarà quando, scegliendo le abilità, con i tasti dorsali potrete selezionare quale di questi Persona sfruttare. Anche il via vai tra Metaverso e Mondo Reale è perfettamente replicato: per evitare di rendere il gioco troppo diviso tra le due fasi, le vicende porteranno l’utente di turno a dover obbligatoriamente fare alcune azioni nella realtà prima di avanzare nell’altra dimensione, per poi tornare nel mondo reale e fare altro, e via discorrendo.

Persona 5 Strikers

Come già detto abbiamo provato solo le prime ore di gioco, e per parlare distintamente e in modo dettagliato del titolo completo dovremo rivederci in sede di recensione. Quel che è certo è che Persona 5 Strikers ad ora coniuga perfettamente un genere a lui in parte sconosciuto con i dogmi del brand, e come due Persona che vengono fusi nella Stanza di Velluto per dare origine ad una creatura nuova e più potente, così il nuovo titolo di Atlus fonde Action e RPG sapientemente, dando forma a un gioco che parrebbe essere in grado di accontentare sia ai fan del brand, sia tutti coloro i quali non dovessero essersi mai avvicinati alla produzione originale (magari proprio perché non avvezzi ai combattimenti a turni).

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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