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Electronic Arts citata in giudizio in Canada: class action contro le loot box

Nelle ultime ore alcuni legali canadesi hanno aperto una class action contro la casa di produzione videoludica Electronic Arts, citandola in giudizio a causa del suo sistema di ricompense con Casse Premio – o Loot Box in inglese – che è ritenuto illegale secondo il codice penale del Canada. Come confermato dal blog The Patch Notes in un loro recente report, la causa legale è stata aperta dopo molte ricerche da parte dell’accusa, che ha messo sotto torchio molti giochi pubblicati da EA e che contengono questo tipo di sistema, come per esempio la grande gamma di giochi sportivi come Madden, NHL o FIFA.

Lo scopo di questa class action è quella di “ottenere un risarcimento danni per ingiusto arricchimento derivante dall’operazione degli imputati di un sistema illegale di gioco d’azzardo attraverso la vendita delle cosiddette ‘loot box’ all’interno di videogiochi di successo“. Secondo il codice penale canadese, infatti, è considerata illegale la vendita di oggetti il cui contenuto è sconosciuto senza una licenza adatta, cosa che Electronic Arts non possiede. Tra l’altro questo sistema incentiva i giocatori, che potrebbero anche essere minorenni, a spendere sempre più soldi per provare a ottenere oggetti più rari, similmente a quanto fa il gioco d’azzardo.

La causa legale non copre soltanto Madden, FIFA e NHL, ma comprende anche molti altri titoli pubblicati sotto il nome di EA, tra cui troviamo molte serie altisonanti come Mass Effect, Need for Speed, Dragon Age, Plants vs Zombies, Battlefield e Apex Legends. Al momento non è ancora arrivata una risposta da parte del publisher americano, che però sarà costretto a rilasciare almeno una dichiarazione nei prossimi giorni, in quanto questa causa sta già ottenendo un ottimo supporto da parte di tutta la community online che da anni lotta per la rimozione delle loot box dai giochi, e che finalmente sta ottenendo il risalto mediatico che merita.

Mauro Landriscina
Nato nel 1997 e al momento studente di Cinema, fin da piccolo si appassiona di videogiochi grazie al Game Boy Color del fratello maggiore. Pensa troppo al futuro e poco al presente, spesso perdendosi nei suoi pensieri e andando quindi a sbattere su qualche palo per strada. Il suo sogno nel cassetto è quello di dirigere un film d'animazione.

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