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Il poker nella cultura popolare: come ha influenzato il cinema, la TV e la musica

Il poker è uno dei giochi di carte più famosi e giocati al mondo. In particolare, negli ultimi 25 anni questo gioco ha vissuto un vero e proprio boom in tutto il mondo, con milioni di persone che si sono avvicinate per la prima volta al tavolo verde.

Fondamentale è stata la diffusione dei tornai dal vivo, che hanno contribuito a cambiare la percezione del poker nelle persone, da gioco d’azzardo a poker sportivo, in cui l’abilità è una delle componenti fondamentali della vittoria. Ma un ruolo importante alla diffusione del poker è dovuto anche all’espansione del poker, che a partire dagli anni duemila è diventato la scelta preferita di moltissimi giocatori. In quegli anni molti operatori hanno cominciato ad operare nel mondo online, e tra questi uno si è distinto per le sue immediate innovazioni apportate al gioco. Tutt’oggi, questo provider è rinomato per le sue proposte innovative, come lo Snap Poker ed il Poker Blast, varianti della versione classica che hanno appassionato giocatori novelli ed esperti. Questo brand ha portando innumerevoli innovazione ai giochi proposti e ha reso la loro offerta di poker online tra le più amate del paese.

Oggi chiunque conosce il poker, sia nelle specialità più tradizionali come il classico poker all’italiana, sia nelle specialità che attualmente riscuotono maggiore successo, come il Texas Hold’em e l’Omaha Poker. Non stupisce quindi che la cultura popolare sia piena di riferimenti al poker oppure che il poker sia addirittura un elemento centrale della sceneggiatura di film, con l’intera trama costruita attorno al tavolo verde.

I riferimenti al poker sono davvero tantissimi. Ecco alcuni dei più importanti nel mondo del cinema, delle serie TV e della musica. Alcuni di questi hanno influenzato anche il mondo dei giochi, con riferimenti e citazioni.

Il poker nel cinema

Il giocatore – Rounders

È probabilmente il film più famoso sul poker e oggi rappresenta un vero e proprio cult per gli appassionati di questo gioco. Il film, affidato alla regia di John Dajl, è uscito nel 1998 e aveva un cast stellare che comprendeva tra gli altri Matt Damon e Edward Norton. Il protagonista Mike McDermott è uno studente di giurisprudenza che si paga gli studi grazie al poker, in cui ha una abilità fuori dal comune. Dopo una pesante sconfitta contro il pericoloso strozzino di origine russa Teddy KGB, decide di lasciare il mondo del poker. La frequentazione dell’amico ex carcerato Lester “Verme” Murphy lo porta in una difficile situazione finanziaria, con molti debiti da onorare. Con una somma presa in prestito, Mike tenterà di ripianare tutti i debiti giocando nuovamente contro il temibile Teddy KGB.

Dal punto di vista culturale, questo film deve il suo successo al boom del poker a partire dai primi anni duemila. Infatti, al momento dell’uscita nelle sale ottenne un successo moderato, mentre successivamente si rivelò un film di successo, come continua ad essere oggi.

Cincinnati Kid

Un grande classico del cinema in cui il poker è protagonista è sicuramente Cincinnati Kid, che vede la presenza di attorii del calibro di Steve McQueen, Edward G. Robinson e Ann-Margret. L’aspetto più interessante è che questo film è del 1965, quando ancora non esistevano le World Serie of Poker (nasceranno qualche anno più tardi), quindi ci offre uno spaccato sul mondo del poker di vecchia scuola.

Il protagonista Eric “The Kid” Stoner, interpretato dal grande Steve McQueen, cerca di migliorare le prorpie abilità nel poker, in particolare nella specialità 5 card stud, e in breve tempo diventa il più bravo giocatore di New Orleans. In città arriva l’anziano Lancey Howard, che è considerato il re del poker e il campione. Ovviamente la sfida tra i due è inevitabile…

High Roller: the Stu Ungar Story

Noto al pubblico anche con il titolo di “Stuey”, si tratta di un film ispirato alla vita del giocatore professionista Stu “The Kid” Ungar e uscito nelle sale cinematografiche nel 2003. Diretto da A. W. Vidmer, il film utilizza l’espediente narrativo del flashback per portare sullo schermo i momenti più importanti della carriera di Stu Ungar, interpretato da Micheal Imperioli (attore noto per il ruolo di Christopher Moltisanti ne “I Soprano”). Il giocatore si trova nella squallida stanza di un motel e nel suo ultimo giorno di vita confida tutti i suoi più reconditi segreti ad uno sconosciuto.

Casinò Royale

Questo film del 2006 è diventato un film cult non solo per i fan dell’agente segreto più famoso del mondo, ma anche per gli appassionati di poker. Nella pellicola, infatti, il gioco ha un ruolo importante all’interno della sceneggiatura e, in particolare, è presente una partita giocata con cifre da capogiro che rappresenta uno dei momenti salienti del film. Il protagonista, interpretato da Daniel Craig, gioca una partita di cash game contro Le Chiffre, un losco banchiere affiliato ad una organizzazione terroristica con eccezionali capacità matematiche.

Per registrare questa scena, il regista ingaggiò un consulente esperto di poker con l’intenzione – riuscita – di portare sullo schermo una partita il più possibile realistica ed in gradi di tenere incollati gli spettatori allo schermo. Nel romanzo di Fleming da cui il film è tratto il gioco originale era il Baccarat, ma il regista scelte di puntare sul più attuale Texas Hold’em.

Il poker nelle serie TV

Peaky Blinders

Si tratta di una serie prodotta da Netflix nel 2013 che si ispira alla storia criminale di una banda realmente esistita a Birmingham, nel Regno Unito, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. I componenti della banda si occupano di varie attività criminali per migliorare la propria posizione sociale come le rapine, il contrabbando, le scommesse e anche i giochi illegali. In questa serie viene rappresentato il poker ben prima dell’evoluzione di questo gioco in poker sportivo, quindi viene descritto l’ambiente delle bische clandestine organizzate da criminali.

Big Deal

Una serie prodotta dalla BBC tra il 1984 e il 1986 per un totale di tre stagioni e 30 episodi. La trama narra le avventure del giocatore di poker di Londra Robbie Box, interpretato da Ray Brooks. La dipendenza dal gioco del protagonista influenzerà pesantemente tutte le sue relazioni interpersonali e familiari, in particolari quelle con la fidanzata Jan Oliver e con la figlia Debby.

Las Vegas

È una serie televisiva prodotta dalla NBC ambientata nell’immaginario Montecito Resort & Casino di Las Vegas, il più tecnologico della città. La trama descrive le vicissitudini quotidiane dello staff dell’hotel, dai responsabili della sicurezza ai direttori delle sale da gioco. In ogni episodio viene raccontata una storia diversa, in questo modo pur essendo l’ambientazione sempre la stessa la sceneggiatura risulta molto varia, con furti, truffe, clienti ingestibili e molto altro.

Il poker nella musica

The Gambler

Questo classico pezzo country è stato scritto da Don Schlits ed è stato portato al successo internazionale dal leggendario Kenny Rogers. Uscita nel 1979, è considerata la canzone sul poker per eccellenza e forse quella che riesce a trasmette maggiormente le emozioni e le atmosfere del poker delle origini.

Poker Face

Di tutt’altra sonorità e atmosfera il grande successo di Lady Gaga “Poker Face”.  La canzone si ispira al poker per raccontare l’imperscrutabilità delle emozioni tra gli amanti, proprio come fa un giocatore di poker, come ben descrive il ritornello “Can’t read my poker face” (“Non puoi leggere la mia faccia da poker”). Pubblicata nel 2009, ha venduto oltre 9,5 milioni di copie ed è tutt’ora uno dei maggiori successi della cantante.

Luck be a Lady

Si tratta di un pezzo tratto dal film musicale “Guys and Dolls” del 1955 ed è stato portato al successo internazionale da Frank Sinatra. Il testo della canzone, oltre all’universo femminile, fa riferimento al gioco del poker e dei dadi.

Viva Las Vegas

Un altro grande classico è la canzone cantata dall’indimenticato Elvis Presley, “Viva Las Vegas”. Composto da Doc Pomus e Mort Shuman, questo brano è parte della colonna sonora dell’omonimo film del 1964 con protagonista lo stesso Elvis Presley. Pur non essendo direttamente ispirata al poker, riprende l’atmosfera in cui questo gioco si è sviluppato ed è diventato quello che conosciamo oggi.

That was a crazy game of poker

Una canzone non molto conosciuta ma che fa riferimento al mondo del poker è “That was a crazy game of poker”. Il brano è stato pubblicato nel 1997 dal gruppo rock statunitense O.A.R., of a Revolution.

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