Karate Kid Legends è un film del 2025 scritto da Rob Lieber e diretto da Jonathan Entwistle. Nel cast sono presenti Ben Wang, Ralph Macchio, Jackie Chan, Sadie Stanley, Joshua Jackson, e altri. È ambientato qualche anno dopo il finale definitivo della Serie Cobra Kai di Netflix, ed è il sesto film del franchise Karate Kid.
Quando il prodigio del kung fu Li Fong (Ben Wang) si trasferisce a New York con la madre per frequentare una nuova e prestigiosa scuola, trova conforto in una nuova amicizia con una compagna di classe e suo padre. La sua serenità tuttavia è di breve durata attirando l’attenzione indesiderata di un fortissimo campione di karate locale. Spinto dal desiderio di difendersi, Li intraprende un viaggio per partecipare alla più importante competizione di karate. Guidato dalla saggezza del suo insegnante di kung fu, Mr. Han (Jackie Chan), e dal leggendario “Karate Kid”, Daniel LaRusso (Ralph Macchio), Li combina i loro stili unici per prepararsi a un’epica prova di arti marziali.
Si ritorna al Miyagi-Do
Il nuovo film Karate Kid Legends appare piuttosto estemporaneo e può essere visto sia da coloro che non conoscono la saga che dai vecchi fan. Questi ultimi coglieranno i vari rimandi al passato e sentiranno un vero e proprio “ritorno a casa”, risvegliando la nostalgia. Cambiano i luoghi, i periodi e i personaggi, ma il Miyagi-Do resta sempre vivo a livello spirituale e la saga lo mette tuttora in pratica, dopo quarant’anni.
Si punta sulla nostalgia, e poi?
Però, se da un lato Karate Kid Legends richiama la nostalgia, dall’altro manca la novità. È mancato quel compromesso tra la nostalgia e innovazione, e non c’è il giusto bilanciamento tra esse. Anzi, è palese che la nostalgia sia la parte predominante, rendendo chiara la mancanza di un tocco innovativo. Praticamente non aggiunge nulla di nuovo al franchise. Una caratteristica del nuovo film che può essere un’arma a doppio taglio, perché da un lato fa piacere rivivere una storia istruttiva e coinvolgente sul karate, ma si rischia di inciampare sulla prevedibilità. Cambiano i luoghi e i personaggi, ma il senso della storia è sempre quello. Da un lato, meglio riproporre una storia come questa che può essere utile per le attuali generazioni e un ripasso per quelle vecchie. Dall’altro, però, manca la novità.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, ci sono state trovate interessanti ed altre su cui si poteva osare leggermente di più. C’è una regia semplice, una fotografia colorata e dei combattimenti ben coreografati, ma è nella scrittura che si percepisce un attaccamento alla “zona di comfort” e poco impegno. Per quanto riguarda la trama, seppur sia semplice e lineare, c’è una prima parte che non sembra che abbia una direzione precisa, e c’è il rischio che si possa provare un senso di smarrimento. ma è nella seconda che si alza il livello e si entra nel vivo della storia, anche con il ritorno di personaggi storici e con richiami al passato.

Troppo “acceleratore”
I personaggi che rimangono più impressi nella mente sono quelli storici, ossia Mr Han e Daniel LaRusso. Jackie Chan e Ralph Macchio ce la mettono tutta e dimostrano di funzionare bene come mentori. I loro archi narrativi si sono intrecciati e hanno quella voglia di trasmettere la loro esperienza e la loro conoscenza, nonostante siano diversi. Ma questa differenza è contestualizzata, perché il nuovo protagonista è ben disposto ad unire i due stili e funziona come allievo. Cambia il nome, ma come tutti i vari protagonisti dovrà fare i conti con il passato, le difficoltà adolescenziali (l’integrazione, la prima cotta, i problemi con i bulli, ecc.) e con avversari. I due mentori e l’allievo racchiudono la frase chiave del film (“Due rami e un albero”).
Però, se i grandi ritorni emozionano e il nuovo protagonista convince, non si può dire che tutti i comprimari siano interessanti. Qualcuno tra i nuovi che si salva c’è, ma i villain presenti non hanno alcuna caratterizzazione e non hanno neanche il carisma che avevano altri nemici in passato. Nonostante alcuni mancati accorgimenti, per un fan di lunga data di Karate Kid il film riesce ad intrattenere, e persino le nuove generazioni si possono interessare alla storia, dove potrebbero avere la voglia di esplorare il passato dopo la visione di Legends. Peccato che il ritmo con cui scorre la trama è fin troppo rapido e sembra che si sia spinto un po’ troppo sull’acceleratore, ma tutto sommato resta un gioiellino da non perdere in sala.