Governance: il Prezzo del Potere – Recensione del film di Zampino

Governance: il Prezzo del Potere è l'ultimo film di Michael Zampino, già disponibile su Amazon Prime Video, un thriller italiano senza infamia né lode.

Claudio Baldacci
Di Claudio Baldacci - Contributor Recensioni Lettura da 5 minuti
7
Governance - Il prezzo del potere

Disponibile su Amazon Prime Video da pochi giorni il nuovo film di Michal Zampino. Il film che analizziamo in recensione è un thriller all’italiana – che forse mancava da diverso tempo – intitolato Governance – Il prezzo del potere. Una produzione del 2020 che vede alla sceneggiatura lo stesso regista insieme a Giampaolo Rugo, che scrivono un film che finisce di raccontarsi dopo appena 89 minuti. La prima forza è la conoscenza di Zampino, che dà un minimo di senso autobiografico alla trama: lui, così come il protagonista della vicenda, è stato manager di una compagnia petrolifera. Ecco qui che nasce il personaggio protagonista Renzo Petrucci, per l’appunto, direttore di una multinazionale dello stesso tipo. Interpretato da Massimo Popolizio, è un uomo di mezza età con esperienza nel campo e con esperienza nel potere. Esperienza nell’utilizzarlo per il bene dell’azienda, ma anche (e forse soprattutto) per il bene di sé stesso.

Insomma, un thriller che parla un po’ della solita vicenda in cui il potere dà alla testa e rende possibili le cose più impensabili. Profilo classico: uomo di successo, ricco, sposato ma che tradisce la moglie, evento che rischia di sconvolgere la sua vita. Troppo preso da contratti ed appalti forzati, da pratiche non proprio ortodosse, la procura apre un’inchiesta proprio sul suo operato. L’azienda, letteralmente, decide di scaricarlo prima che uno scandalo la travolga. Così, Renzo Petrucci si trova da un momento all’altro a perdere totalmente il suo potere, e a rendere le cose più difficili per lui arriva la persona che lo sostituirà. È una giovane manager francese che rappresenta in tutto e per tutto il “nuovo” che avanza: idee rivoluzionarie e verdi che sono una ventata d’aria fresca per l’azienda, ma che scomodano il “vecchio” che ormai ha messo le radici, anche se è la cosiddetta Governance ad averla voluta, quella che detiene il potere e il suo prezzo. Messo all’angolo, divenuto sempre meno importante, Renzo si trova insieme a Michele, interpretato da Vinicio Marchioni, un amico a cui aveva promesso un posto di lavoro importante all’interno dell’azienda. Promesse che ora, senza potere, non riuscirà più a mantenere, a meno che non succeda qualcosa alla nuova arrivata che lo sta per sostituire…

governance

La Governance, il potere e il suo prezzo

Così si snoda la trama, che si sviluppa tra cattiverie, paure, indagini della polizia e giochi di potere. Uno snodarsi sapiente e intelligente, che scorre nei minuti senza troppi fronzoli e scene sprecate. Si vede l’essenziale, così come tutti i mezzi che vengono impiegati per rappresentare la storia sono altrettanto essenziali. La regia è precisa, adatta, senza scelte che facciano discutere. Nessun vezzo, ma neanche alcuna nota negativa. Di pari passo, la sceneggiatura, anche se il finale non sembra così forte come l’inizio della storia. Al tempo stesso, il film non raggiunge mai un culmine, un punto alto tipico del thriller superato il quale le cose si calmino e l’agitazione possa andare scemando. Fotografia e colonna sonora servono alla storia, ma non aggiungono caratteristiche degne di nota all’opera.

Discorso diverso per la recitazione, che invece sembra convincente: Massimo Popolizio e Vinicio Marchioni interpretano a trecentosessanta gradi i due protagonisti, riuscendo a dare loro diverse sfumature anche con un minutaggio non del tutto favorevole. I due non appaiono come tipiche macchiette che spesso il genere thriller impone, macchiette che invece possiamo ritrovare nei personaggi secondari: la moglie e la figlia del protagonista, ma anche i soliti uomini d’affari e consiglieri d’azienda.

Governance – Il prezzo del potere, è un film che si lascia tranquillamente vedere, che sa intrattenere senza pretendere troppo, ma che sicuramente dà un contributo di qualità all’offerta Amazon Prime Video in un periodo in cui lo streaming è il modo migliore per usufruire delle ultime uscite.

Governance - Il prezzo del potere
7
Voto 7
Condividi l'articolo
Di Claudio Baldacci Contributor
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo è meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledì dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.