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Okja Recensione

Okja è uno dei film più attesi su Netflix e sarà disponibile da domani 28 giugno. Quest’opera ha suscitato molto interesse durante l’ultimo Festival de Cannes poiché la proiezione è stata interrotta dopo cinque minuti, vista la contestazione nata proprio a causa della particolare piattaforma di distribuzione, non accolta a pieno da tutti i giurati. Il film è diretto da Bong Joon Ho (Snowpiercer, The Host), regista sudcoreano che abbina sapientemente dosi di autorialità a sequenze mainstream action davvero esaltanti.OkjaOkja è un animale particolare, gigante, tenero, affettuoso, una specie mai vista; da 10 anni vive in una fattoria dispersa sulle montagne della Sud Corea ed è la migliore amica di Mija (An Seo Hyun), una bambina che vive li e che si occupa costantemente di lei. Il rapporto idilliaco è interrotto però quando Okja viene rapita da una multinazionale americana, la Mirando Corporation, che vuole trasportare l’animale a New York. A capo di quest’azienda c’è Lucy Mirando (Tilda Swinton) che ha dei piani ben precisi per quell’animale. Mija non accetta questo prelievo forzato e idea una missione strampalata per riportare a casa Okja. Missione che viene complicata dall’intervento di un gruppo di rivoluzionari che combattono contro lo sfruttamento degli animali.
La storia emoziona ed è costruita con particolare attenzione al rapporto profondo che lega un piccolo essere umano a un grande e tenero animale che ad un primo sguardo potrebbe sembrare un pericolo, ma che invece ama giocare, rotolare nei boschi e che addirittura riesce a salvare la vita a Mija provando affetto e riconoscenza per lei. La piccola attrice sudcoreana interpreta con molta enfasi il suo personaggio, la voglia di riscatto ruggisce nei suoi occhi, tanto quanto l’amore che prova per la sua amica.
Il film è un misto di generi gestiti con grande alchimia: si passa dalla commedia, al drama fino all’action più spinto. L’inizio è molto autoriale e ci si perde negli splendidi territori di una montagna solitaria. La ricostruzione digitale di Okja è stata realizzata con grande cura in tutti i dettagli, visto il difficile trattamento di un corpo gigante, molliccio ed espressivo. L’amicizia tra uomo e animale è il tema principale che ha però sullo sfondo ulteriori stimoli che ci portano a riflettere su come le grandi compagnie inquinino la nostra terra, dividano gli uomini e soprattutto su come vengano maltrattati gli animali. Tra gli attori principali del cast sono inoltre da notare sono le partecipazioni di Paul Dano e Jake Gyllenhaal.
Il mondo narrato è visto dal punto di vista di una bambina, il viaggio eroico che compie per salvare il suo più grande amico, l’animale vittima di un’estorsione, la porterà ad attraversare vari mondi passando dalla natura più selvaggia fino a una metropoli che in un certo senso potrebbe essere considerata anch’essa giungla, bensì non fatta di alberi, ma di palazzi, macchine, esplosioni e armi. Arene contrapposte, ma che nel percorso di crescita della nostra eroina sono una suggestione dominante e la selvaggia Sud Corea è la palestra ideale per affrontare il mondo opposto. L’incontro tra i due mondi, settato inizialmente con l’arrivo di un presentatore televisivo (Jake Gyllenhaal) che vuole documentare l’animale all’apice della montagna dove vivono Mija e Okja, si palesa subito come uno scontro, base del tema che permea tutto il film. Questo sembra essere l’intento principale di Bong Joon Ho, esperimento riuscito che regala emozioni.

Okja è stato prodotto da Plan B Entertainment, Lewis Pictures e Kate Street Picture Company in collaborazione con Netflix. Se volete passare due ore sul vostro tablet o sulla vostra smart tv sia per divertirvi e sia per emozionarvi, vi consigliamo la visione di questo film particolare e promettente. Netflix è una piattaforma coraggiosa e proprio con questi prodotti si vede la loro missione che prevede di inserire un certo tipo di opere trasversali e innovative nel proprio palinsesto. Da domani Okja sarà online, il nostro consiglio è quello di non perdervelo.

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