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E3 spera sul titolo Uncharted 4

uncharted 4

Dopo l’annuncio del rinvio di Uncharted 4: A Thief’s End, le possibilità di poter mettere finalmente le mani su di una versione giocabile del titolo più atteso per PlayStation 4, in occasione della fiera di Los Angeles, si sono assottigliate. Fortunatamente non sono scomparse del tutto: l’importanza del gioco è ovviamente nota a Sony prima ancora che al pubblico e quindi è improbabile che l’ultima avventura di Nathan Drake possa saltare a piè pari l’appuntamento centrale dell’anno videoludico. Tanto più che Microsoft farà la voce grossa con Halo 5: Guardians e allora ci sarà di che ribattere.

Eppure il progetto Uncharted 4: A Thief’s End non era partito nel migliore dei modi. Dopo l’annuncio, i primi mesi del 2014 erano stati sfruttati da Naughty Dog nel tentativo di continuare a mantenere salda la presa su una situazione non certo facile: prima l’abbandono di Amy Henning, director (e non solo) dei primi tre capitoli della serie, poi l’addio di Justin Richmond, a sua volta sulla seggiola da regista di A Thief’s End, infine la partenza, di Nate Wells. Da quelle parti hanno provato a ridimensionare il tutto, giustificando i movimenti come avvicendamenti del tutto naturali. Eppure ci deve essere assai poco di naturale, quando il director di un gioco tanto importante decide di lasciare l’incarico con i lavori ancora in altissimo mare. Fortunatamente Naughty Dog aveva le sue brave carte da giocare: in sella al destriero impazzito è salita la coppia Neil Druckmann e Bruce Starley, fresca degli allori raccolti a generose manciate con The Last of Us.

Nathan Drake si dovrà preparare per un’avventura ancora tutta giocata sull’equilibrio tra spettacolari scene hollywoodiane, fasi esplorative capaci di dare sempre l’illusione (almeno quella) del possibile fallimento e, poi, ampi spazi per sparatorie in grado di solleticare la voglia di pallottole e di testosterone del giocatore occidentale moderno.

Non resta quindi avere tantissima pazienza per uno dei titoli più attesi per la console targata Sony.

Andrea "AndrewDex" De Santis
Il giovane Andrea nasce con la passione dei videogiochi, ma sviluppata con la Play Station 2, grazie sopratutto alla madre che non faceva altro che giocare mentre era incinta di lui e si dilettava alla vecchia console Atari. Dal momento in cui prese per mano il joystick e provato Devil May Cry, la sua vita sociale terminò...fu l'inizio della fine!

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