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Genital Jousting – Recensione

Chi mi conosce bene sa che sono una persona priva di qualsiasi inibizione e che pochissime cose mi scandalizzano. Posso dire con una certa sicurezza, che Genital Jousting, un party game per PC sviluppato da Free Lives, ha fatto vacillare la mia sfacciataggine trasformandomi per qualche secondo in una timorata di Dio. Del resto, di fronte a peni che penetrano peni (sì, avete letto bene) persino Valentina Nappi potrebbe provare un leggerissimo imbarazzo. Ma andiamo con ordine.

Genital Jousting dispone di due modalità multiplayer, locale e online, e una modalità single player narrativa. A quanto pare questi grossi falli colorati sono anche i protagonisti di una storia (a tratti particolarmente “drammatica”) composta da situazioni assurde che hanno come protagonista John, un uomo (?) con grossi problemi di autostima che dovrà fare carriera e trovare l’amore prima di partecipare a una riunione tra vecchi compagni di scuola. Se non fosse per i protagonisti, sarebbe la trama tipica di un libro di Nick Hornby anche se qui di humor inglese ce n’è ben poco. Ovviamente, in questo delirio di testicoli e liquido seminale, non mancano le sequenze spassose come ad esempio quella dell’appuntamento romantico o del test dei vibratori.  Il tutto verrà guidato da una voce narrante che non mancherà di lanciare frecciatine sulla nostra inettitudine e la nostra incapacità di stare al mondo. L’atmosfera trash di Genital Jousting assicura delle ore di gioco divertenti, soprattutto se si trascorrono in compagnia di amici e qualche birra, ma sin dall’inizio si possono notare alcuni elementi che alla lunga possono risultare noiosi o addirittura fastidiosi.

genital_jousting3I comandi di gioco risultano subito un po’ scomodi da utilizzare, infatti abbiamo la possibilità di far spostare il nostro fallocefalo (sono simpatica) dal glande o dai testicoli utilizzando la barra spaziatrice. Questo meccanismo di movimento spesso ci lascerà disorientati e più di una volta vi capiterà di “camminare” all’indietro o di spostarvi in modo strano. Inoltre il nostro scopo nel gioco sarà spesso solo quello di andare da un punto A a un punto B, creando un senso di monotonia alla lunga fastidioso. Giustamente non si può pretendere nulla da un pene con una vita propria ma, nonostante tutto, le varie modalità regalano delle ore spensierate e senza troppe pretese. Gli sviluppatori hanno anche cercato, tramite la story mode, di dare una sorta di penetrante profondità (sono simpatica, part. 2) che però risulta essere un contorno poco funzionale, soprattutto a causa delle varie “scelte” che non porteranno a nessun cambiamento significativo al corso della storia.

genital_jousting2

Per quanto riguarda la modalità multiplayer possiamo subito dire che, se svolta con qualche amico dal vivo, può donare delle ore di puro divertimento e trash. Si può giocare anche online ma, anche a causa della poca presenza di giocatori online, giocare in multiplayer locale è sicuramente la scelta migliore. Le modalità sono tre: Party, Traditional e Date Night.  In Party otto partecipanti si confronto in vari minigiochi, tra cui una gara di pesi. una corsa tra le stelle e una sorta di Pong fatto di falli. In Traditional i giocatori devono provare a penetrarsi a vicenda diventando più lunghi e accumulando punti. Credo che non farò ulteriori commenti. In ultimo c’è Date Night, in cui due membri del gioco (sono simpatica part. 3) devono svolgere diverse azioni per far sì che l’appuntamento romantico che avverrà di sera porti a qualcosa di più concreto. Queste sfide, così come il gioco, sono tecnicamente ben realizzate e questa grafica colorata e ricolma di genitali dopo qualche tempo risulta anche un po’ piacevole agli occhi. Se si passa sopra alcuni difetti, Genital Jousting potrebbe essere un buon riempitivo per quelle serate un po’ smorte che ogni tanto capita di passare con gli amici.

Genital Jousting

5.5

Genital Jousting non è un gioco da prendere sul serio e, nonostante il fulcro centrale, non risulta essere penoso (perdonatemi, vi prego). Sicuramente può regalare qualche ora spensierata all'insegna del trash, ma alla lunga risulta monotono e fastidioso sia a causa della ripetitività delle quest sia per i comandi un po' scomodi. Sicuramente da acquistare. ma solo se insieme ad un gruppo di amici con la consapevolezza che verrà presto messo da parte per poi, magari, riprenderlo in un momento di allegria. ;s

Luciana Perrucci
Traduttrice e revisora (anche) di videogiochi, tra il lavoro, il gaming il suo podcast e le recensioni, Luciana ha deciso che dormire non fa per lei. È fermamente convinta che non arriverà ai 40 anni di questo passo. Tra i suoi generi videoludici preferiti ci sono gli horror, le avventure grafiche e i gestionali. È allergica ad Animal Crossing.

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