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Nintendo of America sulle scene controverse di Fire Emblem Fates!

Nintendo of America ha oggi confermato che uno dei dialoghi presenti in Fire Emblem Fates, in cui ci sono allusioni alle droghe e alle relazioni omosessuali, non sarà riprodotto nelle versioni occidentali del gioco di strategia di Intelligent System.

Pur non potendo fornirvi nessun dettaglio su questa scena, possiamo però riportarvi ciò di cui si parla in questa conversazione, feature che aumenta l’affinità in battaglia tra le vostre unità.

fire emblem fates special

In questo dialogo, Soleil, una delle protagoniste del gioco, è attratta dalle donne, quasi al punto di svenire quando è intorno a loro per l’ansia. Per aiutarla a vincere le sue paure, in una conversazione avviata con il protagonista maschile, quest’ultimo l’aiuterà versando su una bevanda una “polvere magica” che possa filtrare le sue percezioni in modo che veda le donne come uomini e viceversa per fare “pratica”. Tutto questo viene fatto all’oscuro di Soleil, che quindi comincerà ad affezionarsi al protagonista, che crede essere una donna. Una volta che la magia sarà svanita, la ragazza si troverà attratta dal protagonista, giustificandosi dicendo che, sebbene si fosse innamorata della sua versione “femminile”, ora lo ama per quello che è, e come al solito in queste circostanze, i due si sposano.

Aldilà del fatto che questa sceneggiatura ci pare fin troppo bizzarra, sebbene sia di stampo nipponico (e si vede), ciò che per Nintendo ha fatto calare l’ennesima mannaia della censura è il frangente in cui Soleil viene, di fatto, “drogata” a sua insaputa. Insomma, un’azione contraddittoria e comunque difficile da poter gestire in una cultura diversa da quella del Sol Levante.

Vi ricordiamo che Fire Emblem Fates uscirà il 30 aprile 2016, in due versioni, Conquest e Birthright, e verrà coadiuvato dalla limited che garantirà, oltre al doppio pack con entrambe le versioni, anche una terza, Revelation, che sarà disponibile anche come contenuto scaricabile a parte (a pagamento).

 

Gianluca "Gianz" Bianchini
Gioco da ormai 15 e passa anni ai videogames, il più dei quali sono stati titoli di Nintendo. Ma ho anche giocato spesso alle saghe divenute classiche anche nella scorsa generazione appartenenti ad altre piattaforme. Ma Zelda rimane Zelda, una fetta del mio cuore c'ha la triforza disegnata sopra.

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