Elio: Non siamo soli, Recensione e curiosità dalla conferenza stampa

Al cinema è arrivato Elio, l’ultimo cartone animato della Pixar, presentato in anteprima dalle parole delle registe e dei doppiatori italiani.

Laura Traina
Di
Laura Traina
Contributor
Appassionata di cinema, laureata in DAMS e attrice di professione. Respiro di creatività e scrittura.
- Contributor
NewsRecensioni
Lettura da 7 minuti
Elio
8 Ottimo
Elio

Esce oggi 18 Giugno al cinema Elio, ultimo film Disney Pixar, diretto da Domee Shi (regista di Red), Madeline Sharafian e Adrian Molina (sceneggiatore e regista di Coco). Dai creatori di Inside Out 2 arriva un film coinvolgente sulla solitudine e sulla connessione con il mondo, che ha come protagonisti gli alieni.

Elio (Yonas Kibreab) è un bambino di 11 anni che ha appena perso i genitori, arrabbiato con il mondo e deluso dagli esseri umani, si rifugia nel suo sogno più grande: essere rapito dagli alieni. Esperto di galassie e radioamatore, il bambino si ritroverà veramente a viaggiare nello spazio e a conoscere la comunità galattica, entrando a far parte del Comuniverso. Presentandosi come leader del pianeta terra si ritroverà a combattere contro il cattivo Lord Grigon (Brad Garrett), dopo aver abbandonato sul pianeta terra la zia Olga (Zoe Saldana). Tra cloni e pericolose vicissitudini Elio farà amicizia con la creatura aliena Glordon (Remy Edgerly), il suo primo vero amico.

La fantascienza e il mondo animato

Un cartone fantascientifico quindi, dove, come ci spiega Domee Shi durante la conferenza stampa del 17 giugno, lo spazio è descritto come simbolo di speranza e di connessione: «Siamo tutti scollegati con il resto del mondo spesso, è fondamentale indagare su questo». C’è molto di Spielberg quindi, e sicuramente E.T. è stata una grande fonte di ispirazione, ma Madeline Sharafian aggiunge che hanno voluto inserire un tocco thriller prendendo spunto da Alien, The Thing di John Carpenter e Incontri ravvicinati del terzo tipo, ovviamente cercando di rendere il tutto più romantico.

I doppiatori italiani e il loro rapporto con il film

Tra le voci italiane abbiamo Alessandra Mastronardi nel ruolo di Olga, Adriano Giannini che interpreta Lord Grigon, Lucio Corsi nei panni dell’ambasciatore Tegmen e Neri Marcorè che fa il Manuale Universale dell’Utente. Alessandra parla del suo approccio al personaggio:

Quando mi hanno chiamato per fare il provino di Elio ero emozionantissima perché sono dell’annata 86, e per me Disney Pixar è come un tempio; interpretare il personaggio che fa Zoe Saldana è stato divertentissimo e ho cercato di mantenere la sua linea. Quando ho rivisto il film, ho pianto quasi tutto il tempo, perché parla al bambino che tutti noi abbiamo dentro. Il tema della solitudine, la ricerca di quel posto che può diventare casa… La Pixar non poteva mandare un messaggio più bello.

Elio

Anche Adriano Giannini riflette sulla profondità di questo gioiellino Disney: ultimamente i cartoni animati portano lo spettatore al limite della commozione, riescono a sciogliere il pubblico emotivamente quasi più dei film normali e questo è un mistero ancora da risolvere.

Elio tocca corde del nostro intimo che inevitabilmente fanno commuovere, come il rapporto tra padre e figlio, per esempio. Il possente Lord Grigon si apre di fronte al figlio, si spoglia della sua armatura e fa vedere la sua parte più tenera; la battuta al figlio «non ti capisco ma ti amo lo stesso» trasmette un forte messaggio di affetto, quello dei genitori verso i propri figli. Domee Shi ne parla durante la conferenza raccontando della sua esperienza personale: «Io vengo da un mondo asiatico, dove le dinamiche sono simili».

Un risvolto reale e la speranza che si può ancora

Lord Grigon e il figlio Glordon sono la trasposizione cinematografica di molte realtà odierne, soprattutto per quanto concerne la guerra. È molto importante che il film esca in sala in questo momento storico con tutto quello che sta succedendo nel mondo; la frase di Glordon «Non voglio diventare una macchina da guerra» risuona ancora più forte. Madeline conferma:

Siamo grati che il film esca in questo momento. Elio all’inizio è molto pessimista sulla terra, lo siamo anche un po’ tutti noi… lui ha questa disperazione e non vuole creare una connessione col resto del mondo. Ma alla fine decide di dare una speranza alla terra, c’è molto da salvare.

E la produttrice Mary Alice Drumm aggiunge: «Alla pixar cerchiamo di fare film carichi di speranza».

Elio

Si è colto poi un riferimento all’intelligenza artificiale tramite il personaggio del Manuale Universale dell’Utente, e in sala ci si è chiesto cosa ne pensa la Pixar al riguardo, le registe rispondono:

Noi riteniamo che i film della Pixar debbano essere raccontati da esseri umani,  veri e propri sceneggiatori. L’intelligenza artificiale è sempre più presente nel mondo. Ma da noi tutto è lavorato a mano, chatGPT non conosce il linguaggio umano e non può fare riflessioni artistiche di un certo tipo. All’interno della pixar siamo tutti insieme nelle stesse stanze e ciò rende il lavoro vivo e divertente, le persone si sono divertite a fare questo film e si vede!

Infine, interessante nel film è la parentesi sui radioamatori, una grande comunità che si sostiene a vicenda e che da lontano si aiuta tramite segnali radio. Persone comuni con nomi in codice che si sentono uniti nella loro solitudine; uno spunto commovente. Saranno proprio loro a salvare Elio durante la fantastica scena di unione mondiale. Forse uno dei motivi questo, che spingerà il bambino a non abbandonare del tutto il pianeta terra, perché ha capito che c’è ancora qualcuno che vuole lottare per la pace e non sono/siamo in pochi.

Elio, è assolutamente un film animato da non perdere.

Elio
Elio
Ottimo 8
Voto 8
Condividi l'articolo
Contributor
Segui:
Appassionata di cinema, laureata in DAMS e attrice di professione. Respiro di creatività e scrittura.