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Mirror’s Edge: nuovo gioco in sviluppo? Brutte notizie da DICE

Mirror’s Edge è stato per molti un titolo spacca cuore: c’è chi ha nettamente amato e sposato il gameplay a cura di DICE e chi invece ha odiato il sistema di gioco fin anche la trama e quello di cui parlava.

Ad oggi la community richiede a gran voce un titolo che possa essere l’erede spirituale del gioco ma a quanto sembra, Rebecka Coultaz, nuovo boss in casa DICE non ha tempo per un titolo del genere al momento.

Lo scopo del nuovo general manager pare essere volto ai giochi FPS, in particolare Battlefield: lo scopo dell’azienda al momento sembra essere quello di porsi come leader del settore e poi pensare ad altro.

Ci stiamo concentrando solo su Battlefield 2042. Non c’è tempo per nient’altro ed è quello che vogliamo fare. In tre anni, vogliamo diventare la potenza di sparatutto in prima persona che DICE merita di essere, ed è quello che vogliamo

Dura come l’acciaio che sparano i fucili e i mitra nella vita reale, Rebecka Coutaz non le manda certo a dire: dunque per il momento sembra non esserci nemmeno uno spiraglio di luce per il nostro Mirror’s Edge mentre l’azienda è interessata al focus anche sulla serie Star Wars Battlefront.

“I giocatori si stanno godendo la nostra mappa e i contenuti che abbiamo fornito, quindi è una vittoria per noi e ci fa sentire meglio (nonostante lo scarso risultato di lancio del titolo n.d.r.). Il team è qui per creare Battlefield e sono appassionati di Battlefield. Abbiamo molti veterani di Battlefield. Quindi è importante per noi migliorare Battlefield 2042 e l’esperienza che possiamo fornire ai nostri giocatori. Glielo dobbiamo

Fa poi coro con la manager, Andrew Wilson CEO presso Electronic Arts:

Questo è uno dei grandi franchise del nostro settore, costruito da uno dei grandi team del settore e le nostre aspettative sono che continuerà a crescere e ad essere una parte davvero importante del nostro portafoglio per molti, molti anni a venire

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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