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Intervista a Emerald Team, sviluppatori di Blitz: Minigames

Il mobile gaming sta sempre più prendendo piede: lo dimostrano i device sempre più potenti, i giochi complessi e il panorama generale che ruota attorno agli ormai noti smartphone. Blitz: Minigames è uno dei giochi più divertenti degli ultimi periodi, grazie alla sua velocità e alla varietà di minigiochi presenti. Ai microfoni virtuali di Game Legends, ecco cosa hanno da dirci.

Come è nata l’idea dietro Blitz: Minigames?

Tutto ha avuto inizio un paio di anni fa quando abbiamo iniziato ad effettuare qualche prova con nuove tecnologie per sviluppare videogiochi. Per i primi test avevamo deciso di creare piccole esperienze di gioco che ricalcassero i classici titoli arcade o minigiochi alla WarioWare. Per facilitare il testing abbiamo agglomerato i vari giochi in un’unica applicazione mobile che, con il senno di poi, può essere considerata una versione embrionale di quello che oggi è Blitz: Minigames. A seguito delle prime presenze nelle fiere indie abbiamo raccolto feedback che ci hanno spinto ad approfondire il tema dell’allenamento mentale e così il nostro gioco ha iniziato a subirne l’influenza. Mese dopo mese abbiamo affinato questo connubio ed il risultato, seppur ancora in via di sviluppo, è alla prova dei vostri polpastrelli.

Avete già in programma di sviluppare un nuovo titolo mobile oppure volete continuare a supportare Blitz: Minigames?

Stando alle nostre previsioni avremo almeno un anno di supporto continuo di Blitz: Minigames con nuove caratteristiche e nuovi minigiochi che aggiungeremo nelle prossime settimane / mesi. Con Blitz ci piacerebbe anche esplorare nuove piattaforme da gioco, come per esempio la realizzazione di una versione giocabile tramite Facebook Games. Purtroppo il tempo è tiranno e quindi per ora ci stiamo concentrando solo sulle versioni Android ed iOS. A parte Blitz: Minigames, stiamo già pensando ai prossimi progetti ma al momento non possiamo ancora svelare nulla… però qualcosa bolle in pentola, tranquilli.

Descriveteci l’esperienza che avete avuto nello sviluppare questo titolo, dal lavorare a stretto contatto fino al giorno del rilascio del gioco

La realizzazione di questo gioco ha richiesto 2 anni di lavoro anche se non a tempo pieno. Infatti, tutti i membri del team hanno dedicato il loro tempo libero allo sviluppo dato che la maggior parte del tempo giornaliero è stato preso dal lavoro che ognuno di noi ha (e visti i tempi che corrono ci possiamo ritenere fortunati). Pertanto abbiamo passato parecchio tempo a coordinarci in telelavoro o a ritrovarci nei weekend proseguendo sulla road map che ci eravamo prefissati. In vista del rilascio finale il tempo che stiamo dedicando è sicuramente maggiore rispetto a prima ma è un’enorme soddisfazione credeteci. Non c’è nulla di più gratificante che vedere il frutto dei nostri sacrifici divertire un giocatore. Consigliamo ai tanti ragazzi talentuosi in ascolto di buttarsi seriamente nella creazione di un’esperienza videoludica completa, fino al rilascio sul mercato. Non c’è bisogno di partire in quarta con la creazione di un’azienda ma bastano passione, sacrificio e costanza; poi per le scartoffie burocratiche c’è sempre tempo. La sensazione che si prova ai primi download non ha prezzo, fidatevi.

Quali sono state le vostre influenze?

Per quanto riguarda Blitz: Minigames le influenze sono molteplici. Per i minigiochi, come accennato poco sopra, ci siamo ispirati a titoli arcade anni 80’, ai giochi della serie WarioWare ed anche a prodotti della linea Brain Training. Per l’impostazione del gioco, invece, abbiamo attinto alle nostre esperienze con i principali titoli mobile con sfide in asincrono di questi anni, come Ruzzle o Quiz Duello. All’interno del nostro team le preferenze di genere sono piuttosto diversificate e ciò ha indubbiamente aiutato ad analizzare le idee anche sotto profili differenti. Speriamo che i nostri sforzi possano piacere ai videogiocatori mobile; solo il tempo potrà dirlo.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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