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Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON – Recensione del titolo di Bandai Namco

Mobile Suit Gundam (da molti conosciuto semplicemente come Gundam) è una delle serie televisive anime più celebri e conosciute di sempre, nata dalla mente di Yoshiyuki Tomino e mandata in onda per la prima volta nel lontano 1979. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata e tra film, action figure e manga vari il franchise non ha fatto altro che solidificarsi sempre di più, soprattutto in Giappone. Come ogni marchio di una certa caratura, si è anche investito nel mondo dei videogiochi nel corso degli anni e tra le varie produzioni ci sono state, insospettabilmente, anche dei Dynasty Warriors a tema Gundam. Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON, uscito in esclusiva per PlayStation 4, è l’incarnazione più recente del franchise (seppur sia già stato pubblicato in Giappone quattro anni fa sotto forma di Arcade) e si prospetta come l’esperienza definitiva per ogni fan della serie a tema Mecha. Sarà davvero così?

Dall’Arcade alla Console

Partiamo subito con alcuni numeri. Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON contiene un roster di Mecha derivanti da ben 36 diverse serie. Ciò che ne consegue è l’incredibile cifra di 183 Mobile Suite utilizzabili nel titolo. Inoltre, questa conversione dell’omonimo titolo Arcade uscito nel 2016 contiene svariati contenuti esclusivi in tal senso. Il titolo è a conti fatti un picchiaduro arena che offre svariate modalità: la Branch Battle, dove potremo giocare sia in single player che in cooperativa; la Maxi Boost, una serie di diverse missioni dove dovremo completare obiettivi e sconfiggere boss; la Extreme Vs, partite due contro due tra i Mecha. Questo è quanto, non ci sarà una modalità campagna e le missioni non saranno legate tra loro da una componente narrativa. Se quindi speravate di poter rivivere le gesta dei celebri “robottoni” viste nelle varie serie andata in onda nel corso degli anni, potreste rimanere fortemente delusi. Tramite le varie modalità potremo ottenere GP, valuta di gioco utile per acquistare vari bonus e contenuti extra, come nuovi colori, nuovi look per i piloti e illustrazioni.

Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON Come ogni picchiaduro che si rispetti, i vari Mobile Suit avranno una barra degli HP che può andare dai mille ai tremila punti. Più è alto il valore degli HP, più sarà potente (e anche più difficile da padroneggiare) il Mecha in questione. Ovviamente per vincere un match bisogna azzerare gli HP del Mecha avversario. Ogni Mobile Suit avrà delle caratteristiche peculiari, avranno differenti valori di velocità, diversi tipi di resistenza, attacchi speciali unici e vari strumenti di tipo difensivo. Durante gli scontri potremo attivare tre differenti boost, che saranno utilizzabili dopo aver riempito l’apposito indicatore. I tre boost in questione sono: Fighting Burst, che aumenta l’efficacia degli attacchi ravvicinati; Extend Burst, che aumenta le statistiche generali del nostro Mecha; Shooting Burst, che aumenta la potenza degli attacchi a distanza.

In generale, tocca dirlo, Il sistema di combattimento è tutto fuorché intuitivo, e senza un tutorial le prime esperienza potrebbero essere fortemente traumatiche. Il tutorial, trovandoci in argomento, è una semplice descrizione testuale delle varie meccaniche di gioco, che vanno quindi lette una ad una prima di gettarsi nella mischia. Questa macchinosità del gameplay si riversa, inevitabilmente, anche sul sistema di controllo. La mappatura dei tasti, infatti, appare alquanto incomprensibile soprattutto considerando il fatto che ogni Mobile Suit ha attacchi specifici affibbiati a tasti sempre diversi. Ovviamente, la causa di ciò è che Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON era stato concepito come titolo arcade, e per forza di cose ciò ha inciso notevolmente sulla gestione dei comandi. La disposizione dei tasti, comunque, è riconfigurabile, ma in ogni caso se ci si vuole approcciare a questo titolo è consigliato l’utilizzo di un arcade stick, così da potersi godere al meglio l’esperienza.

Mobile Suit Gundam Extreme Vs. MaxiBoost OnAltro punto assolutamente negativo del titolo è l’arena. I vari luoghi che fungeranno da scenario per gli scontri tra Mecha, infatti, risultano spesso più un limite che un valore aggiunto. Oltre ad essere parecchio spogli, risultano troppo piccoli e ricchi di muri invisibili che limitano notevolmente la spettacolarità e l’intensità degli scontri tra Mobile Suit. Oltre a questo, anche la telecamera sembra non voler collaborare, e questo unito alla già citata difficoltà di comprensione di gameplay e mappatura dei tasti rende parecchio frustante l’intera esperienza. Infine, anche la modalità online risulta essere una grande occasione persa per Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON, seppur non per colpa del titolo stesso in questo caso. Per accedere alla modalità online, infatti, bisognerà attendere per tanto, troppo tempo, e non sempre è detto che riusciremo ad incontrare giocatori. Il netcode, comunque, fa il suo dovere ed è possibile cercare giocatori sia in tutto il mondo che nella propria zona. Il lag, comunque, è sempre dietro l’angolo.

In definitiva ci troviamo di fronte ad un titolo senza infamia e senza lode, che se da un lato colpisce per il numero di Mobile Suit disponibili e per un comparto sonoro ottimo, con tutti i temi ripresi dai vari anime, dal punto di vista del gameplay risulta prodotto con pressapochismo. Con un gameplay incomprensibile senza un vero e proprio tutorial che segua il giocatore passo passo, una mappatura dei tasti semplicemente non adatta ad un pad, un comparto tecnico vetusto e una struttura da picchiaduro arena deficitaria sotto diversi aspetti, Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON si rivela essere semplicemente una grossa occasione sprecata. Un titolo che ci sentiamo di consigliare quasi unicamente ai fan sfegatati dell’opera di provenienza e, in generale, a chi ama i “robottoni giapponesi”. Per tutti gli altri, meglio passare ad altro.

Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON

5

Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON è un titolo che non riesce ad imporsi come avrebbe potuto, a causa di un comparto tecnico fuori tempo massimo, un gameplay deficitario sotto diversi aspetti e una mappatura dei tasti semplicemente non idonea per coloro che si approcciano al titolo con in mano un pad. In generale, il titolo è indicato quasi esclusivamente ai fan della celebre serie nata nel 1979, ma per tutti gli altri è consigliato indirizzare i propri risparmi altrove.

Paolo Saccuzzo
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

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