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Morta Mia Ikumi, storica disegnatrice delle Tokyo Mew Mew

Purtroppo è arrivata la notizia che gli storici fan (ormai grandi) di Tokyo Mew Mew: Amiche Vincenti non volevano sicuramente sentire: Mia Ikumi è morta il 7 marzo a causa di un’emorragia subaracnoidea che circonda il cervello, la sua famiglia ha tenuto un funerale privato.

Ikumi ha debuttato con la Super Doll Licca-Chan sulla rivista Nakayoshi, dove la pubblicazione è continuata dal 1998 al 1999.

Da quel momento in poi Ikumi si sarebbe dedicata a lavorare con l’opera che l’ha resa immortale agli occhi del grande pubblico, Tokyo Mew Mew: Amiche Vincenti.

Il manga successivamente ha anche ispirato una serie anima andata in onda sulle reti televisive dal 2002 al 2003, per un totale di 52 episodi. Mew Mew poi è andato in pausa salvo poi riprendere con il nuovo titolo Mew Mew Power nel 2005. Ikumi ha anche serializzato un manga sequel intitolato Tokyo Mew Mew a la Mode dal 2003 al 2004. Yoshida e Ikumilater hanno pubblicato un nuovo breve manga intitolato Tokyo Mew Mew 2020 Re-Turn a dicembre 2019.

Mia Ikumi Mew Mew

Per omaggiare la scrittrice Kodansha ripubblicherà tutti i precedenti manga di Tokyo Mew Mew in una nuova edizione in 10 volumi con copertine uniche, con i primi tre volumi previsti per maggio. La casa ha inoltre dichiarato che Ikumi ha già disegnato la nuova copertina per tutti i 10 volumi, così come l’arte ritoccata e tutti i nuovi cortometraggi manga per la nuova edizione. L’annuncio ha aggiunto anche che Ikumi ha comunque supervisionato la produzione dell’anime e il lavoro sulla nuova edizione del manga negli ultimi due anni e che la produzione dell’anime continuerà, portando con sé i desideri di Ikumi.

La notizia di questo decesso arriva poche ore dopo rispetto a quella della morte di William Hurt, storico generale Ross visto più volte all’interno dell’MCU, ve ne parliamo meglio nella nostra news dedicata che trovate qui.

Noi, ovviamente, ci stringiamo al dolore della famiglia e di amici di Mia Ikumi.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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