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Final Fantasy VII Remake – I cambiamenti che vorremmo nel Remake

Final Fantasy VII è stato sicuramente uno dei giochi, se non il primo, a cambiare drasticamente il mercato videoludico. Proprio per questo, la sua storia è quasi sacra e apportare delle modifiche potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Nonostante questo, però, la demo è stata abbastanza esplicita, e senza fare spoiler vi basti sapere che basterà impostare il timer della bomba a 20 minuti per sbloccare un filmato inedito. Questa sequenza cambia in modo drastico e sostanziale il significato delle azioni future, aprendo nuovi scenari e possibilità mai esplorate prima dal settimo capitolo. Proprio per questo ci siamo divertiti a giocare con la fantasia e abbiamo provato a mettere per iscritto alcuni piccoli cambiamenti che ci piacerebbe veder applicati in-game, alcuni molto importanti e altri più per approfondimento.

Ci teniamo a precisare che questo articolo contiene SPOILER, dunque evitate la lettura se volete godervi questa avventura nel pieno della sua magia. Se cercate comunque informazioni fresche su Final Fantasy VII Remake, noi vi rimandiamo alla nostra attenta analisi dopo la prova del gioco che abbiamo potuto affrontare in un evento dedicato.

Angel e Genesis

Partiamo subito con questi due personaggi, tanto importanti quanto dimenticati nel gioco originale. Angel e Genesis ottengono il loro ampio spazio in Final Fantasy VII: Crisis Core, ma nel gioco del 1997 non vengono minimante nominati. Il remake della settimana fantasia ha messo in evidenza la presenza di Sephiroth già dalle prime battute di gioco, speriamo che anche i suoi “amici” possano trovano spazio in qualche modo, che siano strisce di dialogo o una sorta di flashback. Sarebbe un ulteriore spunto per approfondire il passato di tutti e tre e per scoprire meglio come si è evoluto ed incrinato il rapporto tra loro.

La parte giocata di Zack

Zack si vede in un breve frangente in Final Fantasy VII, ma questo è bastato per rendendo immortale nel cuore dei giocatori. Il nostro sogno è di tornare nuovamente a controllare in qualche modo questo personaggio, magari facendoci rivivere in maniera più ampia la sequenza in cui appare. Come ben noto, Zack ha ricevuto il suo capitolo dedicato, ovvero il già citato Crisis Core, ma se questo Remake è davvero un’apertura nei confronti dei nuovi giocatori, sarebbe quasi normale approfondire tale parte lasciando anche il controllo stesso agli utenti, così da far avvertire ancora di più la drammaticità dell’evento.

Aerith non muore

Qui sono certo che molti utenti storceranno il naso, ma di base questo potrebbe essere una sorta di “scusa” per il modo tragico e repentino in cui è morta la giovane ragazza. Il decesso di Aerith, infatti, ha traumatizzato l’infanzia di molti giocatori, io personalmente la terrei così, magari per certi versi più caotica. Tuttavia, la scelta di lasciare in vita la fanciulla, non solo porterebbe uno stravolgimento sostanziale della trama, ma anche al flusso degli eventi che sarebbero esplosi dopo questo avvenimento.

Storie d’amore messe in evidenza

Le relazioni più “corrette” per chi conosce Final Fantasy VII sono sicuramente quelle tra Zack e Aerith e tra Tifa e Cloud. Ad inizio gioco, quando Cloud si accorge del sequestro di Tifa da parte di Don Corneo, il ragazzo ha un momento di romanticismo con Aerith, che gli confessa che lui è molto simile al ragazzo a cui era affezionata in passato. Cloud in quel momento chiese il nome alla giovane, la quale però rispose con il più classico dei “non ha più importanza”. Cosa sarebbe successo se Aerith avesse nominato Zack? Inoltre Cloud ha fine gioco ha un momento d’intimità con Tifa, quindi speriamo che il rapporto tra i due sia messo maggiormente in evidenza, magari lasciando proprio la decisione al giocatore, in base alle attività svolte, di scegliere a chi affezionarsi maggiormente.

La parte giocata di Sephiroth

Anche un personaggio come lui meriterebbe un approfondimento maggiore. La sua dark road sarebbe interessante da vivere, magari facendoci controllare anche questo personaggio. Il suo passato travagliato, il rapporto con la madre e il suo villaggio sarebbero ottimi spunti per ingrandire una formula videoludica già pregna e profonda, oltre che utile per approfondire quello che è, a detta di tutti, il cattivo della saga di Final Fantasy più riuscito.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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