VideogiochiRecensione

Monster Hunter Rise – Recensione, la caccia arriva su next gen

Monster Hunter Rise è finalmente arrivato su console next gen. Il titolo Capcom è ora disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X, Xbox Series S, e se siete abbonati a Xbox Game Pass lo troverete già nel catalogo. Certo, ormai è da un po’ che gli appassionati della caccia ai mostri stanno catturando e realizzando armature e armi con le pelli dei mostri su Nintendo Switch e PC, ed è ora il momento per gli altri utenti di mettersi alla prova, o magari di tornarci.

Che la caccia abbia (di nuovo) inizio!

Quando si pensa a Capcom negli ultimi tempi, la si associa principalmente alla serie di giochi di Resident Evil, di cui stiamo aspettando il nuovo remake. Ma la software house è famosa per aver realizzato anche altre piccole grandi perle, come Devil May Cry e, per l’appunto, la serie di Monster Hunter. Finalmente possiamo goderci Monster Hunter Rise anche su console next gen: il titolo è arrivato come esclusiva Nintendo Switch nel 2021, arrivato poi su PC e ora finalmente è disponibile per le piattaforme di nona generazione. Purtroppo, l’ottava è stata esclusa.

È vero che la serie Monster Hunter è sempre stata considerata come di nicchia e, per certi versi, per hardorcore gamer, ma sappiate che il sesto capitolo è un punto di partenza molto più aperto rispetto ai precedenti.

Monster Hunter Rise è ambientato all’interno del Villagio Kamura, un posto apparentemente sereno, che presto però verrà minacciato da una calamità. Starà poi a voi cacciatori risolvere i problemi del villaggio completando quest su quest, collezionando materiali e uccidendo ogni singola bestia che potrebbe danneggiare il luogo e i suoi abitanti.

Il loop di gioco si concentra sul completare queste ultime, che sono abbastanza variegate, ma dove in soldoni si fa sempre la stessa cosa: cacciare mostri. Elemento che in teoria potrebbe risultare noioso a lungo andare, ma che poi non si rivela mai così. Perché potrete provare nuove armi, migliorare l’equipaggiamento e giocare in compagnia di amici. All’inizio può sembrare difficile, ma una volta che si entra nel loop, è davvero difficile riuscire a staccarsi.

Così come tutti gli altri capitoli della serie, anche Monster Hunter Rise vi permetterà di scegliere la vostra classe in base all’arma che deciderete di usare. Ovviamente potrete provarle un po’ tutte e scegliere in base al vostro stile di gioco. Senza contare che la scelta non è mai definitiva, cosa che aumenta il numero di ore di gioco a dismisura.

Monster Hunter Rise

Il feeling che si prova mentre si gioca è molto fisico, nel senso che si riesce a percepire la pesantezza delle armi e dell’equipaggiamento. I comandi sono comunque molto reattivi e ci si riesce a muovere con destrezza. Ma prima di iniziare a usare i fili insetto e andare a caccia di mostri, è consigliabile prendersi del tempo per leggere tutti i tutorial e cercare di interiorizzarli, altrimenti si potrebbe avere la sensazione di non star facendo niente.

Nel caso abbiate giocato altre versioni del gioco, sappiate che non potrete ripartire con i vecchi progressi, e dovrete ricominciare da zero. Inoltre, il multiplayer non sarà crossplay. Quindi il matchmaking includerà solo o giocatori PlayStation o giocatori Xbox (in questo caso però sono inclusi anche gli utenti PC). La ciliegina sulla torta delle cose negative di questa versione per console next gen di Monster Hunter Rise è sicuramente l’assenza del DLC Sunbreak da subito, anche se è chiaro che arriverà in futuro.

L’eredità Switch

Prendendo invece in esame la resa grafica di Monster Hunter Rise, è qui che si sente con ogni fibra l’eredità di Nintendo Switch. Nel senso che sembra quasi spaccato in due: le cutscene in CGI sono davvero ben realizzate, mentre quando si va in-game è possibile notare un notevole distacco. Certo, la cosa non dovrebbe sorprendere troppo, visto che si tratta comunque di gioco che è nato come esclusiva per la console della Grande N, ma chi non sa proprio nulla del gioco, o chi magari si aspettava una pulizia migliore degli assetti, si sarebbe di certo aspettato qualcosa di estremamente migliore da una “versione next-gen”.

Monster Hunter Rise

E le performance? Almeno da questo punto di vista, sono davvero fenomenali: Monster Hunter Rise gira a 60 fotogrammi al secondo e rimangono stabili anche con tantissimi particellari e colpi con grandi effetti visivi. Sicuramente un aspetto positivo della grafica non così fotorealistica. Durante la nostra prova non siamo incappati in bug o glitch, dunque possiamo dire che dal punto di vista puramente del gameplay e delle performance non ci sono critiche da dover sottolineare. Le uniche grandi mancanze sono l’assenza del crossplay, della crossprogression e l’assenza di Sunbreak, dove almeno quest’ultima sarà presto riempita.

Monster Hunter Rise

7.8

Monster Hunter Rise è sicuramente un prodotto valido, soprattutto perché riesce ad aprirsi anche ai giocatori meno hardcore, e il suo arrivo su console next gen non può che fare del bene a Capcom. Peccato per l'assenza di Sunbreak, del crossplay e del crossprogression, che vi costringeranno a ripetere tutto dall'inizio nel caso in cui l'abbiate già cominciato su un'altra piattaforma. Dal punto di vista grafico è possibile notare la pesante eredità Switch, ma le performance riescono almeno in parte a sopperire a questa piccolezza. Tutto sommato è un porting impossibile da non acquistare, se siete mai stati interessati alla serie Monster Hunter. ;s

Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbe interessarti anche