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Dreamfall Chapters Recensione

L’attesa è stata lunga, ma finalmente dopo l’inizio della pubblicazione dei 5 episodi su PC spalmati dal 2014 ad oggi, Dreamfall Chapters fa il suo ingresso sul red carpet delle home console, approdando su PlayStation 4 ed Xbox One in una versione che li contiene tutti. Il titolo di Red Thread Games ha un passato più travagliato del previsto, che per vedere la luce ha dovuto attendere numerosi cambi di fronte sullo sviluppo. Sarà questo titolo degno dei precedenti? E andrà in qualche modo ad appagarci dal punto di vista narrativo dopo tutte le peripezie vissute in precedenza?

Il ritorno

Dreamfall Chapters dunque va a continuare, e finalmente a concludere, quella che è l’intricata e trascinante storia della “sognatrice” Zoe Castillo, che bloccata nello Storytime e con il suo corpo nel mondo reale in uno stato di coma, riesce finalmente a svegliarsi. Ovviamente il come ed il perché, lo faremo scoprire direttamente a voi, anche se sei tratta solamente del prologo. Oltre ai suoi, vestiremo i panni anche di Kian Alvane, e senza entrare nei crismi del caso i loro destini andranno ad intrecciarsi. Il titolo dello studio norvegese ci catapulterà di nuovo nel distopico futuro, dove il mondo è scisso in due differenti realtà: il mondo “reale” appunto, strutturato in pieno stile cyberpunk nella città di Stark, e la magica Arcadia, dai toni decisamente più fantasy. Il viaggio che il giocatore intraprenderà nei cinque episodi di Dreamfall Chapters sarà decisamente eccitante, ma che ci vedrà più volte rallentare, nel bene e nel male. Cosa intendo? Lo capirete più avanti. Di certo approcciare per la prima volta ad un titolo della saga con questo capitolo non è consigliato, ma per sopperire a questa possibilità sono stati inseriti all’interno del gioco degli elementi capaci di riassumere e far intendere ciò che è successo in passato; questo succede già dalle prime battute, sia con dialoghi, sia con le descrizioni dei personaggi, sia da alcune figure che ricompariranno nella nostra storia. Chiaramente, questo potrà essere anche un buon modo per rinfrescare la memoria a coloro che hanno abbondantemente terminato i precedenti titoli.

dreamfall chapters (04)Un balzo in avanti

Quello che è stato chiaro fin da subito prendendo in mano il pad, è che Dreamfall Chapters si è presentato come il gioco più completo della saga sul piano delle meccaniche, dato che molte di nuove ne sono state inserite, e legate principalmente ai dialoghi e alle scelte morali, con una diramazione di possibilità decisamente interessante. Queste caratteristiche vanno a segnare uno dei due punti di forza focali dell’opera, dove anche questi sono intrecciati tra loro: il secondo è infatti la componente narrativa di ottima fattura, legata indissolubilmente ai temi molto forti che vengono trattati dall’inizio alla fine della vostra avventura. Non vi sorprendete se vi concederete i vostri comodi tempi per scegliere tra le opzioni di dialogo e di approccio, soprattutto nelle concitate fasi dove le due facce della medaglia sono totalmente opposte. Purtroppo però, queste fasi sono alternate ad altre che comprendono un gameplay più dispersivo, poco chiaro, e non proprio perfetto sotto il piano tecnico. Infatti, altra cosa di cui non dovreste sorprendervi, a volte vi troverete a girare in tondo senza una chiara idea di cosa dovrete fare, o come farlo, andando a distruggere il già traballante ritmo di gioco.

Attraverso i muri

Purtroppo, come abbiamo già accennato, questa versione per console non brilla molto sul piano tecnico, specialmente per alcune caratteristiche legate agli environment: molto spesso ci troveremo a fare i conti con buffi bug di compenetrazione con pareti e porte, ma anche con “linee vuote” tra le attaccature – per fare un esempio – di alcuni mattoni di pareti e pavimenti. Altro difetto che di certo può far storcere il naso a coloro che fino a quel momento erano rimasti affascinati dall’atmosfera è il non sempre perfetto lip sync del doppiaggio. Quello che però va preso in considerazione come la tegola posta peggio su questo gioco, e rischio di ripetermi, è il ritmo di gioco decisamente lento, che va a mischiarsi con dialoghi (di quelli senza la possibilità di rispondere) che rendono impossibile intraprendere altre azioni prima che essi siano terminati, per esempio durante alcune fasi di esplorazione. Queste caratteristiche vanno in sintesi ad inceppare gli ingranaggi di una macchina che altrimenti viaggerebbe senza problemi, grazie alla grande potenza data dalla narrazione stessa.

In ogni caso, non va affatto sminuito ciò che il gioco riesce comunque a trasmettere a livello visivo: non stiamo certo parlando di un capolavoro, ma come già detto le ambientazioni riescono a creare una cornice unica e quasi “onirica”, per quanto non sia perfetta. Ciò che invece riesce veramente a trasmettere molto è la qualità della colonna sonora, con tracce splendide dall’inizio alla fine dell’avventura che vanno ad accentare i passaggi della trama con precisione. Quello che invece potrà spaventare molto i giocatori, e che fa drasticamente precipitare la fruibilità dal titolo, è la mancata localizzazione di Dreamfall Chapters per la lingua italiana, limitandosi purtroppo all’inglese, al francese e al tedesco. Un vero peccato, perché anche semplicemente i sottotitoli avrebbero potuto fare la differenza, specie nelle scelte più drastiche che dovremo fare.

Modus Operandi: la recensione è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, dopo aver completato per intero i 5 episodi.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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