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John Conway, storica figura nel mondo del gaming, ci lascia a causa del Coronavirus

John Conway, uno dei più importanti esponenti della storia del medium videoludico, è purtroppo passato a miglior vita a causa di complicazioni dovute al Coronavirus, aveva 82 anni. Quest’uomo è importante per il suo concetto riguardante i numeri surreali, ma è conosciuto anche per l’impronta enorme lasciata all’interno del mondo dei videogiochi, in quanto fu il creatore di Life, un videogioco che ha in un certo senso predetto The Oregon Trail e Pong; insomma fa parte dei pionieri di quei videogiochi di una volta.

Il suo titolo, Life, è uno “zero-player game”, il che significa che non prevede una interazione vera e propria, ma l’unica cosa che il giocatore dovrà fare e impostare le condizioni per il lancio del videogioco. Per fare un esempio: è possibile simulare un organismo biologico che si moltiplica, basterà semplicemente impostarne le regole. È possibile vederne tanti esempi cercando su Google: John Conway Game of Life. Qui potete vedere l’esempio citato poc’anzi:

L’uomo era diventato professore universitario, al momento della morte era pensionato, dopo aver dato ben sessant’anni di lezioni. Da quel momento ha deciso di vivere tranquillo, nonostante l’importanza e la notorietà che il mondo dei videogiochi avrebbero potuto portargli. John Conway è l’esempio perfetto di come la matematica e l’informatica (e di conseguenza i videogiochi) siano legati tra loro tramite un legame indissolubile.

Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

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