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Football Manager 2019 – Recensione del nuovo manageriale targato Sports Interactive

Ritorna, preciso come le polemiche che seguono una partita della Juve, o come i gol di Piatek, il gestionale calcistico per eccellenza, sviluppato da Sports Interactive: Football Manager 2019! Miles Jacobson e il suo team ci invitano a sederci panchina, e noi non potevamo perdere questa occasione!

In Football Manager 2019 salta subito all’occhio un’opera di riordino dei menù e delle categorie, attraverso una nuova Skin, elegante e funzionale. L’edizione precedente del manageriale calcistico più amato e famoso di tutti i tempi non aveva convinto proprio tutti, sotto questo punto di vista, ed evidentemente la notizia deve essere giunta fino ai “piani alti”, dove si è fortunatamente presa la decisione di sistemare un bel po’ di “voci”. Inoltre, nonostante un tutorial davvero ben fatto, appare evidente che Sports Interactive si sia impegnata quest’anno a rendere il gioco ancora più profondo, dedicando gran parte dei propri sforzi a chi vive respirando Football Manager, anziché aria.

Football Manager 2019

CALCIO D’INIZIO

Stendendo un velo pietoso sull’agghiacciante Editor che permette di dare vita a volto e corpo del proprio allenatore virtuale (una roba decisamente inguardabile…), alcune novità ci fanno immediatamente esultare di gioia: finalmente la Bundesliga vanta la licenza ufficiale (così come la sua “Serie B”, per un totale di 36 squadre), e sono presenti la tanto amata/odiata VAR e la goal-line technology. Superate quindi in agilità le schermate iniziali che permettono di creare un quadro tecnico/tattico del proprio allenatore, scegliendo tra diversi stili (“Sergente di ferro”, “Motivatore”, e via discorrendo), Football Manager 2019 ci accoglie in tutta la sua profondità. Schermate su schermate ricche di dati e statistiche di ogni natura, prima di far scendere finalmente in campo la propria squadra, incrociando le dita.

I menù che regolano la gestione degli Allenamenti rappresentano, senza dubbio, alcune delle migliorie più importanti della nuova fatica di Sports Interactive. La pianificazione e la gestione risultano operazioni più semplici e, allo stesso tempo, mostruosamente più accurate che in passato. Pensate che sono ben 10 le aree di allenamento che è possibile modificare, oltre alla possibilità di scegliere un particolare programma per ogni singolo calciatore della rosa e il numero di sedute a settimana. L’interazione con la propria squadra (avvertimenti, complimenti, rimproveri, ecc) risulta essere ancora più realistica che in passato; oggi più che mai sarà necessario conoscere bene la piramide delle gerarchie della rosa, per non rischiare di mettersi contro i “senatori”, minando morale, prestazioni e stagione. Risultano, invece, incomprensibili alcune “reazioni” in campo, come il classico gol preso negli ultimi minuti di gioco, nonostante dalla panchina ci si sgoli per assicurarsi che la squadra capisca di dover assolutamente buttare via il pallone, senza più badare al possesso. Si ha la sensazione, come in passato, che istruzioni del genere, semplicemente… portino sfortuna!Football Manager 2019

Un’altra area del gioco decisamente ritoccata (e soltanto in meglio!) è quella relativa alla gestione delle Tattiche. Voci e menù danno una splendida sensazione di “pulizia” e ordine, mentre si è immersi a decidere il comportamento del proprio “11” in diversi momenti della partita, che vanno dalle fasi di possesso a quelle di recupero palla. Le tattiche preimpostate sono chiaramente messe a disposizione dei neofiti, ma i veri allenatori perderanno ore e ore a decidere il comportamento in campo di ogni singolo atleta, e mai come in FM 2019 le istruzioni sembrano essere seguite in campo alla lettera (tenendo in considerazione abilità tecniche, tattiche e mentali dei giocatori). Indicazioni contrastanti creano confusione, cosa che si traduce sul campo in brutte prestazioni. Impartire comandi in linea con le caratteristiche dei giocatori innalza le possibilità di vittoria, ma tra gli aspetti più belli di ogni Football Manager c’è quello che, con il coraggio di osare, si possono ottenere risultati davvero imprevedibili, scoprendo magari un nuovo ruolo per un proprio atleta.

 

CALCIOMERCATO: IL CUORE PULSANTE DI OGNI FM

Cuore pulsante di ogni Football Manager è il calciomercato. In FM 2019 nulla è stato stravolto, anche se abbiamo notato una maggiore attenzione alle giovani e potenziali stelle del pianeta. La difficoltà delle operazioni di cessione e acquisto di ogni singolo calciatore la riteniamo uno degli aspetti meglio riusciti, storicamente, dell’intera serie, e anche quest’anno non ci sentiamo affatto delusi! Ogni trattativa è una vera, emozionante, guerra di nervi, sia con il club detentore del cartellino, sia con il calciatore tanto desiderato: Fair play finanziario, clausole costosissime, offerte della concorrenza, richieste di stipendi da far tremare le ginocchia e tantissimi altri elementi vi faranno sputare sangue, per poi gioire come a un gol segnato al 90° in caso di trattativa conclusa con successo, ammesso che riusciate nell’impresa. A nostro parere, nonostante nel mondo reale le cifre che “muovono” il calcio siano decisamente mostruose, riteniamo che in FM 2019 siano ancora più esagerate e che, quindi, avrebbero bisogno di una limatina verso il basso.Football Manager 2019

Il comparto grafico di Football Manager 2019 non presenta sostanziali novità: il motore di gioco, anche quest’anno, nemmeno si avvicina a mostri sacri come FIFA e PES (cosa che non è nelle intenzioni di Sports Interactive), anche se alcuni effetti di illuminazione degli stadi e alcune particolari animazioni riusciranno comunque a far battere forte il cuore. La fisica del pallone è stata leggermente migliorata, ma restano inspiegabili alcune “papere” dei portieri: è evidente, in occasioni del genere, come il motore di gioco voglia simulare un particolare evento sul campo che il motore grafico, però, non riesce a “disegnare” a schermo come dovrebbe. Un problema tutto sommato accettabile, per la stessa natura del gioco, che non punta certo a stupire in termini di grafica e impatto visivo.

Permangono in questa serie alcuni difetti storici, che hanno decisamente stancato. Davvero non riusciamo a comprendere la difficoltà degli sviluppatori nel ridurre la percentuale di infortuni (che anche in FM 2019 rappresentano il miglior concetto di “calamità” immaginabile), nonostante la quantità di Feedback ricevuta dai giocatori di tutto il mondo. Inoltre, sarebbe quasi opportuno non parlare dei rapporti con la stampa, un aspetto che ai ragazzi guidati da Miles Jacobson proprio non riesce, tanto da far quasi venir voglia di consigliare agli sviluppatori di eliminare del tutto questa inutile, ripetitiva e mostruosamente noiosa fase di gioco (quantomeno, si può sempre delegare al vice questo compito…).

Football Manager 2019, nonostante la presenza di alcuni difetti storici (che sarebbe davvero ora di eliminare), rappresenta come al solito il miglior gestionale calcistico in circolazione. La profondità tattica, la gestione del calciomercato e quella relativa a ogni aspetto manageriale che ogni allenatore vero respira 24 ore su 24, è qui ricreata con una cura maniacale, che semplicemente non ha nessun avversario possibile. Tutti gli altri tentano di offrire un qualcosa di vagamente simile, ma niente e nessuno può avvicinarsi a Football Manager.

Football Manager 2019

8

Football Manager 2019 non innova nessuna formula, ma migliora in maniera decisa molti aspetti di gioco, dalla gestione delle tattiche a un calciomercato sempre più vivo. Alcuni difetti storici, però, non vorremmo più vederli.

Giuseppe Fragola
Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!

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