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LEGO Star Wars: Racconti Spaventosi – Recensione, passa al lato oscuro

Da venerdì 1° ottobre è disponibile, su Disney+, lo speciale a tema Halloween LEGO Star Wars: Racconti Spaventosi, di cui presentiamo qui la recensione. Il film d’animazione dura 45 minuti e attraversa diverse ere del mondo di Star Wars, per unire 3 racconti da brividi e far passare un Halloween alternativo a chi vorrà guardarlo. Manca ancora qualche settimana al 31 ottobre, ma l’unione di sketch divertenti e succosi retroscena rende LEGO Star Wars: Racconti Spaventosi adatto a qualsiasi giorno.

L’hotel dei Sith

I racconti narrati nel film animato sono collegati da una curiosa cornice. La trama di base è ambientata dopo i fatti avvenuti in Star Wars: L’ascesa di Skywalker. Il pilota Poe Dameron e BB8 sono costretti, in seguito a una battaglia aerea, a un atterraggio di emergenza sul pianeta vulcanico Mustafar, dal caratteristico colore rosso fuoco. Il rosso è anche il colore delle spade laser impugnate dai Sith, i temibili adepti della Forza rimasti sotto il giogo del lato oscuro. Subito dopo l’atterraggio, i due capiscono di avere bisogno di assistenza per riparare il loro X-Wing, danneggiato in seguito alla lotta e alla brusca caduta, per cui partono alla ricerca di qualcuno che possa riparare il mezzo di trasporto.

Dopo aver attraversato un bosco caratterizzato da alberi spogli e cupe ombre, Poe e BB8 giungono al castello di Darth Vader. L’edificio, che svetta nel cielo rosso fiamma, è stato comprato da Graballa The Hutt, cugino di Jabba The Hutt, che sta lavorando per trasformarlo nel primo hotel di lusso all-inclusive a tema Sith della galassia. In uno spiritoso scambio di battute, Poe e Graballa riescono a concludere le presentazioni, e il pilota viene condotto all’interno dell’hotel, insieme al piccolo droide.

Un altro interessante sketch avviene nella hall dell’edificio, dove Graballa mostra la sua collezione di personaggi LEGO dedicata all’universo di Star Wars (una piccola perla, impossibile da non nominare in questa recensione). Uno dei pupazzi, che ha le sembianze di Darth Vader, e dovrebbe indicare agli ospiti la reception, accusa un guasto e viene prontamente riparato da un ragazzo molto abile, Dean. Il giovane meccanico è al servizio di Graballa, e non gli viene permesso di aiutare Poe con le riparazioni dell’X-Wing a meno che il pilota non accetti di girare un video pubblicitario per l’hotel.

Lego Star Wars Racconti Spaventosi

La trama si complica quando compare Vaneé, fedele servitore di Darth Vader. Egli conduce gli ospiti all’interno del castello e li intrattiene con 3 racconti, ambientati in differenti epoche e che si basano su antichi artefatti, che vengono mostrati come trofei dal perfido Sith.

Tra il lato oscuro e spaventosi arti meccanici

Come già accennato in precedenza in questa recensione, le storie di LEGO Star Wars: Racconti Spaventosi non sono collegate tra di loro e, anzi, sono ambientate in epoche differenti e in realtà alternative. Il primo racconto è Il ragazzo perduto, e narra le vicende di un giovane Ben Solo che passa al lato oscuro dopo aver incontrato e sconfitto Ren. Al termine della battaglia, l’ex Padawan cambia il suo nome in Kylo Ren di fronte a un attonito Luke Skywalker.

Il secondo racconto, I mostruosi duellanti, inizia con la resurrezione di Darth Maul e del Generale Grievous. Il primo viene riportato in vita dalle Sorelle della Notte con una serie di arti meccanici al posto delle gambe, entrambe amputate da Obi-Wan Kenobi dopo la battaglia su Naboo. Diversi divertenti sketch vengono proposti al pubblico durante la battaglia tra Darth Maul e il Generale Grevious, entrambi desiderosi di servire Lord Sidious.

Nell’ultimo racconto, La zampa di Wookiee, viene mostrata una realtà alternativa disturbante, in cui si sono avverati tutti i più grandi desideri di Luke Skywalker. Durante il proseguimento dei racconti, Vaneé conduce Poe e BB8 verso i meandri del castello di Darth Vader, e viene alla luce un piano malvagio che i due dovranno riuscire a sventare. Inoltre, dovranno tornare all’X-Wing e fuggire dal pianeta, cercando di liberare Dean dall’asservimento a Graballa e ricongiungendosi al loro amici.

Lego Star Wars Racconti Spaventosi

Il film d’animazione è gradevole, in perfetto stile LEGO, spiritoso e con tanti riferimenti che i più appassionati dell’universo di Star Wars coglieranno con piacere. Non è particolarmente spaventoso, ma contiene una buona dose di divertimento e il lato oscuro non manca di certo. LEGO Star Wars: Racconti Spaventosi è sceneggiato e prodotto da David Shayne, mentre Ken Cunningham è il regista. Hanno lavorato dietro al film come executive producers, inoltre, James Waugh, Josh Rimes, Jacqui Lopez, Jill Wilfert, Keith Malone, Jason Cosler e Jennifer Twiner McCarron.

I doppiatori originali sono invece Jake Green (Poe Dameron), Raphael Alejandro (Dean), Dana Snyder (Graballa The Hutt), Tony Hale (Vaneé), Christian Slater (Ren), Trevor Devall  (Palpatine), Mary Elizabeth McGlynn (NI-L8) e Matt Sloan (Darth Vader). Il film è un’esclusiva della piattaforma di streaming Disney+.

LEGO Star Wars: Racconti Spaventosi

7.5

Il film d'animazione, della durata di 45 minuti e dedicato a Halloween, esplora l'universo di Star Wars in 3 racconti, ambientati in realtà alternative o epoche differenti tra loro. La trama principale, che collega le storie, coniuga sketch divertenti, piani malvagi e riferimenti alla saga, che gli appassionati di Star Wars coglieranno con piacere. I minuti scorrono rapidamente, una scena dopo l'altra, mentre i tipici personaggi LEGO si fanno strada tra battaglie, spade laser e complotti, per raggiungere i propri obiettivi. Simpatico, non troppo elaborato né pretenzioso.

Martina Lembo
Cresciuta a pane e videogiochi, la sua passione per il mondo videoludico è nata negli anni '90 e si è sviluppata, un pixel dopo l'altro, a partire dalla sua prima cartuccia, Pokémon Giallo (che tutt'ora custodisce gelosamente). Laureata in Fisica e specializzata in Tecnologie Avanzate, è una lettrice accanita, adoratrice del MCU, divoratrice di film anni '80, amante dei giochi di ruolo e da tavolo, e cosplayer occasionale. Non resiste al fascino del vintage. Potrebbe capitarvi di vederla setacciare il web alla ricerca di cartucce originali per Atari 2600.

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