VideogiochiRecensione

Earthlock Festival of Magic – Recensione

Ultimamente la scena di RPG è satura di titoli e dunque molti piccoli giochi, anche fatti bene, vanno persi nel dimenticatoio dei grandi numeri. Riuscirà dunque questo Earthlock Festival of Magic a distinguersi rispetto alla massa? Scopriamolo assieme!

Partiamo dal principio, Earthlock è stato sviluppato da un gruppo di developers indipendenti norvegesi, Snowcastle Games, che hanno presentato il loro progetto sulla piattaforma Kickstarter e sono riusciti a raccimolare i fondi sufficienti per finanziare il loro piccolo sogno. Il loro RPG a turni gira sul motore Unity 3D (e qui già qualcuno potrebbe storcere il naso), ma sulla grafica ci torneremo dopo. Il titolo è stato lanciato il primo settembre su Xbox One e PlayStation 4, mentre arriverà su Steam il 27 di questo stesso mese. Proprio sulla home console di Microsoft il titolo è scaricabile gratuitamente questo mese tramite l’offerta Games with Gold dunque potete liberamente giocarlo se vi interessa il genere.Earthlock Festival of MagicLa trama (elemento importantissimo in questo tipo di giochi) ci immerge nel vasto e variopinto mondo di Umbra, dove il nostro protagonista Amon (un cercatore di tesori) si troverà immischiato in una serie di guai e dovrà partire per un viaggio insieme ad un buffo incrocio fra un maiale ed un coniglio, che sarà poi l’healer principale del gruppo. Fin qui dunque nulla di così originale, e la trama (non ve la descriviamo tutta per evitare spoilers) continua il suo svolgimento lineare attraverso tutta la main quest e non ha mai balzi di spettacolarità se non per qualche colpo di scena ogni tanto che ci desterà l’attenzione.

Uno dei problemi che ha la narrazione inoltre è la totale inespressività dei personaggi, statici e con la stessa faccia per tutto il gioco. Gli sviluppatori non si sono neanche sprecati a disegnare le espressioni dei personaggi vicino alle finestre di dialogo (come in certi JRPG) che sono anche lunghissime e spesso e volentieri noiose ed inutili. A coronare tutto ciò anche il fatto che il gioco non è disponibile in alcuna lingua all’infuori di quella inglese, scoglio arduo per chi non è ferrato con la lingua dati i lunghissimi dialoghi che non dispongono di doppiaggio (altro elemento che contribuisce alla piattezza della trama).Earthlock Festival of MagicIl gameplay di Earthlock rispecchia quello dei classici RPG a turni dove ogni personaggio avrà la sua velocità che andrà ad influire sull’ordine nel quale i personaggi eseguiranno le azioni in campo. Una nota interessante è il fatto che ogni eroe disporrà di due “stances” che gli permetteranno di cambiare totalmente il ruolo nel party, Amon ad esempio dalla daga melee può passare ad un archibugio ranged capace di sparare proiettili elementali. Il problema di questa feature è che il cambio di stance richiede un turno intero, che spesso ci costerà molto caro data la potenza di certi nemici. Uno dei problemi più grandi del titolo è infatti l’estremo sbilanciamento dei nemici, in certe aree ci ritroveremo a spazzare via tutti i mostri con un colpo, mentre in certe dovremo evitare ogni scontro dato che potremo andare K.O. anche contro due semplici scarabei.

Per non parlare inoltre dei durissimi boss che incontreremo durante la nostra avventura. Fin dalla prima boss fight ci renderemo conto di quanto queste siano difficili e spesso frustranti, certo, quando riusciremo nell’impresa di vincere lo scontro avremo una sensazione di soddisfazione incomparabile, ma molto spesso ci ritroveremo a dover fare avanti e indietro nei dungeon per ore per farmare quei 2/3 livelli che ci serviranno per procedere nelle battaglie. In alcuni punti inoltre i boss non sono neanche preannunciati e dato che alla prima run spesso andremo game over contro i suddetti ci troveremo trasportati al punto di salvataggio, che si trova all’inizio dei dungeon (quindi lontano miglia e miglia dai boss) e perderemo tutta l’exp e i loot acquisiti all’interno dell’esplorazione. Capite bene che dopo un paio di fallimenti e diverse ore buttate ci verrà davvero voglia di tirare il joypad contro l’armadio.Earthlock Festival of Magic_01 Interessante è il fattore “bond” dei personaggi del team, che se messi in coppia con un alleato specifico svilupperanno nel tempo dei perks passivi che certe volte ci torneranno davvero utili nelle battaglie contro alcuni nemici. Anche la crescita dei personaggi è organizzata in una maniera davvero molto intelligente e abbastanza originale: ognuno avrà la sua tavola dei talenti che sarà riempibile con queste suddette carte chiamate appunto “talents” che avranno la peculiarità di essere interscambiabili fra i personaggi e in qualsiasi modo vogliamo al di fuori delle battaglie. Ad esempio se necessitiamo di un personaggio particolarmente tankoso prima di uno scontro gli applicheremo tanti talenti di armatura e resistenza, e così via.

Molto carina è anche la feature della “base operativa” che avremo nel gioco, un’isola raggiungibile tramite ogni statua di salvataggio e che conterrà diverse strutture utili ai nostri eroi, dallo shop, ai letti per recuperare vita, e c’è anche un giardino che dovremo curare per raccogliere frutti utili per craftare proiettili e pozioni varie, peccato solo che le statue siano troppo lontane dai punti dove servono veramente. Per quanto riguarda la longevità il gioco offre una ventina di ore per completare la main quest, ma se teniamo in considerazione tutte le volte che dovremo ricominciare un dungeon intero per colpa di un boss che appare all’improvviso e ci manda K.O. in due turni allora aumentano esponenzialmente (e non è un pregio). Tocchiamo ora uno dei tasti più dolenti del gioco, il comparto tecnico. I problemi si presentano già dall’avvio del gioco dato che è capitato più volte che il gioco crashasse ancora prima di arrivare al menu e ci costringesse a riavviarlo più volte. Un gioco sviluppato su Unity 3D per avere di questi problemi su un Xbox One deve avere davvero un’ottimizzazione poco riuscita.Earthlock Festival of Magic_03Anche i caricamenti spesso sono davvero troppo lunghi per un gioco del genere, ci ritroveremo 4/5 secondi a schermata bianca anche solo per passare da una parte della città all’altra, e vi ricordiamo che siamo nel 2016. Il motore grafico poi non colpisce sicuramente il giocatore, anzi, al massimo in senso negativo. Questo Unity 3D presenta dei modelli dei personaggi scarni e senza alcun dettaglio, le animazioni sono poche e legnosissime e anche le ambientazioni risultano sporche. Si salvano giusto i modelli di alcuni boss ben realizzati ma con le solite texture poco curate. Il comparto sonoro del gioco è abbastanza variegato e cambia per ogni zona, ed è tutto sommato accettabile anche se non lascia una grande impronta nel giocatore, se non per qualche musica delle boss fight.

Concludendo, 30€ per un gioco del genere sono davvero troppi, se avete l’abbonamento Xbox Live Gold vi invitiamo comunque a provarlo se amate il genere dato che ognuno ha i suoi gusti e così almeno potrete farvi una vostra opinione su questo titolo che possiamo definire come un’occasione sprecata. Esatto, perché Earthlock Festival of Magic ha in sé diversi elementi che potrebbero portarlo ad essere davvero un titolo coi fiocchi, purtroppo però tutti i problemi tecnici e di bilanciamento tendono a nascondere i diversi lati positivi del gioco. Restiamo speranzosi per un possibile seguito (dato il finale aperto del gioco) che potrebbe avere le tanto agognate migliorie e che riuscirebbe forse a risollevare questa saga che ha un buon potenziale per il futuro.

Earthlock Festival of Magic

6.2

Earthlock: Festival of Magic è un RPG a turni sviluppato su Unity 3D che è disponibile questo mese gratis tramite l’Xbox Live Gold e se siete amanti del genere vi consigliamo di provarlo. Il gioco ha diversi elementi positivi che però rimangono sepolti sotto una montagna di problemi tecnici che purtroppo non fanno godere appieno dell’esperienza che il gioco avrebbe potuto dare.

Raffaele "RaffoTP" Di Sarno
Nato con PlayStation 1 e Game Boy, subito si è lanciato in competizioni sfrenate con gli amici fin da piccolo, questo spirito competitivo è cresciuto col tempo e ora predilige gli eSports, in particolare League of Legends ed Hearthstone, segue con attenzione gli eventi competitivi di tutto il globo tifando come un vero ultrà. Champions preferiti di LoL: Ezreal, Blitzcrank e Yasuo.

Comments are closed.

Potrebbe interessarti anche