Con MotoGP 25 l’italianissima Milestone torna in sella più determinata che mai, portando sulle nostre piattaforme una delle sue produzioni più ambiziose di sempre. Dopo anni di evoluzioni graduali, questo capitolo segna un vero e proprio cambio di marcia, merito soprattutto dell’adozione dell’Unreal Engine 5, che trasforma radicalmente la resa visiva e tecnica del gioco. Non si tratta solo di un semplice aggiornamento estetico, ma di un lavoro profondo che ha coinvolto ogni singolo aspetto dell’esperienza.
Ritorno alle due ruote
Il primo impatto visivo lascia a bocca aperta. I modelli poligonali delle moto sono dettagliati all’estremo, con superfici lucide e materiali che riflettono la luce in modo realistico. I piloti, ora più espressivi e naturali nei movimenti, si muovono su circuiti che finalmente sembrano vivi, grazie a una gestione della luce dinamica, alla qualità delle texture e a un’ottimizzazione delle ombre davvero convincente. Il tutto è accompagnato da un comparto audio che riesce a colpire quasi quanto la grafica: ogni rombo di motore è stato catturato dal vivo, e le differenze tra le varie cilindrate si percepiscono chiaramente anche a orecchio, regalando un’autenticità che pochi racing game possono vantare.
Ma MotoGP 25 non punta solo alla bellezza. Le nuove modalità introdotte arricchiscono la formula senza stravolgerla. Le Sessioni di Allenamento, ad esempio, rappresentano un’aggiunta tanto inaspettata quanto efficace: minigiochi a tema Flat Track, Motard e Minibike che migliorano la precisione e la sensibilità del giocatore al controllo. È una sorta di palestra permanente, pensata per spingere anche i meno esperti a prendersi il proprio tempo prima di lanciarsi nel cuore della competizione. A proposito di accessibilità, va sottolineato il ritorno in grande stile di una modalità arcade pensata per chi vuole vivere la MotoGP senza preoccuparsi troppo di cambi manuali, assetti o traiettorie chirurgiche. Il sistema si adatta al giocatore e gli consente di divertirsi, a prescindere dal suo livello di esperienza.
La modalità Carriera è una delle grandi conferme, ma con interessanti rinnovamenti. Ora c’è un’attenzione particolare al lato umano e sociale del paddock: le dichiarazioni stampa, le rivalità tra piloti, la gestione della propria immagine pubblica hanno un impatto concreto sulle dinamiche di gioco. Non solo corse, quindi, ma anche strategia e diplomazia. La presenza del mercato piloti, regolato da un algoritmo che tiene conto di performance e reputazione, e quella degli steward ufficiali della FIM che valutano le infrazioni con criterio realistico, spingono ulteriormente verso un approccio simulativo e credibile.
Grande attenzione anche alla personalizzazione, ormai marchio di fabbrica della serie. L’editor grafico permette di modificare nel dettaglio casco, numero di gara, tute e persino le celebrazioni sul podio. Ma la vera forza è la possibilità di condividere queste creazioni con la community, favorendo un ecosistema creativo vivo e ben alimentato. Anche sul fronte multigiocatore, Milestone ha deciso di non accontentarsi del minimo sindacale: MotoGP 25 supporta il cross-play (fatta eccezione per la versione Switch), gare classificate, tornei ufficiali e persino il ritorno del LiveGP Championship per chi cerca una vera carriera competitiva. Dulcis in fundo, lo split-screen locale fa felici gli amanti delle sfide in salotto, un’aggiunta che mancava da troppo tempo e che molti fan chiedevano a gran voce.
Le moto corrono veloci
Per quanto riguarda i contenuti, il gioco è aggiornato al calendario MotoGP 2025 e introduce due novità di spessore: il ritorno dello storico circuito di Brno e l’aggiunta del Balaton Park in Ungheria, una pista moderna che offre un mix tecnico interessante tra velocità e curve strette. Due ingressi che arricchiscono il roster di tracciati e offrono ulteriore varietà a chi ama esplorare ogni tipo di asfalto.
Alla fine dell’esperienza, è chiaro che MotoGP 25 rappresenti un vero passo avanti per Milestone. Il gioco si scrolla di dosso la sensazione di “aggiornamento annuale” e si propone come un prodotto maturo, completo e soprattutto ambizioso. La cura messa nel costruire un ecosistema profondo ma accessibile, unita a una realizzazione tecnica che finalmente sfrutta le potenzialità delle nuove console, dimostra quanto il team milanese creda nel proprio lavoro.
Da appassionati sia di videogiochi che di motorsport, non possiamo che applaudire il lavoro fatto con MotoGP 25. Abbiamo sentito davvero di essere dentro al paddock, tra piloti e ingegneri, e ogni gara ci ha restituito emozioni simili a quelle che si provano guardando un Gran Premio reale. Il gioco riesce nell’impresa di soddisfare i puristi della simulazione senza dimenticare chi cerca solo un po’ di divertimento ad alta velocità. Se questo è il futuro del franchise, allora possiamo solo aspettarci il meglio.