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I 10 migliori momenti del 2019 che hanno caratterizzato la gaming industry

Mancano pochissimi giorni al passaggio d’anno: con l’arrivo del 2020 si chiuderà un decennio ricco di ricordi e grandi innovazioni, soprattutto per quanto riguarda il mondo videoludico. Noi di Game Legends ci stiamo dedicando non a caso a molti speciali a tema, ma ne mancava ancora uno all’appello: uno che riassumesse, o meglio, che ripercorresse alcuni dei momenti più significativi avvenuti negli ultimi 365 giorni. O quanto meno che ci provasse.

Ecco perciò i 10 migliori momenti del 2019 che hanno caratterizzato la gaming industry secondo noi di Game Legends. La lista è in ordine casuale e, come ripetiamo sempre (fino all’esaurimento, lo sappiamo), non vuole assolutamente essere un postulato: è sempre libera a nuove “intrusioni” e a diverse aggiunte. Anzi, ci farebbe senz’altro piacere scoprire quali sono stati per voi i migliori momenti di questo anno ormai giunto al termine. E perché no, anche quali sono le speranze nei confronti del prossimo percorso videoludico che, costellato di allettanti titoli e attesissime console, è ormai in procinto di iniziare.

Il lancio di Nintendo Switch Lite

Nintendo switch

I rumor sulla possibile nuova console di casa Nintendo si erano fatti sempre più insistenti già a partire dagli inizi del 2019. Anche noi ne avevamo speculato alcune delle presunte caratteristiche, poco tempo prima che questa venisse finalmente rivelata al pubblico. Perché infatti, sebbene Nintendo ne aveva categoricamente smentito l’annuncio in occasione dell’E3 2019, al contempo la compagnia non era mai stata del tutto pronta a negarne lo sviluppo o una presentazione al di fuori della stessa fiera videoludica. E infatti, dopo appena un mese dalla conferenza losangelina, Nintendo Switch Lite è stata ufficialmente mostrata al pubblico attraverso un trailer di presentazione, pubblicato l’11 luglio scorso.

Accolta con un benvenuto tra stupore e gaudio da parte di moltissimi appassionati che, per un motivo o per un altro, la versione standard ancora non la possedevano, la sorella neonata della serie Switch offre sicuramente un’alternativa in più per alcune categorie di videogiocatori. Compatta, sgargiante, più economica della standard, e con tutta l’acclamata serie di titoli di successo, Nintendo Switch Lite si è posta come l’erede spirituale del Nintendo 3DS, ormai ufficialmente dirottato verso la pensione. Una console che ha contribuito ad alimentare l’incredibile successo dell’ibrida nintendiana.

L’assenza di Sony all’E3 2019

E3 2019

Uno dei più imprevedibili effetti sorpresa di quest’anno lo si può attribuire a Sony, con il suo mancato approdo alla E3 2019. In oltre 20 anni di storia della kermesse losangelina, infatti, Sony ha scelto di non partecipare alla fiera, preferendo sfruttare i suoi fidati State of Play all’occorrenza, così da annunciare o presentare quanto di nuovo o interessante da lanciare sul mercato senza la pressione di un evento internazionale così grande e imponente.

Negli ultimi anni, in effetti, si è molto chiacchierato in merito al sensibile ridimensionamento dell’E3, forse ormai identificato solo idealmente come il principale polo videoludico occidentale. Un polo che sembra si stia piano piano riducendo, tanto che già nel 2018 Sony si era limitata ad un semplice showcase dedicato alle principali esclusive. Shawn Layden, presidente di Sony Interactive Entertainment Studio, aveva non a caso anche spiegato la scelta di non partecipare alla fiera di Los Angeles, affermando che la filosofia dietro all’E3 non era più compatibile con quella della società, sia da un punto di vista commerciale che di comunicazione con gli utenti.

L’apparizione di Keanu Reeves all’E3 2019

Keanu Reeves - Cyberpunk 2077

Sony è stata una grande assente dell’E3 2019, innegabilmente. Ma a “sostituire”, o quanto meno a compensare la mancanza di un colosso del genere è stato, in un certo qual senso, uno dei personaggi di spicco del cinema internazionale. Esatto, stiamo parlando del meraviglioso e “breathtaking” Keanu Reeves. La sua entrata e in scena e la sua performance alla fiera internazionale è probabilmente destinata a passare alla storia, e non solo quella riferita ai meme.

Totalmente inaspettata la sua apparizione sul palco losangelino, così come la sua partecipazione a uno dei titoli più attesi del 2020. Adorato da molti fan, l’attore sarà infatti uno dei protagonisti di Cyberpunk 2077, interpretando invero Johnny Silverhand: il leggendario rockerboy, al quale Keanu non ha solo prestato la voce (da noi reinterpretata dall’irreprensibile Luca Ward) il volto e il carisma, ma ha anche fornito il motion capture completo.

La crescita di Gamescom 2019

gamescom 2018

Tra i grandi momenti di questo 2019 diventa però impossibile non citare anche la Gamescom 2019. L’edizione di quest’anno della fiera europea rimane senza dubbio uno dei ricordi più piacevoli da custodire nel tempo, soprattutto dato l’enorme successo e l’incredibile crescita che l’edizione di quest’anno ha potuto osservare. Quasi ad accompagnare un lento offuscamento nei confronti dell’E3 2019, infatti, l’occhio della gaming industry quest’anno si è rivolto soprattutto alla fiera di Colonia. La kermesse europea ha del resto collezionato numeri da record durante l’ultima edizione, attirando a sé un aumento dell’11% di partecipanti in più rispetto all’appuntamento del 2018.

Con 373.000 biglietti venduti a visitatori provenienti da oltre 100 Paesi del mondo, e con ben 1.150 aziende espositrici presenti in fiera, il successo della kermesse videoludica tedesca ha registrato un grande clamore anche in occasione della sua Opening Night. Lo spettacolo di apertura della GC 2019, infatti, è stato ammirato da ben 1.500 spettatori presenti fisicamente in fiera, e da altri ben 500.000 appassionati presenti “virtualmente” all’evento, poiché sintonizzati con la diretta in streaming trasmessa sui canali principali. Insomma, un successo sotto molti punti di vista, che si auspica verrà replicato (se non addirittura superato!) nel prossimo anno.

L’annuncio inaspettato di Google Stadia

Google Stadia

La rivoluzione del gaming, tutta a portata di streaming. Questo potrebbe essere in effetti il concetto realmente innovativo e più emblematico di questo 2019. Tra chi ha storto (e continua a storcere) il naso, e chi invece nutre grandi aspettative per un progetto del genere, Google può considerarsi indubbiamente uno dei più interessanti protagonisti dell’industria videoludica dell’anno. Con il suo servizio Stadia, infatti, la big G tenta di realizzare qualcosa che per molti, almeno ancora, rimane classificabile come pura utopia – dati anche alcuni inghippi tecnici di connessione.

Eppure, Google è stata più che chiara: durante la GDC 2019 ha infatti mostrato e annunciato al mondo intero cosa pensa del futuro del gaming. Definita come una piattaforma rivolta a tutti, Stadia si baserà sullo streaming di videogiochi, e vanterà nel catalogo titoli AAA in alta qualità tramite connessione internet a bassa latenza. Al momento sono ancora pochi coloro che hanno avuto modo di provarla, ma tra compromessi obbligatori e risultati senza dubbio sorprendenti, sembra proprio che l’ingresso della compagnia nel mondo videoludico sia destinato a lasciare il segno, e per giunta positivo.

L’annuncio di Zelda: Breath of the Wild 2

elda breath of the wild 2

Non ce lo aspettavamo. O quanto, lo speravamo certamente, ma non così improvvisamente, e soprattutto non così bello. Il video trailer d’annuncio di Zelda ha fatto saltare tutti i fan dalla sedia, dalla gioia e dallo stupore. Nintendo ha “sganciato la bomba” nel Direct dello scorso 11 giugno trasmesso durante l’appuntamento all’E3 2019. Non ha in realtà annunciato nulla di specifico a riguardo, quanto ha semplicemente confermato che un attesissimo sequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild è ufficialmente in lavorazione presso la divisione principale di Nintendo.

In poco più di 1 minuto di video trailer, però, i fan (ma anche noi) hanno già scandagliato in lungo e in largo ogni frame per cercare di scovare ogni piccolo particolare o indizio in grado di farci sognare, speculare e immaginare quanto di più intrigante e magico potrà aspettarci in futuro. Il prossimo anno, forse; chissà. The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2, comunque, è stato sicuramente il protagonista indiscusso della conferenza losangelina (sì, anche più di Keanu), facendo ulteriormente sì che Nintendo potesse confermarsi come l’azienda che più ha convinto e colpito in quei ricchi giorni di fiera.

Il cambio ai vertici di Nintendo: arriva Bowser!

doug bowser e bowser

Era il 21 febbraio scorso, quando Nintendo of America ha annunciato la chiusura di una pagina storica della compagnia: Reggie Fils-Aime, amato presidente della divisione americana, ha dato le sue dimissioni annunciando pubblicamente di volersene andare in pensione. Fin qui nulla di strano, forse – nonostante comunque la ben nota popolarità del presidente tra le fila dei fan nintendari. Se non fosse che a sostituire il divertente Reggie è stato uno dei nemici numero uno di Super Mario. O quanto meno un suo omonimo.

Stiamo parlando infatti di Doug Bowser, ai tempi vicepresidente in carica di Nintendo: un presidente in carne ed ossa, dunque, ma che porta per qualche assurda ragione lo stesso cognome del nome dell’acerrimo nemico dell’idraulico italiano – sì, è una faccenda un po’ contorta. Fatto, questo, che non solo ha divertito parecchio la community ma anche lo stesso presidente, che si è persino prestato ad un simpatico siparietto realizzato insieme a Bowser (quello vero) proprio durante la sua presentazione ufficiale all’E3 2019.

Il ritorno dei ritorni: Shenmue III

shenmue 3

Un miraggio, una visione, un sogno lontano – o anche un’apparizione a sfondo mistico, si potrebbe dire. Per moltissimi fan, questo era il pensiero che sorgeva all’idea di un nuovo capitolo di Shenmue III. Fino a che, però, quest’anno il titolo ha avuto finalmente vita.  Dopo 18 anni di lunga attesa, Ryo Hazuki è infatti tornato a ripercorrere il suo viaggio, regalandoci così un gioco pensato e sviluppato appositamente per i veri appassionati.

Un nuovo capitolo bramato fin dal lontano 2002, quando il secondo capitolo debuttò sull’imprescindibile Dreamcast, ultimo lascito di SEGA, e prendeva forma dall’estro creativo e geniale di Yu Suzuki. Un titolo desiderato così tanto che ha visto la luce solo grazie al sostegno economico dei fan stessi, attraverso la campagna di crowdfunding avviata inizialmente sulla piattaforma di Kickstarter.

Per cui sì, è sicuramente uno di quei titoli che fa aprire il portafoglio solo ai fan probabilmente (anche perché, purtroppo, non invoglia i “miscredenti” con le sue meccaniche vetuste o la sua grafica poco appagante), ma la sua fama e la sua storia non restano certo ignoti nemmeno ai più. Un ritorno indimenticabile, sicuramente, che merita di rimanere tra i best moment del 2019.

L’annuncio di Playdate: aka console strane e dove trovarle

Su questo potremmo forse essere tutti d’accordo: il dominio assoluto sul regno delle console portatili è sempre stato in mano a Nintendo, sin dai tempi del Game Boy – sebbene i tentativi di rivalsa di Sony. Però, c’è da dire anche che non mancano le aziende ambiziose, forgiate dallo spirito di mettersi in gioco. Quelle aziende indipendenti che, con creatività, genialità e coraggio, provano a catapultarsi nel settore videoludico a modo loro. Come del resto ha fatto Panic, publisher americano con sede nell’Oregon, che lo scorso 23 maggio ha deciso di annunciare un prodotto a modo suo interessante.

Si tratta ovviamente della buffa console chiamata Playdate, un dispositivo portatile giallo sgargiante dallo schermo in bianco e nero e caratterizzato da una singolare manovella. Un device che è sotto produzione da ben quattro anni ormai, e che verrà lanciato nel 2020, dando vita a quella che è la mission dell’azienda – svecchiare un po’ il concetto di gaming (come in fondo hanno già fatto diversi titoli in questi ultimi 10 anni). Secondo quanto riferito dallo stesso amministratore, infatti, “dopo vent’anni spesi a realizzare software, volevamo crescere e spingerci fuori dai confini della nostra comfort zone, imbarcarci in un’avventura”. E le premesse sono senza ombra di dubbio piuttosto stuzzicanti.

L’annuncio ufficiale della next-gen

Ultimo (ma non per importanza) significativo best moment del 2019 è sicuramente l’annuncio ufficiale dedicato alle console di prossima generazione. Anche se per il momento, in realtà, si è trattato solo di un piccolo assaggio di quello che ci aspetterà realmente in futuro.

Ad ogni modo, Sony ha mostrato ad ottobre la sua prossima nascitura attraverso un annuncio piuttosto discreto, inserendo i dettagli in un articolo Wired esclusivo. Prima l’assenza dall’E3, poi questo cauto modo di presentare al mondo la sua prossima macchina: delle scelte senza dubbio stravaganti, che “cozzano” quanto meno con la più sbandierata spettacolarizzazione offertaci dalla concorrente.

Dal canto suo infatti, Microsoft ha presentato la prossima linea (che non si limiterà quindi a soltanto una macchina) che debutterà sul mercato in una finestra di lancio inquadrabile al momento per fine anno prossimo. Si tratta della Xbox Series X, mostrata in occasione dei The Game Awards avvenuti giusto all’inizio di questo mese, e della quale abbiamo già parlato varie volte – soprattutto per ciò che concerne il nome.

Entrambe le compagnie offrono per i loro device delle innovazioni interessanti, delle migliorie che convincono dal lato hardware ma che strizzano l’occhio anche allo streaming (del quale Stadia sa già qualcosa). Streaming ma non solo: anche retro-compatibilità con le versioni precedenti dei titoli più amati e dei tempi di caricamento ridotti al minimo. Con le due console che arriveranno sugli scaffali entro il prossimo Natale, il 2020 si sta già preparando per essere un anno davvero niente male.

Valeria Girardi
Amante della musica, della scrittura e della lettura, ha una gatta nera che le fa compagnia. Tra i suoi hobby, videogames e fumetti, con i quali evade dal mondo sintetico e monotono della quotidianità.

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