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Hunter’s Arena: Legends – Anteprima del titolo di Mantisco

Mischiare insieme delle idee, buone singolarmente, non sempre porta a un risultato al pari o superiore alla base di partenza. Anzi, il rischio spesso è quello di un miscuglio di elementi che poco hanno a che fare tra loro, cozzando sotto diversi punti di vista. Ne è purtroppo un caso lampante Hunter’s Arena: Legends, che tenta di unire componenti GdR, MOBA e Battle Royale in un unico calderone. Ma andiamo con ordine e vediamo di analizzare uno alla volta i vari aspetti della produzione. Una delle prime cose a risaltare è la componente MOBA, che ricorda vagamente titoli come Smite o Paragon, dato soprattutto il tipo di visuale. Scelta una delle modalità di gioco (Battle Royale, Battle Royale Trio, Tag Match o Free For All), si hanno una ventina di secondi per scegliere un eroe.

 

Hunter's Arena Legends

Divisi in base alla gittata delle abilità e senza ulteriori indizi, la scelta è un vero e proprio salto nel vuoto a meno di aver testato i diversi personaggi nella modalità di prova. Non è difficile infatti scegliere un eroe caratterizzato più per il ruolo di tank-supporto per una partita in solitaria, quindi prima di giocare è una buona idea dedicare un po’ di tempo allo studio dei personaggi. Tra monaci mangiafuoco e spadaccini armati di spade e spiriti guardiani, c’è una discreta scelta nonostante un roster alquanto limitato nell’Early Access da noi provato. Ogni personaggio ha quattro abilità, più una super, ovviamente più potente e rigorosamente da sbloccare coi livelli più avanzati. Peccato che non sia raro, essendo fondamentalmente un Battle Royale, arrivare ad un game over prima di aver sbloccato il proprio asso nella manica.

 

Quel MMORPG che non ti aspetti

Tra le cose che sorprendono di più, purtroppo negativamente, di Hunter’s Arena: Legends c’è un complesso sistema di oggetti, potenziamenti e abilità che potrete potenziare combattendo contro i numerosi mostri dei dungeon disseminati per la mappa. Se infatti i classici Battle Royale partono con i giocatori sparsi per la mappa, qui si comincia tutti nella stessa città, con un conto alla rovescia prima dell’inizio delle ostilità. L’obiettivo comune è quindi quello di allontanarsi il più possibile dagli altri giocatori per poter saccheggiare di oggetti ed esperienza una delle numerose strutture della mappa, in modo da avere un certo margine di vantaggio rispetto agli avversari. I mostri rilasciano oro, oggetti utilizzabili ed equipaggiamento, che può essere venduto in città o ulteriormente migliorato da uno dei vari mercanti. Qual è il problema, quindi, in un sistema così ben strutturato? Semplicemente la natura stessa del Battle Royale, dove una sconfitta mette la parola fine alla partita, a prescindere dalla sua durata. L’idea funziona meglio nella modalità Trio, dove la possibilità di essere resuscitati da un compagno aumenta la longevità degli incontri, ma si tratta comunque di un sistema che non può dare il meglio di sé in scontri così brevi. Lo stesso discorso, purtroppo, vale per i diversi ambiti di potenziamento delle abilità, dato che non è difficile rimanere uccisi prima ancora di averne sbloccate un paio. Il che è un gran peccato dato che è possibile salire di livello e potenziare diversi ambiti del proprio personaggio.

Hunter's Arena: LegendsPiù modalità di gioco… che giocatori

Se non siete particolarmente affezionati alla Battle Royale classica e alla variante in squadre da tre, o volete semplicemente provare qualcosa di diverso, potete cimentarvi in uno scontro 1vs1: il Tag Match. Qui le componenti GdR vengono meno, dato che non ci sono potenziamenti, level up o mercanti ma il semplice ed immediato combattimento. Una volta scelti i due personaggi che vorremo usare, comincerà subito la scazzottata col nostro avversario e, non appena il primo eroe verrà sconfitto, entrerà il personaggio secondario a sostituirlo. L’arena, decisamente piccola ma ideale per un duello del genere, permette di sfruttare determinate abilità per le uccisioni ambientali, dando così modo di ribaltare certi scontri. Il problema però, non è convivere con le sconfitte, ma riuscire ad arrivare all’avvio di una partita. In questo, il Tag Match si dimostra la modalità di più facile accesso dato che servono solo due giocatori per avviarla.

Molte criticità, poche certezze

Se le premesse vi sono sembrate finora interessanti, dobbiamo purtroppo avvertirvi che l’impatto con Hunter’s Arena: Legends è stato tutt’altro che piacevole. Il server europeo e quello americano sono vuoti, mentre quelli asiatici hanno latenze così elevate da risultare praticamente ingiocabili, figuriamoci affrontare un avversario in un duello all’ultimo sangue che richiede riflessi e rapidità. Buona parte del tempo online lo si passa in lobby deserte, in cui una partita che dovrebbe ambire a 60 giocatori totali non arriva neanche a 5. Come se ciò non bastasse, i comandi ed il personaggio stesso sono poco reattivi, anche senza lag, con la sensazione costante che non si stia eseguendo il comando desiderato. Cambiando server e spostandosi in uno di quelli dedicati all’Asia, migliora nettamente la presenza dei giocatori, ma la latenza rende un incontro con un altro giocatore semplicemente una condanna a morte. Tra aspetti del gameplay che sembrano cozzare tra loro, l’assenza di giocatori e un notevole lavoro di pulizia indubbiamente necessario, Hunter’s Arena: Legends è ancora lungi dall’essere un prodotto godibile, che potrà solo beneficiare di altro tempo in Early Access, se adeguatamente supportato dagli sviluppatori.

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