Arrivato su Netflix il 25 Aprile 2025, Havoc è un film scritto e diretto da Gareth Evans e con protagonista Tom Hardy. Un poliziotto corrotto e incallito di nome Walker (Tom Hardy) deve salvare Charlie (Justin Cornwell), figlio del politico Lawrence Beaumont (Forest Whitaker), anch’egli corrotto, dopo una vicenda legata allo spaccio di droga finita terribilmente male. Charlie, ingiustamente accusato dell’omicidio del capo della Triade Tsui, fugge insieme alla ragazza. Mentre Walker si prodiga per salvarlo, si trova invischiato in una fitta rete di corruzione e di bugie, che minaccia di travolgere la città e che lo costringe a confrontarsi coi suoi demoni.
Un dimenticabile thriller da “domenica sera”
Ormai oggi ci sono più mezzi per vedere un film, che siano le sale cinematografiche, i blu-ray, gli home video in generale, o le piattaforme streaming. Quest’ultimo ha cambiato completamente il modo di guardare i film in base alle nostre abitudini, e ha dato la possibilità di accedere ad una mole esageratamente grande di contenuti. La vasta scelta può portare anche di incappare in prodotti che sono buoni per passare una domenica sera e coprire la noia.
Però, anche se alcuni prodotti sono puro intrattenimento e si vuole semplicemente passare sera sul divano, ci vuole anche la qualità, e Havoc non è assolutamente sinonimo di buona qualità. È un thriller che può appassionare gli amanti del genere, con buone scene action e con una chiave di lettura molto semplice verso la corruzione e il confine tra bene e male, ma dopo la visione la domanda che banalmente lo spettatore va a porsi è: “Ma cosa ho visto?”, per poi finire immediatamente nel dimenticatoio.
Un Tom Hardy sprecato
Tom Hardy è un bravissimo attore e il suo curriculum è pieno di ruoli incredibili dove ha dato prova del suo talento. Ma allo stesso tempo, ci sono ruoli in cui sembra che si sia dimenticato come si reciti (ad esempio, la trilogia di Venom), o che fosse semplicemente sprecato. Ecco, Havoc non solo è un film tiepido e con poca sostanza, ma uno di quelli che si classificano tra i ruoli in cui Hardy è totalmente sprecato, a causa di una scrittura poco impegnativa nella narrazione e nel suo personaggio.
Qui, interpreta un poliziotto corrotto, demotivato, marchiato da alcuni eventi traumatici e tormentato dai suoi demoni interiori. Lotta per la sopravvivenza e contro il suo lato oscuro, e la missione che gli è stata affidata è più una forma di riscatto personale che una voglia di compiere una pura e semplice azione altruista. La sua missione è forse l’unico elemento portante che tiene alta la curiosità dello spettatore e fa venire la voglia di sapere come andrà a finire, ma ci sono dei difetti evidenti e il film non lascia nessuna impronta.
…Ma cosa rimane?
Un altro punto a favore è la presenza di scene action coinvolgenti e ci sono pure dei plot twist da impatto e un finale interessante, però quando si finisce la visione di Havoc si ha la sensazione di aver sprecato il proprio tempo, quella di aver visto un film mediocre e da cui ci si aspettava di più. “Tutto qui?” e “Ma cosa ho visto nell’ultima ora e quaranta?”.
Havoc è un’osmosi di generi come il poliziesco, il noir, il thriller, l’azione e la il dramma, con un’aggiunta di lettura alla corruzione che dilaga e una denuncia ad alcune classi sociali, ma il risultato è un pastrocchio venuto male. Per non parlare della regia poco incisiva, una scrittura pigra e una recitazione tutt’altro che brillante. Questo film rientra tra i tanti prodotti da scegliere e decidere poi di vedere, ma destinato a non essere ricordato già dopo un’ora dalla fine, dopo aver preso la consapevolezza di aver sprecato il tempo e di aver visto un prodotto insulto e senza sostanza.