VideogiochiRecensione

Harvest Moon One World – Recensione, potenziale sprecato

Nonostante la serie di Harvest Moon abbia passato un periodo piuttosto buio, dopo la separazione degli sviluppatori, è arrivata su Nintendo Switch la nuova iterazione del franchise: Harvest Moon One World. Purtroppo, possiamo già anticipare che questo nuovo titolo non aggiunge tantissimo alla serie. Infatti, se torniamo indietro nel tempo e ricordiamo il primo Harvest Moon uscito per SNES, possiamo considerarlo un titolo davvero importante per l’epoca, dato che non esisteva nessun tipo di esperienza videoludica come quella proposta da Marvelous e Natsume. Durante il corso degli anni, gli sviluppatori hanno sempre aggiunto delle meccaniche interessanti, come le relazioni e cutscene particolari, ma quando la coppia ha deciso di separarsi le cose per Harvest Moon sono cambiate. Senza voler però rimuginare troppo sul passato, arriviamo al presente e scopriamo cosa ci riserva il nuovo Harvest Moon One World.

Un libro per ricordare, un libro per reinventare

Cosa accadrebbe se il mondo dimenticasse che esistono più tipi di ortaggi? Beh, mangeremmo sempre la stessa cosa all’infinito, senza possibilità di variare il nostro nutrimento. Per fortuna, però, il nostro (o la nostra) protagonista avrà la soluzione a questo vuoto di memoria. Infatti, per le mani avremo un libro nella quale viene narrato che in tempi antichi esistevano vari tipi di ortaggi e vegetali da piantare, e che ognuno di questi portavano un tipo di nutrimento diverso, con sapori diversi. Dunque, anche se molti ci prenderanno per dei matti, andremo controcorrente e spigheremo che esistono vari nutrimenti su cui è possibile fare affidamento, e anche se all’inizio nessuno ci darà retta, grazie a un evento particolare la gente inizierà a crederci e ci chiederà di piantare tutti gli ortaggi che desideriamo coltivare.

Partiamo dalle basi, Harvest Moon One World ci permetterà di scegliere il sesso del nostro protagonista, così come il periodo in cui siamo nati. Non ci saranno i mesi, ma le stagioni. Nel caso della nostra prova, infatti, abbiamo dovuto scegliere “primavera 17”. La personalizzazione del personaggio è purtroppo molto spoglia e potremo modificare solamente i tratti generali del fisico: colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Ovviamente, possiamo cambiare anche il nome.

Lo scopo di Harvest Moon One World è piantare dei vegetali e degli ortaggi. Infatti, fin dalle prime battute del gioco ci verrà spiegato come fare. Il gioco è in inglese, ma piuttosto comprensibile anche per coloro che non hanno dimestichezza con la lingua anglosassone, visto che ci sarà a schermo tutto ciò che serve, dunque non preoccupatevi. Per piantare qualsiasi cosa dovrete prima preparare il terreno, poi renderlo fertile con l’acqua e poi piantare ciò che desiderate. La cosa che può far storcere il naso ai più precisi è il fatto che i vari “quadrati” che si andranno a creare saranno sempre separati, distruggendo un po’ la sensazione di orto. Inoltre, significa che bisognerà pensare bene a come si vuole gestire il proprio spazio.

Inoltre, potrete anche piantare alberi, avere una fattoria con degli animali, craftare oggetti, andare nelle miniere per trovare risorse, cucinare e tantissimo altro. Il tutto serve per progredire e completare le quest per mandare avanti la trama e, di conseguenza, muovere i vari personaggi del mondo di gioco. Similmente a quanto si vede in Stardew Valley, avrete a disposizione la stamina, che scenderà ogni volta che farete qualcosa; ma a differenza del titolo indie appena citato, anche camminare in giro vi farà stancare. Sì, perché tutto dipenderà dall’area nella quale vi troverete. Non preoccupatevi, comunque, poiché per recuperarla dovrete semplicemente mangiare qualcosa. Nel caso in cui dovesse invece raggiungere lo zero, perderete i sensi e vi ritroverete direttamente al giorno successivo, ma sarete in pessime condizioni.

harvest moon one world

Per ricevere dei semi, potete interagire con gli “Harvest Wisp”, delle lucciole che troverete in giro per il mondo. Ognuna di queste avrà con sé un solo seme e questi non sono randomici. Dunque, è importante ricordarne la posizione, così da poter recuperare un seme specifico, almeno una volta al giorno. Fortunatamente saranno anche segnati sulla mappa, ma solo se ci avrete interagito. Nonostante questa sia una delle meccaniche uniche di Harvest Moon One World, l’idea che sta alla base del tutto non è priva di problemi. Infatti, a volte il gioco vi farà piantare alcuni fiori o ortaggi, ma per trovare il seme giusto dovrete sempre spostarvi verso l’Harvest Wisp giusto, perdendo così un sacco di tempo. Sarebbe stato più semplice inserire un negozio in una zona specifica della mappa, piuttosto che costringere il giocatore ad andare dal punto A al punto B e al punto C. Il tutto è reso ancora più complicato dal fatto che alcuni Harvest Wisp non spawnano se non arriva un certo momento della giornata.

Altre due meccaniche molto interessanti di Harvest Moon One World sono lo spostamento del personaggio in altri biomi e la “mutazione” degli ortaggi. Per quanto riguarda il primo, bisogna dire che, per fortuna, è possibile poter spostare tutto ciò che è vitale per la coltura di ortaggi, frutta e fiori. Quindi, non preoccupatevi ed esplorate! Ovviamente, tutti hanno degli effetti diversi sulla stamina del personaggio, per esempio il deserto prosciugherà l’energia del vostro avatar, visto il clima non proprio mite. La seconda feature è, sotto un certo punto di vista, anche più interessante. Sì, perché permette di sperimentare, anche se è tutto randomico. In poche parole, piantando un certo ortaggio in un determinato bioma, è possibile che questo prenda l’elemento di quel luogo, quindi niente vieta di avere “pomodori ghiacciati”. Ma il comparto tecnico di Harvest Moon One World, com’è? Scopriamolo insieme.

Tecnicamente sufficiente… ma non per il 2021

Per quanto concerne l’aspetto grafico di Harvest Moon One World, bisogna dire che, nonostante il lavoro generale appaia abbastanza pulito, le ambientazioni sono completamente spoglie. Certo, non bisogna aspettarsi una grafica iper-realistica da uno stile quasi cartoon, ma un po’ più di cura non avrebbe fatto male alla vista. L’audio del gioco è invece ben curato, soprattutto se parliamo di effetti sonori, lì dove ogni suono permette al giocatore di immergersi all’interno del mondo di gioco. In un certo senso, potremmo dire che svolge il ruolo che di solito ha la grafica, farci sentire in un mondo sufficientemente vivo e pulsante.

harvest moon one world

Durante la nostra prova non abbiamo avuto nessun tipo di problema tecnico. L’unica nota stonata si riassume in un caricamento molto lungo all’avvio del titolo, almeno su Nintendo Switch Lite. Per il resto, non abbiamo riscontrato nessun tipo di bug o glitch. Vale quindi la pena acquistare Harvest Moon One World? La nostra risposta è “nì”. Purtroppo, questo titolo sembra quasi senz’anima. Certo, il gameplay è molto vario, ma la questione delle Harvest Wisp uccide la voglia di giocarci. Inoltre, non essendo più l’unico titolo che propone qualcosa del genere, vedasi Stardew Valley ma anche Animal Crossing: New Horizons, la produzione rischia di venire facilmente a noia, schiacciata da prodotti ben più ricchi in termini di contenuti. Vi ricordiamo inoltre che al momento il titolo è disponibile al prezzo di 49,99 euro su Nintendo eShop.

Harvest Moon One World

6.5

Harvest Moon One World è la nuova iterazione del titolo uscito originariamente su SNES. Dopo un periodo particolarmente difficile, dato dalla separazione di Netsume da Marvelous, il gioco ha avuto parecchi problemi e purtroppo potremmo dire che si possono riscontrare anche in questo nuovo One World. Infatti, nonostante ci siano dei guizzi di meccaniche molto divertenti, che rendono l'esperienza di gioco assai variegata, purtroppo alcune scelte si sono rivelate piuttosto infelici. Anche il mondo creato per questo nuovo titolo è piuttosto spoglio, seppur ben curato. Insomma, Harvest Moon One World ha tanto potenziale andato purtroppo sprecato.

Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbe interessarti anche