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Meadow – Recensione del titolo targato Rebel Studio

Con questa recensione vogliamo portarvi all’interno di una passeggiata nell’immenso verde e l’ammaliante ambiente artistico di Meadow, l’ultimo titolo (ad oggi) pubblicato da Rebel Studio. Questo interessante titolo è stato descritto dal suo designer Klemens Kalicki come meravigliosamente naturale, “punta a portare (con l’immaginazione) i giocatori a fare una bellissima passeggiata nella natura, cercando di trovare e vedere quella più bella e lussureggiante”. Scopriamo come questo titolo può regalarvi interessanti spunti per conoscere meglio la fauna della nostra Vecchia Europa.

Packaging

La scotola del gioco è davvero bella, così come il suo contenuto, artisticamente curato e meraviglioso. Al suo interno troviamo:

  • 1 Tabellone principale
  • 2 tavole per falò a due lati
  • 2 token di blocco
  • 184 carte
  • 4 carte di base con due lati di partenza
  • 1 creatore rotondo
  • 4 supporti per i mazzi di carte pieghevoli
  • 11 segnalini obiettivo di base
  • 1 segnalino gol
  • 20 segnalini percorso
  • 12 gettoni bonus
  • 28 segnalini strada
  • 1 segnalino primo giocatore
  • 5 buste
  • 4 pennarelli colorati
  • 1 segnalino per le run in solitario

Meadow Tutti i materiali elencati sono di buona fattura, e nonostante il loro utilizzo non abbiamo notato segni di immediato cedimento. All’interno della scatola troviamo anche il libro delle regole, forse un pochino sovradimensionato, ma con le illustrazioni che lo rendono un pezzo veramente bello da sfogliare. Tra i contenuti più utili troviamo anche un piccolo “indice delle carte”, che riporta il nome di ogni elemento raffigurato sulle carte, e anche qualche curiosità riguardo habitat e abitudini.

Nel verde dipinto di verde

Meadow è nel suo piccolo un titolo da 1 a 4 giocatori piuttosto lineare, all’interno del quale i partecipanti dovranno puntare a creare il proprio “orticello” – o per meglio dire habitat – concatenando le diverse tipologie di carte nella propria mano. Una volta selezionata la prima carta sul tabellone centrale del gioco, si dovrà farla concatenare con le altre carte, in base ai due simboli (tra i 21 esistenti nel gioco) richiesti da quella specie giocata.

Facciamo un esempio pratico: la lince eurasiatica per essere giocata ha bisogno di un uccello e di due piccoli mammiferi. Messa su questo piano il titolo sembrerà davvero semplice e poco divertente, ma fortunatamente non è così, perché questo è stato pensato per creare delle catene di ecosistemi incredibilmente difficili, studiando, e creando una rete di dipendenze per generare il puzzle che premierà il giocatore più organizzato e reattivo.

Vediamo nel dettaglio come si sviluppa questo Meadow, all’inizio di ogni turno i giocatori dovranno utilizzare una tessera “Sentiero”, all’interno di queste tessere, nella parte alta c’è un numero che va da 1 a 4, mentre nella parte bassa ci sono dei disegni. In base a queste tessere i giocatori potranno, cercare di incastrarle sul tabellone di gioco con la punta in uno degli spazi, così che possa poi prendere dalla fila o dalla colonna la carta indicata dal numero. Una volta scelto il “percorso” si potrà giocare una carta tra quelle in mano, verificando che tutte le richieste – e quindi le icone disegnate su di esse – siano tutte visibile ne proprio spazio personale. Questa carta, andrà sovrapposta ad una già esistente, coprendo una delle icone appena sfruttate. C’è anche la possibilità che il giocatore decida di utilizzare il Falò, incastrando la tessere sentiero in una delle cinque tracce presenti, attivando l’azione della tessera scelta:

  • Prendere una qualsiasi carta dal tabellone per aggiungerla alla mano senza poter giocare altro;
  • Prendere due tessere “strada” dalla riserva generale;
  • Prendere 3 carte da un mazzo qualsiasi, sceglierne una e mettere le altre due sotto al mazzo;
  • Giocare due carte dalla propria mano;
  • L’ultima tessera è un jolly;

Praticamente l’obiettivo dei giocatori è quello di utilizzare le carte sentiero, per aumentare il valore della propria mano, garantendosi un pool di carte che possa essere “pagato” in una scala di piazzamento “animali” ben studiata e ragionata, proprio perché ogni carta verrà sovrapposta a quelle esistenti. Sembra tutto molto semplice, ma oltre alle carte sentiero e animali, troviamo le carte paesaggio che si utilizzano in modo differente per ottenere un vantaggio strategico nel corso della partita. Queste carte necessitano di una strada specifica e qualche altro elemento per essere giocate. Queste carte, valgono un bel po’ di punti vittoria, considerando che possono essere anche valorizzate con il posizionamento al di sopra di esse, di un altra carta oggetto, ma in questo caso solamente di una sola sovrapposizione.

Il gioco termina alla fine dell’ottavo turno di gioco, i giocatori conteranno i loro punti vittoria, presenti dalle carte che hanno giocato, in aggiunta verranno poi conteggiati anche i gettoni posati attorno al falò e quelle delle carte Paesaggio. Chi avrà il punteggio finale più alto avrà vinto la partita.

Semplice, ma non semplicissimo

Strategicamente Meadow saprà sicuramente regalarvi diversi spunti, i giocatori potranno interpretare a proprio modo le regole per cercare di ottenere il punteggio più alto, anche se a lungo andare alcune pratiche saranno più fruttuose rispetto ad altre. Dopo diverse partite, vien da sé cercare di accaparrarsi il maggior numero di carte “terreno”, così da potersi aprire ad una strategia più ampia e sfruttare diverse colonne di carte. Aprendosi a questo tipo di struttura, si avrà la possibilità di arginare la casualità delle carte, avendo a disposizione più simboli sui quali poi poggiare altre carte.Meadow 

Anche la possibilità di accedere inizialmente a delle carte dal valore più basso non è strategicamente efficiente, perché sapendo che queste verranno sostituite da quelle più fruttuose, porterà tutti i giocatori a fare prima un solido setup per poi concentrarsi ed affrontarsi nei turni successivi. Si punterà sempre e volentieri ad avere il numero di carte con più simboli possibili, così da poter trovare quasi sempre un incastro tra le carte che si hanno in mano, senza ingabbiarsi in singoli settori. Nonostante questo limite al gameplay, abbiamo trovato il titolo perfettamente funzionante e davvero divertente.

Considerazioni finali

Meadow è un titolo piacevole, con delle dinamiche divertenti e non esageratamente complesse. La parte “naturista” ci è piaciuta davvero moltissimo, si vede come il team di sviluppo tenga ad un esperienza green, in aggiunta ad ambientazioni e design è veramente meravigliosi. Consigliamo il titolo a tutti quei giocatori che apprezzano dei party game un pochino meno seriosi, fatti e pensati più per allietare tranquillamente delle serate di gioco, attraverso il suo mood positivo e molto appagante. Anche la parte di localizzazione italiana da parte di Asmodee è davvero ben realizzata come sempre, senza nessun errore o sbavatura, rendendo così il titolo una vera e piccola chicca da tenere nella propria collezione.

Meadow

7.5

Meadow è un titolo dall'aspetto green davvero notevole. Gli sviluppatori hanno voluto confezionare un gioco da tavolo che non solo riuscisse ad allietare le nostre serate di gioco, ma che sia capace anche di passarci un messaggio positivo e soprattutto naturale. Le dinamiche di gioco sono carine e ben studiate, non è così scontato come sembra, ma si perde un po' sotto il profilo della rigiocabilità.

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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